giovedì 15 dicembre 2016

La G[rande] O[pera]

La Grande Opera è la liberazione di Dio nell'uomo, la crocefissione delle spoglie nel morto, di ciò che è  perituro in che è perito, affinché nulla perisca.
La Grande Opera è in altre parole, la creazione di Dio.
La magia e l'alchimia sono cammini illusori.
La verità risiede solo nell'istinto diretto (rappresentato simbolicamente dalle corna) e nella linea retta della sua ascensione all'istinto supremo - nell'istinto diretto, la cui forma attiva è la sessualità, la cui forma  intermedia è l'immaginazione, la fantasia o la creazione nello spirito, la cui forma finale è la creazione di Dio, l'unione con Dio, l'identificazione astratta e assoluta con se stessi, la verità.
Cristo nella sua manifestazione materiale è un dio cristiano e in quella magica un dio, è nella manifestazione divina Dio.
Nel primo ordine gli si possono rivolgere preghiere, che avranno o meno effetto secondo le regole magiche di questi atti di fede.
Nel secondo ordine possono essergli indirizzate invocazioni, come a Osiride, che è  lo stesso Dio e l'effetto dipenderà dalla perfezione dell'incantesimo e del rito.
Nel terzo ordine non potranno essergli rivolte né preghiere né invocazioni; il processo di unione con Lui non si può esprimere con parole, né comprendere con l'intelligenza.
Solo colui che giunto fin dove questo processo esiste come formula di relazione, può assistere alla rivelazione intima, solo costui lo comprenderà ammesso che, nel  comprenderlo, lo comprenda.
Dobbiamo vivere intimamente ciò che ripudiamo.
Riconoscere la verità come verità e al tempo stesso come errore; vivere i contrari senza accettarli; sentire tutto in tutte le maniere e non essere nient'altro, alla fine, se non la comprensione di tutto - quando l'uomo si innalza a questa vetta è libero, come su ogni vetta, è  unito al cielo, cui  mai è unito, come su ogni vetta.
La luce falsa dell realtà, la luce falsa dell'apparenza, la luce falsa dell'iniziazione e del segreto - giorno, crepuscolo, notte; che cosa sono per chi contempla la Ragione limpida....
La perfezione dell'opera spirituale consiste nella corrispondenza esatta fra l'interiore e l'esteriore, fra l'anima e il corpo, in modo che la conoscenza dell'uno implichi necessariamente la completa conoscenza dell'altro.
La Grande Opera è quella in cui il "metallo", composto secondo la ragione in modo da essere l'"oro", elemento perfetto, sia composto, nello stesso atto, secondo l'analogia, in modo da simboleggiare l'"oro" spirituale.
In queste parole è contenuta la profonda distinzione fra la produzione artificiale dell'"oro" secondo l'alchimia e la medesima produzione secondo la scienza.
Nei due casi l'"oro" materiale sarà identico come materia, ma l'oro che la scienza produrrà non sarà altro che oro, perché nel fabbricarlo essa ha cercato di produrre soltanto oro, mentre l'"oro" che l'alchimia produrrà sarà più che oro, perchè nel fabbricarlo essa ha cercato di produrre non soltanto l'oro ma anche il segreto dell'oro, il segreto aureo.
L'oro della scienza sarà uguale all'oro della Natura come effetto; l'oro dell'alchimia sarà uguale a quello della Natura, non soltanto come effetto, ma anche come causa.
Tratto da " Pagine esoteriche " di Fernando Pessoa

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