Credo, che di questa vita infinita io sia prodotto e un coefficiente ancora, per cui, come uno strumento di un orchestra, debbo ad essa accordarmi per concorrere all'infinita sua universale ed eterna armonia.
Credo nella progressiva, ascensionale ed infinita evoluzione della vita dell'Universo in genere e dell'uomo in specie, nella quale l'uomo appunto rappresenta l'ultimo ed eccelso scalino.
Credo nelle latenti potenzialità spirituale e divina dell'uomo.
Credo nella possibilità della loro realizzazione.
Credo che col mezzo della reincarnazione l'uomo ottenga finalmente il sospirato risveglio della sua spirituale e soprattutto della sua divina potenzialità.
Credo che con esercizi costanti coordinati e progressivi se ne possa accelerare la realizzazione.
Credo che la difficoltà non si trovi tanto nella spiritualità e nella divinità irrealizzabili, quanto nel sordito egoismo.
Credo che se non unica, principale sia l'interna via dell'introversione e che l'esteriore via dell'estroversione solamente nell'inizio ed accessoriamente possa coadiuvare l'interna.
Credo che la maggiore è primitiva difficoltà consista nell'iniziare un recettivo adattamento alle primitive ispirazioni direttrici, e che questo primo adattamento costituisca il filo di Arianna per evadere dall'intrigato e oscuro labirinto del proprio essere.
Credo che iniziatasi, al fine, l'illuminativa recettività, caste, libri, maestri, divenendo successivamente mezzi sempre più secondari, riescano progressivamente inutili e poi anche intralcianti e dannosi accessori.
Credo ancora che l'uomo con le proprie azioni o funzioni cattive o buone, rispettivamente peggiorando e migliorando sé stesso, disponga della sua sorte, della quale diviene così, oltreché arbitro legislatore ancora.
Credo che utilizzando tutti gli altri coadiuvanti accessori, si possa facilitare ed accelerare la sospirata e finale liberazione.
Credo, infine, fermamente nella finale estrinsecazione o nella definitiva risurrezione della spirituale e soprattutto della divina entità nell'uomo; per cui da oppresso ed infelice schiavo può finalmente estollersi a libero e felice signore del creato nella sua beata e assoluta Essenza
Tratto da "Tecnica dell'Evoluzione Spirituale e Divina dell'Uomo" dr. C. Migliore 1913
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