mercoledì 5 giugno 2019

Ermete e Budha




In India, il pianeta Mercurio (o Ermete) è denominato Budha, parola la cui radice significa propriamente la Saggezza: è sufficiente determinare l'ordine in cui questa Saggezza, che nella sua essenza è il principio ispiratore di ogni conoscenza, deve trovare la sua applicazione più particolare, quando essa rapportata a questa funzione specialissima.
Non bisogna confondere il nome Budha con quello di Buddha, designazione di Shâkya-Muni, benché entrambi abbiano evidentemente il medesimo significato radicale e benché taluni attributi del Budha planetario siano stati trasferiti successivamente al Buddha satirico, raffigurandosi quest'ultimo come "illuminato" dalla irradiazione di questo astro di cui avrebbe assorbito l'essenza in sé.
Notiamo che la madre di Buddha è denominata Mâyâ-Dêvî e che, presso i Greci e i Latini, Maia era anche la madre di Ermete o di Mercurio.
A proposito del nome Budha c'è poi un fatto curioso da segnalare: esso è in realtà identico a quello scandinavo Odino, Woden o Wotan (si sa che la trasformazione della b in v o in w è un fenomeno linguistico frequentissimo); i Romani dunque non assimilarono arbitrariamente quest'ultimo al loro Mercurio e d'altronde, nelle lingue germaniche, il mercoledì, o giorno di Mercurio, è ancora oggi designato come giorno di Odino.
Forse ancor più degno di nota è il fatto che questo stesso nome si ritrova esattamente in Votan delle antiche tradizioni dell'America centrale; questo del resto ha i medesimi attributi di Ermete; infatti è Quetzalcohuatl, l'"uccello-serpente", e l'unione di questi due animali simbolici (corrispondenti rispettivamente ai due elementi aria e fuoco) viene rappresentata anche dalle ali e dalle serpi del caduceo.
Il serpente è opposto o associato all'uccello a seconda che sia considerato nel suo aspetto malefico o benefico.
Aggiungeremo che l'aquila che tiene un serpente fra gli artigli non evoca esclusivamente l'idea dell'antagonismo, rappresentata nelle tradizione indù, dalla lotta di Garuda contro Nâga; specialmente nel simbolismo araldico, accade che il serpente sia rimpiazzato dalla spada e la spada nel suo significato più elevato rappresenta la Saggezza e la potenza del Verbo.
C'è da rilevare che uno dei principali simboli del Thoth egizio era l'ibis, distruttore di rettili, divenuto come tale, simbolo del Cristo, ma nel caduceo ermetico si ha il serpente sotto i suoi due aspetti opposti.
Tratto da "Forme tradizionali e cicli cosmici" di René Guénon

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