giovedì 20 settembre 2018

I 5 sensi come strumenti di conoscenza


Il Risvegliato non accetta le mezze verità ma ricerca, sperimenta, opera per avvicinarsi alla Verità.
La sua testa svetta verso il cielo, si proietta tra le stelle dell'Astrale Superiore.
La prigione costituita dai sensi è ingannevole, però attenzione: non stiamo affermando che sia necessario estinguerli, ma semplicemente controllarli, dominarli e dirigerli.
Contrariamente, si entrerebbe nella filosofia dei mistici, che non ha nulla a che vedere con un percorso di ordine iniziatico-operativo.
Il misticismo dà vita alla passività e di conseguenza alla stagnazione.
L' alchimia, viceversa, abbisogna di un'azione dinamica, di sforzo attivo che ne esalti le qualità volitive facendo emergere la parte più antica dell'essere umano, o Uomo Storico.
I cinque sensi dell' uomo, demonizzati dall'egemonia religiosa sono al centro di ogni manifestazione vitale e percezione del mondo.
La loro funzione è fondamentale.
Senza questi strumenti l'essere umano non potrebbe sperimentare il bene e il male, quanto è luminoso e quanto è oscuro, la gioia e il dolore, in una parola tutta la gamma delle sensazioni ed emozioni che compongono il nostro vissuto.
Attraverso questi canali percettivi si forma l'esperienza dell'individuo, la sua personale evoluzione in sintonia con il bagaglio animico di cui viene dotato alla nascita.
Ermeticamente parlando, i sensi vanno purgati dalla tempeste vibratorie che la corrente volgare impone sin da quando veniamo al mondo.
Se nel quotidiano tenere a bada questo aspetto è importante, a livello iniziatico deve essere un principio inalienabile.
I sensi alterati generano un sentire falsato, inquinato dalle suggestioni della natura inferiore e della matrice lunare, impressionabile e instabile, in continuo mutamento.
Senza controllo essi producono una visione alterata della realtà, creando confusione, distorcendo negativamente quanto cade sotto il loro raggio d'azione.
Vanno educati e istituti, dominati, incanalati e diretti giacché sono parte integrante della struttura sottile.
Dobbiamo immaginare l'apparato sensorio come un sismografo sensibilissimo, capace di intercettare la minima scossa sismica.
La stessa cosa si palesa per i cinque sensi i quali, se non purgati e resi neutri percepiscono quanto li circonda in modo fantastico e contraffatto.
Il sensismo ermetico, intelligenza purissima, è connesso con forze, elementi che rinveniamo anche nell'antichità, per esempio nello Gnosticismo o nella filosofa campanelliana.
Quest'ultimo afferma che i sensi sono gli strumenti elettivi deputati alla conoscenza del mondo, della dimensione visibile e di quella non visibile.
I cinque sensi non vanno condannati come peccaminosi perché Dio li ha donati all'uomo per fare esperienza e sperimentare quanto lo circonda.
Ogni cosa creata manifesta uno spirito immanente e possiede in sé una forma di vita o principio intelligente e arcano.
Alla base del sensismo inteso in senso ermetico è presente l'unione con il Tutto.
I sensi ripuliti dal sostrato pesante, interagiscono con l'intera Creazione, con l'Universo...
Il Pentalfa che svetta in alto è simbolo dell'uomo evoluto, equilibrato, che ha dominato le sue passioni senza estinguerle.
Egli è padrone della sua esistenza fin dove il suo destino lo consente, poiché nessuno può sottrarsi completamente al fato.
Oltre i bagliori fugaci della dissolvenza di un mondo in rovina, la Luce, quella vera, illumina il sentiero che conduce alla Grande Opera.
Tratto da "La scienza dell'Hermes" di S. Mayorca

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