venerdì 7 dicembre 2018

Il cammino solitario


"Colui che cerca, finisce facilmente per perdersi. Ogni solitudine è una colpa": così parla il gregge.
E tu hai fatto a lungo parte del gregge.
La voce del gregge continuerà a risuonare dentro di te.
E quando dirai "Io non ho più la vostra stessa coscienza", ciò sarà un lamento e un dolore.
...sulla tua melanconia si riverbera, ardente, ancora l'ultimo bagliore di questa coscienza.
Ma tu vuoi procedere sul sentiero della tua melanconia, che è il sentiero verso te stesso? Fammi vedere che ne hai la forza e il diritto!
Sei...un moto primo? Una ruota che corre da sé? Sei capace di costringere le stelle a ruotarti intorno?...
Ahimè, vi sono tanti grandi pensieri che non fanno più di quel che faccia un mantice: gonfiano e rendono ancora più vuoti...
Sei tale da avere il diritto di sfuggire a un giogo?..
Libero da che cosa?... ma il tuo occhio deve limpidamente annunciarmi: libero per che cosa?
Sei capace di dare a te stesso il tuo male e il tuo bene e affiggere su di te la tua volontà come una legge?
Sei capace di essere per te stesso il giudice e il vendicatore della tua legge?...
Un astro viene proiettato nello spazio desolato e nel gelido respiro della solitudine.
Oggi soffri ancora a causa dei molti, tu che sei uno: oggi hai ancora per intero il tuo coraggio e le tue speranze...
Un giorno urlerai: "tutto è falso!"
Vi sono sentimenti che vogliono uccidere il solitario; se non ci riescono, devono morire essi stessi! Mai sei capace di essere assassino?...
E la tortura della tua giustizia: essere giusto verso coloro che ti disprezzano?
Tu costringi molti a ricominciare da capo nel conoscerti; ciò essi ti fanno pagar caro.
Sei giunto vicino a loro e sei passato oltre: non te lo perdoneranno mai...
Ma quanto più alto sali, tanto più piccolo ti vede l'occhio dell'invidia.
Ma più di tutti è invidiato colui che vola...
Fratello se vuoi essere una stella, devi nondimeno rilucere anche per loro!
E guardati dai buoni e giusti! Essi crocifiggono volentieri coloro che inventano le proprie virtù - essi odiano il solitario...
E guardati dagli accessi del tuo amore! Troppo precipitoso è il solitario nel tendere la mano a colui che incontra.
A certe persone non devi porgere la mano bensì solo la zampa; e io voglio che le tua zampa abbia anche artigli.
Ma il peggiore nemico che puoi incontrare, sarai sempre tu per te stesso; nelle caverne e nelle foreste ti tendi l'agguato a te stesso.
Da solo vai sul cammino che porta a te stesso! E il tuo cammino comprende anche te e i tuoi sette demoni!..
Tu ami te stesso e perciò ti disprezzi, come solo gli amanti sanno disprezzare.
Create vuole l'amante che disprezza! Chi sa che cosa è l'amore, se non è stato costretto a disprezzare ciò che amava!
Và nella solitudine, fratello, col tuo amore e con il tuo creare; solo in seguito la giustizia ti seguirà zoppicando.
Và con le mie lacrime nella solitudine, fratello. Io amo colui che vuole creare al di sopra di sé e cosi perisce.
Tratto da "Così parlò Zarathustra" di F. Nietzsche

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