giovedì 18 ottobre 2018

Le tre metamorfosi: cammello, leone, fanciullo


Tre metamorfosi io vi nomino dello spirito: come lo spirito diventa cammello, e il cammello leone,  e infine il leone fanciullo.
Molte cose pesanti vi sono per lo spirito, lo spirito forte e paziente nel quale abita la venerazione: la sua forza anela verso cose pesanti, più difficile a portare....
Tutte queste cose, le più gravose da portare, lo spirito paziente prende su di sé: come il cammello che corre in fretta nel deserto sotto il suo carico, così forte anche lui nel suo deserto.
Ma là dove il deserto è più solitario avviene la seconda metamorfosi: qui lo spirito diventa leone, egli vuol come preda la sua libertà ed essere signore del proprio deserto.
Qui cerca il suo ultimo signore: il nemico di lui e del suo ultimo dio vuol egli diventare, con il grande drago vuol e gli combattere per la vittoria...
"Tu devi" si chiama il grande drago.
Ma lo spirito del leone dice "io voglio".
"Tu devi" gli sbarra il cammino, un rettile dalle squame scintillanti come l'oro, e su ogni squama splende a lettere d'oro "tu devi!"
Valori millenari riplendono su queste squame...
"Tutti i valori sono già stati creati, e io sono - ogni valore creato. In verità non ha da essere più alcun "io voglio!"...
Perché il leone è necessario allo spirito? Perché non basta la bestia da sola, che a tutto rinuncia ed è piena di venerazione?
Creare valori nuovi - di ciò il leone non è ancora capace; ma crearsi la libertà per una nuova creazione - di questo è capace la potenza del leone.
Crearsi la libertà e un no sacro anche verso il dovere, per questo è necessario il leone.
Prendersi il diritto per i valori nuovi...
Che cosa sa fare il fanciullo, che neppure il leone sa fare?...
Innocenza è il fanciullo e oblio, nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì.
Sì, per il giuoco della creazione... occorre un sacro dire di sì: ora lo spirito vuole la sua volontà, il perduto per il mondo conquista per sé il suo mondo.
Tre metamorfosi vi ho nominato dello spirito: come lo spirito divenne cammello, leone il cammello e infine il leone fanciullo..
Tratto da "Così parlò Zarathustra" di F. Nietzsche

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