venerdì 28 dicembre 2018

I piccoli uomini


Io passo in mezzo a questa gente e tengo gli occhi aperti: essi non mi perdonano ch'io non provi invidia per le loro virtù.
Essi cercano di mordermi, perché io dico loro: le virtù piccole sono necessarie per gente piccola - e perché mi riesce fatto che la gente piccola sia necessaria!....
Io passo in mezzo a questa gente e tengo gli occhi aperti: costoro son diventati più piccoli e diventano sempre più piccoli: -ma in ciò consiste la loro dottrina sulla felicità e la virtù.
...anche nella virtù essi sono modesti, - perché vogliono vivere comodi.
 Ma alla comodità si adatta solo la virtù modesta.
...tra la piccola gente è molta menzogna..
Alcuni di loro sono autentici, ma i più sono cattivi attori.. gli autentici sono sempre rari, specialmente gli attori autentici.
Qui c'è poca virilità: per questo le donne si virilizzano.
Perché solo chi è veramente uomo, potrà nella donna - liberare la donna.
E tra loro trovai questa che è la peggiore delle ipocrisie: che anche quelli che comandano fingono ipocritamente di avere le virtù di quelli che servono.
"Io servo, tu servi, noi serviamo" - così prega qui l'ipocrita di coloro che comandano ....il primo signore "non è altro che" primo servitore!...
In fondo alla loro semplicità essi non vogliono, prima di tutto, se non una cosa: che nessuno gli faccia male....
Questa è viltà: sebbene si chiami virtù..
Virtù è per loro ciò che rende modesti e mansueti: a questo mondo trasformano il lupo in cane e l'uomo stesso nel migliore animale domestico dell'uomo...
Ma questa è mediocrità: sebbene si chiami moderazione.
Questi maestri di rassegnazione! Essi si insinuano come pidocchi dovunque è meschinità e malattia e rogna: e solo il mio schifo mi impedisce di schiacciarli....
Voi state diventando sempre più piccoli, voi gente piccola! ..Voi che vivete comodi! Voi finirete per andare in rovina - per le vostre virtù piccole...
Per diventare grande, un albero vuol gettare le sue radici dure attorno a dure rupi!...
Ah se vi liberaste da ogni volere a metà e diventaste decisi....
"Fate pure pure ciò che volete, - ma siate prima di tutto di quelli che sanno volere!"
"Amate pure il vostro prossimo come voi stessi, - ma siate prima di tutto di quelli che amano se stessi - amano di grande amore e, di disprezzo grande, amano!"
...Tra gli uomini, io odio più di tutti quello che camminano a passetti felpati, i mezzi mezzi, le dubitose esitanti nuvole pigre.
E chi non sa benedire, "impari" a maledire!
...Tutte le cose son benedette alla sorgente dell'eterno e di là del bene e del male; ma bene e male altro non sono che ombre intermedie e umidi triboli e nuvole pigre...

venerdì 21 dicembre 2018

La cima più alta..


