giovedì 1 marzo 2018

Nutrimento, Medicina e Fede


Tutto ciò che forma il nostro nutrimento corrisponde a quel che siamo noi stessi: noi mangiamo dunque noi stessi.
Ciò vale anche per la medicina, con questa do la differenza, che essa si adatta al contenuto della malattia.
Non meravigliarti di ciò e pensa che l'albero che sta in mezzo ad un prato non sarebbe albero se non avesse il suo nutrimento.
Cos'è il nutrimento?
Non è un ingrassare e riempire, ma una costruzione delle forme.
Cos'è la fame?
L'impedimento del sopraggiungere della morte in conseguenza di una perdita degli organi.
La forma è infatti intagliata nel seno della madre ad opere di Dio stesso.
Quest'opera rimane nella forma dell'immagine, ma se non vi si aggiunge della forma esterna, essa si dissolve e muore.
Sappiate che l'influsso della volontà costituisce un capitolo importante della medicina.
Può avvenire infatti che l'uomo che non si concede nulla di buono e che odia sé stesso, finisca con l'ammalarsi in seguito all'odio che ha per sé stesso.
L'odio per sé stessi proviene da un oscuramento dello spirito.
E può darsi che le immagini siano maledette nelle malattia, portando seco febbri, epilessia, apoplessia e simili.
E voi, o medici, non ridete di ciò: voi non immaginate neppur lontanamente quanta parte abbia nella malattia la forza della volontà, poiché la volontà è una genitrice di spiriti do cui l'uomo razionale non sospetta neppure.
La fede è capace di creare da sé ogni specie di erba medica, seppure lo faccia in modo invisibile...E così la forza della fede è pure in grado di produrre tutto ciò che cresce nella natura terrestre; come, viceversa, è in grado di produrre tutte le malattie.
Tratto da "Il tesoro dei tesori. Scritti magici alchemici e ermetici" di Paracelso

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