La Giustizia e la Pace, le quali sono attributi di Melchissedec secondo il significato stesso del suo nome e del titolo che gli viene attribuito, sono anche attributi che convengono a Cristo, chiamato in particolare "Sole di Giustizia" e "Principe della Pace".
Inoltre bisogna dire che le idee di Giustizia di Pace, sia nel Cristianesimo, come nelle antiche tradizioni, e pure nella tradizione giudaica ove esse sono frequentemente associate, hanno un significato molto diverso da quello profano.
un'altra osservazione che può apparire singolare, secondo il genio della lingua ebraica, è la seguente: Melchissedec è sacerdote di Dio l'Altissimo, El Elion; e El Elion è l'equivalente di Emmanuel avendo i due nomi esattamente lo stesso numero (in ebraico ogni lettera dell'alfabeto ha un valore numerico ed il valore numerico di un nome è la somma di quelli delle lettere di cui è formato: così il numero dei due nomi El Elion ed Emmanuel è 197).
Tale equivalenza sta ad indicare che si tratta di due designazioni dello stesso principio divino soltanto sotto due rapporti diversi: nel mondo celeste esso è El Elion, mentre nella sua manifestazione nel mondo terrestre è Emmanuel ("Dio con noi" o "Dio in noi").
Ne risulta questa conseguenza: il sacerdozio di Melchissedec è il sacerdozio di El Elion; il sacerdozio cristiano, che è una partecipazione al sacerdozio stesso del Cristo, è quello di Emmanuel; se dunque El Elion e Emmanuel non sono che un solo unico principio anche questi due sacerdozi non fanno che uno, ed il sacerdozio cristiano, che del resto comporta essenzialmente l'offerta eucaristica nella specie del pane e del vino, è veramente "secondo l'ordine di Melchissedec".
Ricordiamo il passo biblico ove è narrato l'incontro di Melchissedec con Abramo: "E Melchissedec, re di Salem, fece portare del pane e del vino; ed egli era sacerdote di Dio l'Altissimo.
Ed egli benedisse Abramo dicendo: 'Benedetto sia Abramo da parte di Dio l'Altissimo possessore dei Cieli e della Terra....'"(Genesi, XVII).
Infine Melchissedec non è il solo personaggio che appaia nelle Scritture con il doppio carattere di sacerdote e di re; troviamo infatti queste due funzioni unite nei Re Magi.
I Re Magi attraverso l'omaggio che essi rendono a Cristo attraverso i presrnti chr gli offrono, riconoscono espressamente in lui la sorgente di tale autorità ovunque essa si eserciti:
Il primo gli offre l'oro e lo saluta come re; il secondo gli offre l'incenso e lo salute come sacerdote; il terzo gli offre la mirra o balsamo d'incorruttibilitá e lo saluta come profeta o maestro spirituale per eccellenza, il che corrisponde direttamente al principio comune dei due poteri sacerdotale e regale.
In questo modo viene reso omaggio a Cristo, già dalla nascita, nei tre "mondi" di cui parlano tutte le dottrine orientali: il mondo terrestre, il mondo intermedio ed il mondo celeste; e coloro che gli rendono omaggio non sono altro che gli autentici depositari della Rivelazione fatta all'umanità fin dal Paradiso Terrestre.
Tratto da "La Tradizione e le tradizioni" di R. Guènon
un'altra osservazione che può apparire singolare, secondo il genio della lingua ebraica, è la seguente: Melchissedec è sacerdote di Dio l'Altissimo, El Elion; e El Elion è l'equivalente di Emmanuel avendo i due nomi esattamente lo stesso numero (in ebraico ogni lettera dell'alfabeto ha un valore numerico ed il valore numerico di un nome è la somma di quelli delle lettere di cui è formato: così il numero dei due nomi El Elion ed Emmanuel è 197).
Tale equivalenza sta ad indicare che si tratta di due designazioni dello stesso principio divino soltanto sotto due rapporti diversi: nel mondo celeste esso è El Elion, mentre nella sua manifestazione nel mondo terrestre è Emmanuel ("Dio con noi" o "Dio in noi").
Ne risulta questa conseguenza: il sacerdozio di Melchissedec è il sacerdozio di El Elion; il sacerdozio cristiano, che è una partecipazione al sacerdozio stesso del Cristo, è quello di Emmanuel; se dunque El Elion e Emmanuel non sono che un solo unico principio anche questi due sacerdozi non fanno che uno, ed il sacerdozio cristiano, che del resto comporta essenzialmente l'offerta eucaristica nella specie del pane e del vino, è veramente "secondo l'ordine di Melchissedec".
Ricordiamo il passo biblico ove è narrato l'incontro di Melchissedec con Abramo: "E Melchissedec, re di Salem, fece portare del pane e del vino; ed egli era sacerdote di Dio l'Altissimo.
Ed egli benedisse Abramo dicendo: 'Benedetto sia Abramo da parte di Dio l'Altissimo possessore dei Cieli e della Terra....'"(Genesi, XVII).
Infine Melchissedec non è il solo personaggio che appaia nelle Scritture con il doppio carattere di sacerdote e di re; troviamo infatti queste due funzioni unite nei Re Magi.
I Re Magi attraverso l'omaggio che essi rendono a Cristo attraverso i presrnti chr gli offrono, riconoscono espressamente in lui la sorgente di tale autorità ovunque essa si eserciti:
Il primo gli offre l'oro e lo saluta come re; il secondo gli offre l'incenso e lo salute come sacerdote; il terzo gli offre la mirra o balsamo d'incorruttibilitá e lo saluta come profeta o maestro spirituale per eccellenza, il che corrisponde direttamente al principio comune dei due poteri sacerdotale e regale.
In questo modo viene reso omaggio a Cristo, già dalla nascita, nei tre "mondi" di cui parlano tutte le dottrine orientali: il mondo terrestre, il mondo intermedio ed il mondo celeste; e coloro che gli rendono omaggio non sono altro che gli autentici depositari della Rivelazione fatta all'umanità fin dal Paradiso Terrestre.
Tratto da "La Tradizione e le tradizioni" di R. Guènon
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