domenica 30 novembre 2014

Il simbolo del cervo



Nella Tavola delle Figure di Manget il cervo appare come emblema del filosofo Maometto.
È simbolo dell'autoringiovanimento in Onorio di Autun, dove si dice che il cervo, quando ha inghiottito il serpente velenoso, beve l'acqua per vomitare il veleno, e allora gli cadono le corna e il pelo; così anche noi dovremmo "deporre le corna della superbia e i peli della superficialità mondana".
Nella leggenda del Graal si dice che Cristo talvolta appare ai suoi discepoli nelle sembianze di cervo bianco circondato da quattro leoni (i quattro evangelisti).
"Il cervo è un animale ben noto, che si rinnova quando si sente debole e vecchio. Va a un formicaio e scava ai piedi di questo sino a trarne un serpente; lo calpesta con i piedi e quindi se lo mangia; dopodiché si gonfia e rinnova se stesso.
Per questo egli vive 900 anni, come troviamo nella Scrittura (...) Le ossa del cuore del cervo valgono a rinvigorire il cuore umano" (Delatte, 1942)
Ruland (Lexicon) menziona solo lo spiritus cerviculae, che proviene da un osso che si trova nel cuore del cervo.
"Il cuore e il cervello del cervo è la materia del Filosofo" (Dom Pernety).
Tratto da "Mysterium Coniunctionis" di C.G.Jung

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