venerdì 21 dicembre 2018

La cima più alta..


Sono passati i tempi in cui potevano capitarmi eventi casuali; e che cosa potrebbe ormai capitarmi, che non fosse già mio!....
E se ormai ti sono venute a mancare tutte  le scale, bisogna che tu sappia salire sul tuo capo: come potresti altrimenti salire in alto?
Sul tuo capo stesso e, via, a di sopra del tuo stesso cuore! Adesso la tua più tenera mitezza deve diventare la durezza più dura.... sia lodato ciò che rende duri!...
È necessario imparare a distogliere lo sguardo da sé stessi, per vedere molto: anche di questa durezza hanno bisogno tutti coloro che salgono le montagne.
Tu hai voluto vedere il fondo è sotto il fondo di tutte le cose: e già questo ti obbliga a salire al di sopra di te stesso - sempre più in alto, finché anche le tue stelle si trovino al di sotto di te!
Guardar giù verso te stesso e persino verso le mie stelle: solo questo può voler dire la mia vetta per me, questo mi è ancora rimasto come ultima vetta!...
Il monte dalla cima più alta e la più lunga delle mie peregrinazioni mi attendono: per questo debbo, prima ancora, discendere più in basso di quanto non sia mai disceso: - più in fondo del dolore di quanto non sia mai disceso, fin dentro il suo flutto più nero!
Così vuole il mio destino; orsù! Io sono pronto!
Donde vengono le montagne più alte? ....imparai che esse vengono dal mare.
Questa testimonianza sta scritta nelle loro rocce e nelle pareti delle loro cime.
Dall'abisso più profondo, la vetta più alta deve giungere alla sua altezza....
Tutto dorme ora, disse: anche il mare dorme.
Ebbro di sonno e straniato, il suo occhio si posa su di me.
Ma il suo respiro è caldo, lo sento.
E sento anche che il mare sogna. E sognando si gira e rigira...
Ascolta! Come sospira per i ricordi cattivi! O per cattive attese?...
Non c'è mostro che non ti sia venuta voglia di accarezzare.
Un soffio di caldo respiro, un po' di morbido vello sugli artigli - e subito eri pronto ad amare e ad attirare a te.
L'amore è il pericolo per il più solo tra gli uomini, l'amore verso qualsiasi cosa, purché vivente! La mia follia e la mia modestia in amore sono davvero risibili!...Così... rise...e subito dopo accade che colui che aveva riso si mettesse a piangere: di collera e di nostalgia, piangeva amaramente...
Tratto da "Così parlò Zarathustra" di F. Nietzsche

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