giovedì 7 giugno 2018

Luce e acqua come analogia di Prakriti e Purusha


"Così la luce solare o lunare (suscettibile di modificazioni multiple) sembra identica alla sua sorgente (luminosa e immutabile in sé stessa), ma tuttavia essa ne è distinta (nella sua manifestazione esteriore). Come l'immagine del sole riflessa nell'acqua trema i vacilla, secondo le ondulazioni di questa, senza tuttavia pregiudicare le altre immagini riflesse, né, a più forte ragione, l'orbe solare stesso, così le modificazioni di un individuo non alterano un altro individuo, né soprattutto il Supremo Ordinatore stesso" [ Brahma-Sutra, 2° Adhyaya, 3° Pasa, sutra 46 a 53]
come ogni scintilla l'è al fuoco, considerato indivisibile nella sua natura intima.
L'"anima vivente" (jivatma) qui paragonata all'immagine del sole nell'acqua è il riflesso (abhasa) nell'individuale ed in rapporto ad ogni individuo, della Luce, principalmente una, dello "Spirito Universale" (Atma); il raggio luminoso che fa esistere questa immagine e la unisce alla sua sorgente è l'intelletto superiore (Buddhi), che appartiene alla manifestazione informale [Bisogna notare che il raggio presuppone un ambiente di propagazione (manifestazione in modo non-individualizzato) e che l'immagine presuppone un piano di riflessione (individualizzazione per le condizioni d'un certo stato d'esistenza)].
Quanto all'acqua, che riflette la luce solare, e abitualmente il simbolo del principio plastico (Prakriti), l'immagine della "passività universale"; d'altronde, questo simbolismo è comune a tutte le dottrine tradizionali...
"E lo Spirito Divino era portato sulla superficie delle Acque" Genesi, 1, 2;
Lo Spirito corrisponde a Purusha e le Acque a Prakriti.
Ad un differente punto di vista, ma non di meno collegato analogicamente al precedente, il Ruahh Elohim del testo ebraico è anche assimilabile a Hamsa, il Cigno Simbolico, veicolo di Brahma, che cova il Brahmanda o l'"Uovo del Mondo", contenuto nelle Acque primordiali:
Hamsa è ugualmente il "soffio" (spiritus) Ruahh in ebraico...Ruahh è l'Aria (Vayu)...
L'acqua non può dunque qui rappresentare che l'insieme potenziale delle possibilità formali, il domino della manifestazione in modo individuale... essa lascia fuori di sé quelle possibilità informali che debbono essere riferite all'Universale [Se si conserva al simbolo dell'acqua il significato generale che ed esso è proprio, l'insieme delle possibilità formali è designato come le "Acque inferiori", e quello delle possibilità informali come le "Acque superiori". La separazione di esse, dal punto di vista cosmogonico, si trova anche descritta nella Genesi, I 6 e 7; ...le Acque primordiali, prima della separazione, sono la totalità delle possibilità di manifestazione, in quanto costituisce l'aspetto potenziale dell'Essere Universale, vale a dire Prakriti....Le Acque rappresentano la Possibilità Universale, considerata in modo assolutamente totale, abbraccia il dominio della manifestazione e quello della non-manifestazione.
È il grado immediatamente inferiore, nella polarizzazione primordiale dell'Essere, Prakriti.
Seguitando a percorrere altri gradi inferiori, possiamo considerare i tre gradi di questa; avremo allora, per i due primi, il "duplice caos" e finalmente, per il mondo corporeo, l'Acqua in quanto elemento sensibile trovandosi già contenuta nella manifestazione grossolana, nel domino delle "Acque inferiori", poiché la manifestazione sottile rappresenta la parte del Principio immediato e relativo in rapporto a questa manifestazione grossolana]
Tratto da "L'uomo e il suo divenire secondo il Vedanta" di R. Guénon

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