Sono passati i tempi in cui potevano capitarmi eventi casuali; e che cosa potrebbe ormai capitarmi, che non fosse già mio!....
E se ormai ti sono venute a mancare tutte  le scale, bisogna che tu sappia salire sul tuo capo: come potresti altrimenti salire in alto?
Sul tuo capo stesso e, via, a di sopra del tuo stesso cuore! Adesso la tua più tenera mitezza deve diventare la durezza più dura.... sia lodato ciò che rende duri!...
È necessario imparare a distogliere lo sguardo da sé stessi, per vedere molto: anche di questa durezza hanno bisogno tutti coloro che salgono le montagne.
Tu hai voluto vedere il fondo è sotto il fondo di tutte le cose: e già questo ti obbliga a salire al di sopra di te stesso - sempre più in alto, finché anche le tue stelle si trovino al di sotto di te!
Guardar giù verso te stesso e persino verso le mie stelle: solo questo può voler dire la mia vetta per me, questo mi è ancora rimasto come ultima vetta!...
Il monte dalla cima più alta e la più lunga delle mie peregrinazioni mi attendono: per questo debbo, prima ancora, discendere più in basso di quanto non sia mai disceso: - più in fondo del dolore di quanto non sia mai disceso, fin dentro il suo flutto più nero!
Così vuole il mio destino; orsù! Io sono pronto!
Donde vengono le montagne più alte? ....imparai che esse vengono dal mare.
Questa testimonianza sta scritta nelle loro rocce e nelle pareti delle loro cime.
Dall'abisso più profondo, la vetta più alta deve giungere alla sua altezza....
Tutto dorme ora, disse: anche il mare dorme.
Ebbro di sonno e straniato, il suo occhio si posa su di me.
Ma il suo respiro è caldo, lo sento.
E sento anche che il mare sogna. E sognando si gira e rigira...
Ascolta! Come sospira per i ricordi cattivi! O per cattive attese?...
Non c'è mostro che non ti sia venuta voglia di accarezzare.
Un soffio di caldo respiro, un po' di morbido vello sugli artigli - e subito eri pronto ad amare e ad attirare a te.
L'amore è il pericolo per il più solo tra gli uomini, l'amore verso qualsiasi cosa, purché vivente! La mia follia e la mia modestia in amore sono davvero risibili!...Così... rise...e subito dopo accade che colui che aveva riso si mettesse a piangere: di collera e di nostalgia, piangeva amaramente...
Tratto da "Così parlò Zarathustra" di F. Nietzsche

mercoledì 19 dicembre 2018

L'eroe, la bellezza e il super eroe


Oggi ho visto un sublime, un solenne...
Egli non ha ancora imparato il riso e la bellezza.
Tetro fu il ritorno di questo cacciatore dalla foresta della conoscenza.
Dalla battaglia tornava a casa, con belve feroci: ma dalla sua tetragginde fa capolino ancora una belva feroce - non ancora vinta!..
Tutta la vita è una disputa su gusto e sapore!
Se si stancasse della sua sublimità, questo sublime: allora avrebbe inizio la sua bellezza - e allora lo gusterei e lo troverei saporoso.
E solo quando si distoglierà da sé stesso, salterà al di là della sua stessa ombra - è davvero! Nel suo sole....
La sua azione stessa è l'ombra su di lui: la mano oscura colui che agisce. Egli non ha ancora superato la sua azione...
Ha soggiogato mostri, ha risolto enigmi: ma egli dovrebbe liberare anche i suoi mostri e i suoi enigmi, dovrebbe trasformarli in figli del cielo.
La sua conoscenza non ha ancora imparato a sorridere e a essere senza gelosia: la sua scrosciante passione non si è ancora acquietata nella bellezza.
...Non nella sazietà dovrebbe tacere e immergersi la sua brama, ma nella bellezza! La grazia appartiene alla magnanimità di colui che ha grandi sensi.
Col braccio appoggiato sulla testa: così dovrebbe riposare l'eroe, così dovrebbe egli superare anche il suo riposarsi.
Ma proprio per l'eroe la bellezza è di tutte le cose la più ardua.
Irraggiungibile è la bellezza per ogni volontà violenta...
Quando la potenza diventa clemente e scende giù nel visibile: un tale scendere giù, io lo chiamo bellezza.
E da nessun altro come da te, o possente, io voglio appunto la bellezza: la tua bontà sia il tuo supremo sopraffare te stesso.
So che sei capace di ogni malvagità: perciò da te voglio la bontà...
Sì, o sublime, per te verrà il momento di essere anche bello e di specchiarti nella tua stessa bellezza.
Allora l'anima ti rabbrividirà di brame divine; e persino nella tua vanità sarà adorazione!
Questo infatti è il segreto dell' anima: solo quando l'eroe l'ha lasciata, le si avvicina, in sogno, - il super eroe.
Tratto da "Così parlò Zarathustra" di F. Nietzsche

