"...Poiché è così che tutti i disordini parziali, anche quando appaiono in qualche modo come il disordine per eccellenza, sono nondimeno necessari nel concorrere all'ordine totale" R.Guenon
Ho finalmente trovato un testo che avvalora la mia sensazione su varie forme di pseudo-spiritualità (esteriore o exoterica) che ho sempre cercato di evitare nonostante abbia avuto in passato varie offerte, (anche allettanti), di poter avere delle "crescite" in tal senso e con promesse di un perseguimento della "spiritualità", non solo più veloce, ma anche con una sorta di "aiuto" da "maestri spirituali" che in quanto tali avrebbero saputo guidare il mio percorso al meglio...
Ecco... Premesso questo voglio specificare che l'unico maestro risiede all'interno di noi ma ci vuole molto coraggio per tuffarsi nel nostro profondo, ed "ascoltare", ma soprattutto anche rischiare di sbagliare e imparare a seguirsi...
Per quanto sia allettante, per quanto possa sembrare apparentemente giusto avere una guida esterna più esperta, per quanto queste guide possano essere in buona fede (ma ho i miei dubbi), per quanto proclamino la libertà dell'adepto alla propria individualità ecc...
..C'è sempre stato dentro di me un sentore che mi ha sempre portato a pensare che queste cose "sporcano" l'Anima e il vero traguardo di purezza spirituale.
Ho sempre seguito questa sensazione profonda di fiducia nel mio profondo interiore e penso che giocare con questi spiritismi non c'entra nulla con il vero ascolto del Sé.
Tra l'altro credo che la maggior parte delle persone che si avvicinano alle pratiche psichiche abbiano insita in loro una forte insicurezza e fragilità che li porta a voler essere finalmente padroni di "poteri visibili" per avere una barriera, una forza protettiva e un riconoscimento in ambito spirituale, e infatti la maggior queste persone da adepti diverranno maestri (per dimostrare a loro stessi e agli altri che "ce l'hanno fatta") in una catena infinita che sta allontanando la gente dalla vera spiritualità..
Ecco... Premesso questo voglio specificare che l'unico maestro risiede all'interno di noi ma ci vuole molto coraggio per tuffarsi nel nostro profondo, ed "ascoltare", ma soprattutto anche rischiare di sbagliare e imparare a seguirsi...
Per quanto sia allettante, per quanto possa sembrare apparentemente giusto avere una guida esterna più esperta, per quanto queste guide possano essere in buona fede (ma ho i miei dubbi), per quanto proclamino la libertà dell'adepto alla propria individualità ecc...
..C'è sempre stato dentro di me un sentore che mi ha sempre portato a pensare che queste cose "sporcano" l'Anima e il vero traguardo di purezza spirituale.
Ho sempre seguito questa sensazione profonda di fiducia nel mio profondo interiore e penso che giocare con questi spiritismi non c'entra nulla con il vero ascolto del Sé.
Tra l'altro credo che la maggior parte delle persone che si avvicinano alle pratiche psichiche abbiano insita in loro una forte insicurezza e fragilità che li porta a voler essere finalmente padroni di "poteri visibili" per avere una barriera, una forza protettiva e un riconoscimento in ambito spirituale, e infatti la maggior queste persone da adepti diverranno maestri (per dimostrare a loro stessi e agli altri che "ce l'hanno fatta") in una catena infinita che sta allontanando la gente dalla vera spiritualità..
Non che, tra l'altro, sono persone che hanno bisogno di "vedere" per credere, mentre la vera fede è un salto nel buio, quindi ancora un'incongruenza con la vera spiritualità..
Troppi conferenzieri, pseudo-maestri, e troppi adepti che pendono dalle loro labbra che li venerano come icone o che mirano un giorno a diventare come loro...ma questa "contro spiritualità" porterà ad avere sempre più persone che perderanno il contatto con il loro Sé!
Con questa riflessione non metto me stessa in un punto di arrivo ma per lo meno in un punto di giusta partenza, per quanto mi riguarda non ho bisogno di dimostrare a nessuno l'autenticità del mondo che sento dentro di me e non ho né fretta di raggiungere qualcosa, né dubbio di ciò che sto facendo, né tanto meno mi pongo un punto di arrivo che significherebbe soltanto rendere materiale e quantificabile un qualcosa di indefinibile..
