Non può essere giudicata alla stregua di un criterio esterno di somiglianza.
Essa è un velo piuttosto che uno specchio.
Ha fiori che nessuna foresta conosce, uccelli che nessuna selva alberga.
Crea e distrugge i mondi e può tirare la luna giù dal cielo con un filo di scarlatto.
Sono sue le 'forme più vere che il vero', suoi grandi archetipi dei quali le cose esistenti non ci sembrano che copie imperfette.
Per essa la natura non ha leggi, non ha uniformità.
L'arte può operare miracoli a volontà, e quando chiama i mostri dalle profondità, essi vengono.
Può far fiorire il mandorlo in inverno e coprire di neve le messi mature.
A suo comando la brina posa il dito argenteo sulle labbra ardenti del giugno, ed i leoni alati escono cauti dalle tane delle colline della Lidia, le driadi spiano dalla macchia quando essa passa, e i bruni fauni sorridono stranamente quando essa si avvicina.
E' adorata da deità dalla faccia di falco, e i centauri galoppano al suo fianco."
Oscar Wilde
Ho ribadito più volte che l'arte è l'espressione dell'anima, essa è energia pura impressa sulla materia con suoni, disegni, versi....
Questo aforisma di Oscar Wilde mi sembra adatto al mio concetto di Arte, già questo versi mi tolgono il fiato, e li sento come se provenissero da altre dimensioni...
Questa frase coglie il senso non senso dell'arte, dell'interiorità umana che può immaginare qualsiasi scenario voglia...
L'arte può tutto, perchè, qualsiasi cosa possa essere immaginato, l'uomo lo può riprodurre attraverso di essa in modo del tutto libero..
Perchè l'arte è soprattutto libertà di espressione, quel genere di libertà che nessuno può toglierci..
Essa non può essere giudicata secondo gusti razionali, l'arte è capita o non è capita, non è brutta o bella...
Grazie all'arte risvegliamo i nostri archetipi attingendo da ciò che è al di là del materiale.
Essa ci inonda il cuore attraverso il Pathos
Bisognerebbe domandarsi perchè ci sono molto meno artisti oggigiorno, perchè vi sia molto meno fantasia...
Forse la gente sta smettendo di sognare?
Sta smettendo di immaginare, creare, inventare?
Come asserisce Alejandro Jodorowsky:
"Il poeta inventa fuori dal mondo esistente, il mondo che dovrebbe esistere... il valore del linguaggio della poesia dipende direttamente dalla sua lontananza dal linguaggio parlato...
La poesia è il crinale in cui gli estremi si toccano, dove non esiste nè contraddizione nè dubbio.
Il poeta ci tende la mano per condurci oltre l'ultimo orizzonte, oltre la cima della piramide, in quella terra che si estende oltre il vero e il falso, oltre la vita e la morte, oltre lo spazio e il tempo, oltre la ragione e la fantasia, oltre lo spirito e la materia...nella sua voce c'è un incendio inestingiubile..."
Nell'AniMo AnticoLa poesia è il crinale in cui gli estremi si toccano, dove non esiste nè contraddizione nè dubbio.
Il poeta ci tende la mano per condurci oltre l'ultimo orizzonte, oltre la cima della piramide, in quella terra che si estende oltre il vero e il falso, oltre la vita e la morte, oltre lo spazio e il tempo, oltre la ragione e la fantasia, oltre lo spirito e la materia...nella sua voce c'è un incendio inestingiubile..."
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