venerdì 14 dicembre 2018

Il canto della danza: la vita e la saggezza


"Io sono una foresta e una notte di alberi scuri: ma chi non ha paura delle mie tenebre, troverà declivi di rose sotto i miei cipressi"
Invece io sono soltanto mutevole e selvaggia, e in tutto e per tutto femmina, e non virtuosa: sebbene per voi uomini mi chiami "la profonda" e "la fedele", "l'eterna", "la piena di mistero".
Ma voi uomini ci recate in dono sempre le vostre virtù, voi, virtuosi!"
Così rideva, l'incredibile; ma io non credo mai a lei, né al suo riso, quando parla male di se stessa.
Quando parlai a quattr'occhi con la mia saggezza selvaggia, quella mi disse incollerita: "Tu vuoi, tu desideri, tu ami, soltanto per questo lodi la vita!"
Quasi avrei voluto rispondere male e dire la verità a quella incollerita; e non è possibile rispondere peggio di quanto si "dice la verità" alla propria saggezza...
Infondo io amo soltanto la vita - e, davvero, soprattutto quando la odio!
Ma voglio bene - spesso troppo bene - alla mia saggezza, e questo perché essa mi ricorda moltissimo la vita!
Ha i suoi occhi, il suo riso e persino la sua aurea cannuccia da pesca: che posso farci se le due si assomigliano tanto?
E una volta, quando la vita mi chiese: "Ma chi è la saggezza?" Mi affrettati a rispondere: "A si! La saggezza!
Si ha sete di lei e non si diventa sazi, si guarda attraverso dei veli, si cerca di afferrarla con reti.
È bella? Che ne so! Ma anche le scarpe più vecchie e scaltrite abboccano alla sua esca.
Mutevole e impertinente essa è; spesso l'ho vista mordersi le labbra e pettinarsi i capelli contr'onda.
Forse è cattiva e falsa, e una donna in tutto e per tutto, ma proprio quando dice male di sé è seducente al massimo"
Quando dissi queste cose alla vita, si mise a ridere e chiuse gli occhi.
"Di chi parli?" Disse, "Di me, non è vero? E anche se tu avessi ragione - dirmi queste cose in faccia! Ma ora parlami anche della tua saggezza!"
Ahimè, e di nuovo apristi gli occhi, vita diletta! E di nuovo mi sembrò di sprofondare nel senza-fondo.
Tratto da "Così parlò Zarathustra" di F. Nietzsche

mercoledì 12 dicembre 2018

Il male, l'amore e la compassione


....L' uomo ha gioito troppo poco: solo questo, fratelli, è il nostro peccato originale!
Imparare a meglio gioire è per noi il modo migliore di disimparare a far male agli altri e ad escogitare cose che fanno male.
..Credetemi, fratelli: i rimorsi insegnano a mordere.
Ma la cosa peggiore sono i pensieri meschini.
Davvero, è meglio aver fatto del male che aver pensato meschinamente....
La cattiva azione è come un'ulcera: prude, gratta, scoppia - parla onestamente.
"Ecco, io sono malattia" - così parla la cattiva azione; questa è la sua onestà.
Ma il pensiero meschino è come il fungo: striscia e si rannicchia e non vuol essere in alcun posto..
A colui che è posseduto dal diavolo, io dico queste parole nell'orecchio: "è meglio che tu faccia diventare grande il tuo diavolo! Anche per te c'è una via di grandezza!"
Di ognuno si sa qualcosa di troppo! E certi ci diventano trasparenti, ma ciò nonostante siamo lontani dall'averli penetrati....
Non verso colui che ci ispira ripugnanza siamo ingiusti, bensì colui del quale non ci importa nulla.
Se hai un amico che soffre, sii asilo di pace al suo affanno, ma simile a un letto duro.... così gli gioverai al massimo.
E se un amico ti fa del male, devi dire: "Io ti perdono ciò che hai fatto a me; ma come potrei perdonarti di aver fatto ciò a te stesso!"
Così parla l'amore grande: esso supera anche il perdono e la compassione.
Bisogna tener fermo il proprio cuore; infatti, a lasciarlo andare, se ne va via ben presto anche la ragione!..
Guai a coloro che amano, se non hanno un'elevatezza che sia superiore alla loro compassione.
Così una volta mi parlò il diavolo: "Anche Dio ha il suo inferno: è il suo amore per gli uomini".
E di recente gli ho sentito dire: "Dio è morto; a causa della sua compassione per gli uomini.."
Perciò siatemi in guardia verso la compassione...
Ogni grande amore è superiore a tutta la propria compassione: infatti esso vuol ancora creare ciò che ama!
"Io offro me stesso al mio amore, il prossimo mio come me stesso!" Così sentono di parlare tutti coloro che creano.
Tutti coloro che creano - però - sono duri.
Tratto da "Così parlò Zarathustra" di F. Nietzsche