So solo come mi sento dentro e quanta fiducia ho nella mia Anima... unica guida.
Nell'AniMo Antico
Troppi conferenzieri, pseudo-maestri, e troppi adepti che pendono dalle loro labbra che li venerano come icone o che mirano un giorno a diventare come loro...ma questa "contro spiritualità" porterà ad avere sempre più persone che perderanno il contatto con il loro Sé!
Con questa riflessione non metto me stessa in un punto di arrivo ma per lo meno in un punto di giusta partenza, per quanto mi riguarda non ho bisogno di dimostrare a nessuno l'autenticità del mondo che sento dentro di me e non ho né fretta di raggiungere qualcosa, né dubbio di ciò che sto facendo, né tanto meno mi pongo un punto di arrivo che significherebbe soltanto rendere materiale e quantificabile un qualcosa di indefinibile..
So solo come mi sento dentro e quanta fiducia ho nella mia Anima... unica guida.
Nell'AniMo Antico
Gli occidentali già da molto tempo non sanno più distinguere tra "anima" e "spirito".
Il termine "spirito" attribuito ad "entità" psichiche che non hanno niente di "spirituale", e la stessa denominazione dello "spiritismo" che da ciò ne è derivata, per non parlare dell'errore di chiamare "spirito" quel che in realtà è mentale.
Propagare questa confusione significa indurre degli esseri a perdersi irrimediabilmente nel caos del "mondo intermedio" e conseguentemente, servire, anche se inconsapevolmente, da strumento per le forze oscure che dirigono la "controiniziazione".
Nei casi in cui interviene la confusione dello psichico propriamente detto con lo spirituale, la confusione si presenta sotto due forme inverse: nella prima lo spirituale è ridotto allo psichico (come nella visione materialista freudiana della psicanalisi); nella seconda, al contrario, lo psichico è assunto come spirituale, e l'esempio più volgare di ciò è lo spiritismo, e le altre forme di neospiritualismo.
Questo caso riguarda coloro che si creano l'illusione di una falsa spiritualità, alcuni di essi ricercano soprattutto i cosiddetti "poteri", sotto questa o quella forma, la produzione di "fenomeni" più o meno straordinari; altri si sforzano di "centrare" la loro coscienza su certi "prolungamenti" inferiori dell'individualità umana prendendoli per stati superiori semplicemente perché sfuggono alle limitazioni entro cui si rinchiude abitualmente l'attività dell'"uomo medio".
Queste persone vogliono ottenere risultati che siano in qualche modo "sensibili", perché è quello che essi credono essere una "realizzazione": sennonché ciò equivale di fatto a dire che tutto quel che è veramente di ordine spirituale sfugge loro interamente, che essi non riescono neppure a concepirlo per quanto lontanamente e mancando totalmente di "qualificazione" sotto questo riguardo.
Con ciò non si vuole affatto negare la realtà dei "fenomeni" in questione in quanto tali: essi sono anche troppo reali e per questo tanto più pericolosi perché è proprio in questo senso che l'illusione agisce.
Se non si trattasse di una semplice perdita di energie, il male non sarebbe poi così grande: sennonché l'essere che si lega a queste cose diviene poi incapace di liberarsene e di procedere al di là di esse, e in tal modo è irrimediabilmente deviato: è ben conosciuto, in tutte le tradizioni orientali, il caso di tali individui che, diventati semplici produttori di "fenomeni", non prevarranno mai alla minima spiritualità.
È una specie di sviluppo alla rovescia il quale non porta ad alcuna acquisizione valida e allontana sempre di più dalla realizzazione spirituale, fino a che l'essere viene definitivamente deviato in prolungamenti inferiori della sua individualità.
Si tratta per l'individuo dell'equivalente di quella che è la dissoluzione finale per l'insieme del "cosmo" manifesto.
Occorrerà guardarsi con vigilanza estrema da tutto ciò che potrebbe indurre l'essere a "fondersi", dissolversi in una sorte di "coscienza cosmica" esclusa da ogni trascendenza e perciò da ogni spiritualità effettiva.
