lunedì 14 gennaio 2019

Il simbolismo del Dragone nei miti e nell'astrologia


Sotto il profilo psicologico il Drago o Dragone, rappresenta l'incarnazione della parte oscura e primitiva dell'essere umano, il mondo degli istinti aggressività, sessualità, asocialità, amoralità ecc..), rimossi nelle profondità dell'inconscio.
Quando ne emerge, il Dragone porta con sé tutto il terrore delle esperienze primordiali della vita.
Essere inghiottito e sparire nelle fauci del mostro, come accadde a Giasone rientra nell'ambito della simbologia archetipica universale, che allude, in termini psicologici e funzionali, a una regressione nelle viscere materne o una discesa agli inferi.
Questo ritorno nel grembo materno è in analogia con quanto accade al Sole, o alla Luna quando questa, giunta su uno dei suoi nodi, causa un'eclissi...
A livello di inconscio individuale, l'eclissi è avvertita come un evento drammatico, in cui l'Io conscio viene ghermito dalle tenebre dell'inconscio per essere in seguito distrutto dalle potenze del Male.L'elemento astronomico Testa del Dragone rappresenta quindi alcune analogie con quella parte della personalità umana ritenuta inferiore e negativa dalla conoscenza e ad essa rimossa nell'inconscio.
Jung considerava questa componente della psiche come una specie di alter ego o di fratello gemello sconosciuto, l'uomo interiore o uomo antico che Jung chiamava "ombra"...
La testa del Dragone rappresenta in poche parole la proiezione inconscia sullo Zodiaco dell'"ombra", che spesso oscura la rimanente parte della personalità dell'uomo, quella ritenuta luminosa a livello conscio.
Tratto da "La Luna - Influssi Poteri Leggende" di Stefano Mayorca

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