venerdì 7 dicembre 2018

Il cammino solitario


"Colui che cerca, finisce facilmente per perdersi. Ogni solitudine è una colpa": così parla il gregge.
E tu hai fatto a lungo parte del gregge.
La voce del gregge continuerà a risuonare dentro di te.
E quando dirai "Io non ho più la vostra stessa coscienza", ciò sarà un lamento e un dolore.
...sulla tua melanconia si riverbera, ardente, ancora l'ultimo bagliore di questa coscienza.
Ma tu vuoi procedere sul sentiero della tua melanconia, che è il sentiero verso te stesso? Fammi vedere che ne hai la forza e il diritto!
Sei...un moto primo? Una ruota che corre da sé? Sei capace di costringere le stelle a ruotarti intorno?...
Ahimè, vi sono tanti grandi pensieri che non fanno più di quel che faccia un mantice: gonfiano e rendono ancora più vuoti...
Sei tale da avere il diritto di sfuggire a un giogo?..
Libero da che cosa?... ma il tuo occhio deve limpidamente annunciarmi: libero per che cosa?
Sei capace di dare a te stesso il tuo male e il tuo bene e affiggere su di te la tua volontà come una legge?
Sei capace di essere per te stesso il giudice e il vendicatore della tua legge?...
Un astro viene proiettato nello spazio desolato e nel gelido respiro della solitudine.
Oggi soffri ancora a causa dei molti, tu che sei uno: oggi hai ancora per intero il tuo coraggio e le tue speranze...
Un giorno urlerai: "tutto è falso!"
Vi sono sentimenti che vogliono uccidere il solitario; se non ci riescono, devono morire essi stessi! Mai sei capace di essere assassino?...
E la tortura della tua giustizia: essere giusto verso coloro che ti disprezzano?
Tu costringi molti a ricominciare da capo nel conoscerti; ciò essi ti fanno pagar caro.
Sei giunto vicino a loro e sei passato oltre: non te lo perdoneranno mai...
Ma quanto più alto sali, tanto più piccolo ti vede l'occhio dell'invidia.
Ma più di tutti è invidiato colui che vola...
Fratello se vuoi essere una stella, devi nondimeno rilucere anche per loro!
E guardati dai buoni e giusti! Essi crocifiggono volentieri coloro che inventano le proprie virtù - essi odiano il solitario...
E guardati dagli accessi del tuo amore! Troppo precipitoso è il solitario nel tendere la mano a colui che incontra.
A certe persone non devi porgere la mano bensì solo la zampa; e io voglio che le tua zampa abbia anche artigli.
Ma il peggiore nemico che puoi incontrare, sarai sempre tu per te stesso; nelle caverne e nelle foreste ti tendi l'agguato a te stesso.
Da solo vai sul cammino che porta a te stesso! E il tuo cammino comprende anche te e i tuoi sette demoni!..
Tu ami te stesso e perciò ti disprezzi, come solo gli amanti sanno disprezzare.
Create vuole l'amante che disprezza! Chi sa che cosa è l'amore, se non è stato costretto a disprezzare ciò che amava!
Và nella solitudine, fratello, col tuo amore e con il tuo creare; solo in seguito la giustizia ti seguirà zoppicando.
Và con le mie lacrime nella solitudine, fratello. Io amo colui che vuole creare al di sopra di sé e cosi perisce.
Tratto da "Così parlò Zarathustra" di F. Nietzsche

