Bisogna ricordare due cose a proposito della creazione: primo che ogni cosa fu creata dal nulla ed unicamente per mezzo della parola, eccezion fatta per l'uomo, che fu creato da qualcosa, e cioè da una massa che era già un corpo, una sostanza, un qualcosa.
Quando Dio tolse alle cose un corpo creò qualcosa dal nulla: è quella cosa era un estratto di tutte le creature del cielo e della terra.
L'uomo è fatto di sangue e di carne, più qualcosa d'altro ancora e cioè l'anima, che è l'uomo stesso in aspetto sottile.
L' uomo fu estratto da tutte le creature, da tutti gli elementi, da tutte le costellazioni, dal cielo e dalla terra, da tutte le qualità...
L'uomo è il piccolo mondo, il microcosmo...
Egli è la quintessenza, poiché essendo costituito il mondo intero da quattro elementi, l'uomo fu fatto di essi.
La sola differenza tra macrocosmo e microcosmo...egli è creato dal mondo e non secondo il mondo, ma secondo l'immagine di Dio. In esso però si sono conservate tutte le caratteristiche del mondo...
Bisogna che egli sappia che non è altro che una massa distillata del macrocosmo...egli dovrà nutrirsi di questo stesso mondo...il suo pane, la sua bevanda ed ogni suo nutrimento crescono dalla terra: il macrocosmo deve nutrire e guidare il microcosmo...
L'uomo non è fatto solo di carne e sangue; v'è in lui la sensibilità, che non deriva dagli elementi, bensì dalle complessioni: la sensibilità proviene dalla costellazione.
Dio ha creato la costellazione in modo che in essa è contenuta la sapienza animale, la ragione, l'abilità ed ogni arte umana, e l'uomo attinge queste virtù dalla propria costellazione...
L'uomo possiede nel proprio corpo la capacità di conservare il sangue e la carne: altrettanto avviene per la sensibilità, che bisogna alimentare e disertare nello stesso modo...
La costellazione è uno spirito... lo spirito viene nutrito nell'uomo in modo non dissimile dal corpo...
Egli è diviso in due parti e cioè nel corpo elementare e nello spirito (quest'ultimo) proviene dallo spirito della costellazione...
È la natura che prepara la creazione dell'uomo ma l'uomo e la donna non basterebbero da soli a fare un uomo: ci vogliono loro due, più gli elementi e lo spirito della costellazione; questi quattro fanno l'uomo....
E Dio insuffla la vita..
Esaminando il cielo, gli elementi, il padre e la madre, ognuno sappia chi sia.
La conoscenza del padre e della madre è la "stirpe"; la conoscenza degli elementi è "medicina", e la conoscenza del cielo è "astronomia"...
Molte cose non derivano da dove si crede.
Il buon astronomo saprà ravvisare dunque quale sia lo spirito che si manifesta e parla.
L'uomo è figlio della natura e la costellazione influisce sul padre e sulla madre.
Chi conosce il padre, la madre, la costellazione e gli elementi, ha diritto di parlare del bimbo, del suo futuro, della sua natura, delle sue qualità e dei suoi modi.
Iddio ha reso grande la sua meravigliosa opera componendo nell'uomo tutti gli elementi e tutte le stelle, sì che l'uomo è il cielo stesso, il firmamento stesso, gli elementi stessi e la stessa natura di tutto il mondo riunita e nascosta in un piccolo corpo.
Tratto da "Il tesoro dei tesori. Scritti magici alchemici e ermetici" di Paracelso
L'uomo è fatto di sangue e di carne, più qualcosa d'altro ancora e cioè l'anima, che è l'uomo stesso in aspetto sottile.
L' uomo fu estratto da tutte le creature, da tutti gli elementi, da tutte le costellazioni, dal cielo e dalla terra, da tutte le qualità...
L'uomo è il piccolo mondo, il microcosmo...
Egli è la quintessenza, poiché essendo costituito il mondo intero da quattro elementi, l'uomo fu fatto di essi.
La sola differenza tra macrocosmo e microcosmo...egli è creato dal mondo e non secondo il mondo, ma secondo l'immagine di Dio. In esso però si sono conservate tutte le caratteristiche del mondo...
Bisogna che egli sappia che non è altro che una massa distillata del macrocosmo...egli dovrà nutrirsi di questo stesso mondo...il suo pane, la sua bevanda ed ogni suo nutrimento crescono dalla terra: il macrocosmo deve nutrire e guidare il microcosmo...
L'uomo non è fatto solo di carne e sangue; v'è in lui la sensibilità, che non deriva dagli elementi, bensì dalle complessioni: la sensibilità proviene dalla costellazione.
Dio ha creato la costellazione in modo che in essa è contenuta la sapienza animale, la ragione, l'abilità ed ogni arte umana, e l'uomo attinge queste virtù dalla propria costellazione...
L'uomo possiede nel proprio corpo la capacità di conservare il sangue e la carne: altrettanto avviene per la sensibilità, che bisogna alimentare e disertare nello stesso modo...
La costellazione è uno spirito... lo spirito viene nutrito nell'uomo in modo non dissimile dal corpo...
Egli è diviso in due parti e cioè nel corpo elementare e nello spirito (quest'ultimo) proviene dallo spirito della costellazione...
È la natura che prepara la creazione dell'uomo ma l'uomo e la donna non basterebbero da soli a fare un uomo: ci vogliono loro due, più gli elementi e lo spirito della costellazione; questi quattro fanno l'uomo....
E Dio insuffla la vita..
Esaminando il cielo, gli elementi, il padre e la madre, ognuno sappia chi sia.
La conoscenza del padre e della madre è la "stirpe"; la conoscenza degli elementi è "medicina", e la conoscenza del cielo è "astronomia"...
Molte cose non derivano da dove si crede.
Il buon astronomo saprà ravvisare dunque quale sia lo spirito che si manifesta e parla.
L'uomo è figlio della natura e la costellazione influisce sul padre e sulla madre.
Chi conosce il padre, la madre, la costellazione e gli elementi, ha diritto di parlare del bimbo, del suo futuro, della sua natura, delle sue qualità e dei suoi modi.
Iddio ha reso grande la sua meravigliosa opera componendo nell'uomo tutti gli elementi e tutte le stelle, sì che l'uomo è il cielo stesso, il firmamento stesso, gli elementi stessi e la stessa natura di tutto il mondo riunita e nascosta in un piccolo corpo.
Tratto da "Il tesoro dei tesori. Scritti magici alchemici e ermetici" di Paracelso
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