Acquista Siddhi per la tua futura nascita.
Se non puoi essere il Sole, sii l'umile pianeta.
Indica la Via, per quanto oscuramente, per quanto perduto nella folla, come la Stella della sera a coloro che percorrono il proprio sentiero nell'oscurità.
Colui che fa l'orgoglio e l'amor proprio schiavi della devozione, colui che attaccato all'esistenza, pone tuttavia la sua pazienza e la sua sommessione alla Legge come un dolce fiore ai piedi di Shâkya-Thub-Pa (Buddha), diventa uno Srotâpatti (colui che entra nella corrente del Nirvâna) in questa vita.
I Siddhi di perfezione possono apparire lontani, assai lontani; ma egli ha fatto il primo passo, ed è entrato nella corrente.
La vera devozione può restituirgli la conoscenza, quella conoscenza che era sua nelle vite precedenti.
Sii umile, se vuoi giungere alla Sapienza.
Sii ancor più umile, quando l'avrai conquistata.
Sii come l'Oceano che riceve tutte le correnti e tutti i fiumi. La possente sua calma inalterata; egli non li sente.
Reprimi il tuo divino Sé quello inferiore.
Reprimi con l'eterno il divino.
Sì, grande è colui che è il Distruttore del desiderio; ancor più grande è colui nel quale il Sé divino ha ucciso la conoscenza stessa del desiderio.
Vigila l'inferiore affinché non contamini il superiore.
La via della libertà finale è dentro il tuo Sé; e pure questa via comincia e finisce fuori del Sé.
I Saggi della Visione infinita sono rari come il fiore dell'albero Udambara.
Tre volte onorato è detto il Bodhisattva che cambia la Liberazione con la Rinuncia per vestirsi delle miserie della Vita Segreta, o Candidato al dolore attraverso i cicli.
Il SENTIERO è uno, alla fine è duplice.
Le sue tappe sono segnate da quattro e sette porte. A un'estremitá beatitudine immediata, e all'altra beatitudine differita. Entrambe ricompensano il merito; a te la scelta.
L'Uno diventa i due, l'aperto e il segreto. Il primo condurrà alla meta, il secondo al sacrificio di sé.
Quando hai sacrificato il mutevole al permanente il primo è tuo.
Il Sentiero Aperto conduce all'immutabile mutamento, al Nirvâna, al glorioso stato assoluto, alla beatitudine oltre ogni umano pensiero.
Così il primo Sentiero è liberazione.
Ma il secondo Sentiero è rinuncia ed è quindi chiamato il Sentiero del Dolore.
Il Sentiero Segreto conduce l'Arhat a indicibile dolore mentale; dolore per i morti viventi, e impotente pietà per gli uomini votati alla miseria karmica; i Saggi non osano arrestare il frutto del Karma;
"Insegna a evitare tutte le cause; lascia invece compiere il suo corso all'onda dell'effetto come l'ampio insorgere della marea".
Il maestro di perfezione abbandonò il suo SÉ per la salvezza del mondo, fermandosi alla soglia di Nirvâna, dello stato puro.
Hai ora conoscenza di ciò che concerne le due vie.
Verrà il tempo in cui dovrai scegliere, o tu dall'Anima ardente, quando avrai raggiunto la fine e oltrepassato le sette Porte. La tua mente è chiara. La Verità sta senza veli e ti guarda severa nel viso. Dice: « Dolci sono i frutti del riposo e della liberazione per l'amore di Sé; ma più dolci ancora sono i frutti lungo e amaro dovere della Rinuncia per l'amore degli altri, per l'amore dei fratelli in umanità, che soffrono».
OM VAIRAPÂNI HUM.
Tratto da "Il libro dei precetti aurei" di Helena P. Blavatskij
Tre volte onorato è detto il Bodhisattva che cambia la Liberazione con la Rinuncia per vestirsi delle miserie della Vita Segreta, o Candidato al dolore attraverso i cicli.
Il SENTIERO è uno, alla fine è duplice.
Le sue tappe sono segnate da quattro e sette porte. A un'estremitá beatitudine immediata, e all'altra beatitudine differita. Entrambe ricompensano il merito; a te la scelta.
L'Uno diventa i due, l'aperto e il segreto. Il primo condurrà alla meta, il secondo al sacrificio di sé.
Quando hai sacrificato il mutevole al permanente il primo è tuo.
Il Sentiero Aperto conduce all'immutabile mutamento, al Nirvâna, al glorioso stato assoluto, alla beatitudine oltre ogni umano pensiero.
Così il primo Sentiero è liberazione.
Ma il secondo Sentiero è rinuncia ed è quindi chiamato il Sentiero del Dolore.
Il Sentiero Segreto conduce l'Arhat a indicibile dolore mentale; dolore per i morti viventi, e impotente pietà per gli uomini votati alla miseria karmica; i Saggi non osano arrestare il frutto del Karma;
"Insegna a evitare tutte le cause; lascia invece compiere il suo corso all'onda dell'effetto come l'ampio insorgere della marea".
Il maestro di perfezione abbandonò il suo SÉ per la salvezza del mondo, fermandosi alla soglia di Nirvâna, dello stato puro.
Hai ora conoscenza di ciò che concerne le due vie.
Verrà il tempo in cui dovrai scegliere, o tu dall'Anima ardente, quando avrai raggiunto la fine e oltrepassato le sette Porte. La tua mente è chiara. La Verità sta senza veli e ti guarda severa nel viso. Dice: « Dolci sono i frutti del riposo e della liberazione per l'amore di Sé; ma più dolci ancora sono i frutti lungo e amaro dovere della Rinuncia per l'amore degli altri, per l'amore dei fratelli in umanità, che soffrono».
OM VAIRAPÂNI HUM.
Tratto da "Il libro dei precetti aurei" di Helena P. Blavatskij
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