mercoledì 5 dicembre 2018

L'oro interiore


Solo come riflesso della virtù più nobile, l'oro giunse al più nobile valore.
Simile all'oro, luccica lo sguardo di colui che dona. Lo splendore dell'oro sigilla la pace tra la luna e il sole.
Non volgare è la virtù più nobile e non utile, essa luccica di mite splendore: una virtù che dona è la virtù più nobile....
Insaziabile, l'anima vostra anela a tesori e gemme, perché la vostra virtù è insaziabile nella volontà di donare.
Voi costringete tutte le cose a venire a voi e dentro di voi, perché riscaturiscano dalla vostra sorgente come doni del vostro amore...un predone di tutti i valori deve diventare questo amore che dona...
Dove manca l'anima che dona, noi indoviniamo sempre la degenerazione...
In alto vola la vostra mente: così essa è il simbolo del nostro corpo, di un'elevazione  il simbolo...
Tutti quei momenti nei quali il vostro spirito vuol parlare un simboli: lì è l'origine della vostra virtù.
Lì il vostro corpo è elevato e risorto; col suo piacere esso delizia lo spirito, perché diventi colui che crea e valuta e ama e di tutte le cose il benefattore...
Lì è l'origine della vostra virtù.
Quando siete al di sopra della lode e del biasimo, e la vostra volontà vuol comandare a tutte le cose, come la volontà di uno che ama: lì è l'origine della vostra virtù...
Potenza è questa nuova virtù; un pensiero dominante essa è, attorno al quale si avvolge un'anima intelligente: un sole d'oro, e attorno a esso il serpente della conoscenza...
Rimanetemi fedeli alla terra, fratelli, con la potenza della vostra virtù! Il vostro amore che dona e la vostra conoscenza servano il senso della terra! Così vi prego e vi scongiuro....
Riportate...la virtù volata via sulla terra - sì, riportatela al corpo e alla vita: perché dia un senso alla terra, in senso umano!...
Il vostro spirito e la vostra virtù servano il senso della terra...
Perciò dovete essere combattenti! Perciò dovete essere creatori!
Il corpo si purifica nel sapere; facendo tentativi col sapere esso si eleva; a colui che conosce, tutti gli istinti si santificano; all'elevato, l'anima diventa gaia.
Medico aiuta te stesso: così aiuterai anche i tuoi malati....
Che egli guardi con gli occhi colui che risana se stesso...
Dal futuro giungono venti segretamente alitanti: la buona novella si rivela alle orecchie dei fini...
La terra deve ancora diventare un luogo di salute! E già intorno a essa alita profumo nuovo, che reca salute, - e una nuova speranza!...
L' uomo della conoscenza deve non soltanto saper amare i suoi nemici, bensì anche odiare i suoi amici.
Si ripaga male un maestro, se si rimane sempre scolari...
Voi non avete ancora cercato voi stessi: ecco che trovaste me.
Così fanno tutti i credenti; perciò ogni fede vale così poco.
E ora vi ordino di perdermi e di trovarvi; e solo quando mi avrete tutti rinnegato io tornerò tra voi...
Con altro amore allora vi amerò...
Quando l'uomo sta al centro del suo cammino tra l'animale e il superuomo, e celebra il suo avviarsi alla sera come la sua speranza più elevata: giacché quella è la via verso un nuovo mattino.
Allora colui che tramonta benedirà se stesso, come uno che passa dall'altra sponda; e il sole della sua conoscenza starà per lui nel meriggio...
Tratto da "Così parlò Zarathustra" di F. Nietzsche
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