venerdì 5 febbraio 2016

La civetta nei sogni


Nella notte tra il 3 e il 4 ricordo un sogno in particolare perché era molto vivido.
Ho sognato di entrare in un posto molto particolare, come una serra con le travi di legno.
Un posto molto suggestivo quasi incantato... il particolare più significativo è che lì c'era una civetta, era in una "culla" fatta apposta per lei e una voce (o persona) fuori campo mi invita ad accarezzarla.
Io la prendo e la coccolo, lei è dolce e docile, un particolare che ricordo sono gli occhi dolcissimi molto grandi tra l'altro, una cosa particolare era che la civetta a tratti sembrava più un gatto che un uccello.
Ricordo vividamente la docilità, la mia tenerezza per lei, il fatto che questo grazioso animaletto stava molto confortevolmente tra le mie mani.
Il significato della civetta:
La civetta appare di rado nei sogni... la civetta nell'antichità era l'emblema di Atena, dea della sapienza e dell'intelligenza, nonchè della facoltà di vedere oltre, di prestare attenzione e di intuire.
La civetta viene accostata sia al mondo lunare e misterioso della notte, alla chiaroveggenza, alle arti magiche, alle visioni, alla capacità di illuminare le tenebre dell'ignoranza umana con la luce del raziocinio.
Partecipa così di un duplice significato apparentemente antitetico:
è rappresentante del mondo notturno, del suo fascino e del suo mistero, e contemporaneamente, è colei che vede con chiarezza acuta, illuminando come un raggio laser ciò che appare nebuloso e incerto.
Simbolo di qualcosa di nuovo in arrivo.
Simbolo di riflessione, di concentrazione ed intuizione, di visione allargata, di progettualità mediata dall'intuito, di attenzione alle proprie sensazioni e ai propri sogni.
Nell'AniMo Antico



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