Cose come queste sono il segno che la spiritualità è intesa letteralmente "alla rovescia": invece di concentrare tutte le potenzialità per dirigerle verso il mondo informale, il quale è il solo che possa dirsi spirituale, le disperdono nella diversità indefinitamente mutevole e sfuggente delle forme della manifestazione sottile senza sospettare che quanto scambiato per pienezza di "vita" non è di fatto che il regno della morte e della dissoluzione senza ritorno.
Dal sincretismo alle false tradizioni
Fenomeni psichici, l'inconscio e la coscienza sublime..
Il termine "spirito" attribuito ad "entità" psichiche che non hanno niente di "spirituale", e la stessa denominazione dello "spiritismo" che da ciò ne è derivata, per non parlare dell'errore di chiamare "spirito" quel che in realtà è mentale.
Propagare questa confusione significa indurre degli esseri a perdersi irrimediabilmente nel caos del "mondo intermedio" e conseguentemente, servire, anche se inconsapevolmente, da strumento per le forze oscure che dirigono la "controiniziazione".
Nei casi in cui interviene la confusione dello psichico propriamente detto con lo spirituale, la confusione si presenta sotto due forme inverse: nella prima lo spirituale è ridotto allo psichico (come nella visione materialista freudiana della psicanalisi); nella seconda, al contrario, lo psichico è assunto come spirituale, e l'esempio più volgare di ciò è lo spiritismo, e le altre forme di neospiritualismo.
Questo caso riguarda coloro che si creano l'illusione di una falsa spiritualità, alcuni di essi ricercano soprattutto i cosiddetti "poteri", sotto questa o quella forma, la produzione di "fenomeni" più o meno straordinari; altri si sforzano di "centrare" la loro coscienza su certi "prolungamenti" inferiori dell'individualità umana prendendoli per stati superiori semplicemente perché sfuggono alle limitazioni entro cui si rinchiude abitualmente l'attività dell'"uomo medio".
Queste persone vogliono ottenere risultati che siano in qualche modo "sensibili", perché è quello che essi credono essere una "realizzazione": sennonché ciò equivale di fatto a dire che tutto quel che è veramente di ordine spirituale sfugge loro interamente, che essi non riescono neppure a concepirlo per quanto lontanamente e mancando totalmente di "qualificazione" sotto questo riguardo.
Con ciò non si vuole affatto negare la realtà dei "fenomeni" in questione in quanto tali: essi sono anche troppo reali e per questo tanto più pericolosi perché è proprio in questo senso che l'illusione agisce.
Se non si trattasse di una semplice perdita di energie, il male non sarebbe poi così grande: sennonché l'essere che si lega a queste cose diviene poi incapace di liberarsene e di procedere al di là di esse, e in tal modo è irrimediabilmente deviato: è ben conosciuto, in tutte le tradizioni orientali, il caso di tali individui che, diventati semplici produttori di "fenomeni", non prevarranno mai alla minima spiritualità.
È una specie di sviluppo alla rovescia il quale non porta ad alcuna acquisizione valida e allontana sempre di più dalla realizzazione spirituale, fino a che l'essere viene definitivamente deviato in prolungamenti inferiori della sua individualità.
Si tratta per l'individuo dell'equivalente di quella che è la dissoluzione finale per l'insieme del "cosmo" manifesto.
Occorrerà guardarsi con vigilanza estrema da tutto ciò che potrebbe indurre l'essere a "fondersi", dissolversi in una sorte di "coscienza cosmica" esclusa da ogni trascendenza e perciò da ogni spiritualità effettiva.
Cose come queste sono il segno che la spiritualità è intesa letteralmente "alla rovescia": invece di concentrare tutte le potenzialità per dirigerle verso il mondo informale, il quale è il solo che possa dirsi spirituale, le disperdono nella diversità indefinitamente mutevole e sfuggente delle forme della manifestazione sottile senza sospettare che quanto scambiato per pienezza di "vita" non è di fatto che il regno della morte e della dissoluzione senza ritorno.
Dal sincretismo alle false tradizioni
Fenomeni psichici, l'inconscio e la coscienza sublime..
Cecilia Gatto Trocchi
Cecilia Gatto Trocchi: satanismo e magia
L'illusione New Age
Tratto da "Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi" di R.Guenon
Cecilia Gatto Trocchi: satanismo e magia
L'illusione New Age
Tratto da "Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi" di R.Guenon
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