Lucifero è la potenza che vuole trattenere l'immagine del mondo in uno stadio precedente, è la potenza che vuol immettere nell'attuale immagine del mondo ciò che vi era in stadi precedenti.
Naturalmente esiste nel presente tutto quanto era morale in stadi precedenti egli ha interesse ad eliminare dall'immagine del mondo la moralità come tale, che ha sempre la sua grande importanza come elemento del presente perché agisce in germe per una successiva creazione del mondo, e a far apparire nell'immagine esteriore solo quando è necessario secondo natura.
All'uomo moderno divenuto povero si presenta così una saggezza del mondo, che in pari tempo offre un'immagine del mondo in cui le stelle si muovono secondo necessità amorali e soltanto meccaniche, in cui le stelle si muovono in modo che non ci è possibile collegare al loro moto nulla del senso morale esistente nell'ordine universale.
È un'immagine del mondo puramente luciferica.
L'immagine del mondo divenuta luciferica è matematica e meccanica, è la nostra astronomia attuale (e in genere tutte le nostre scienze).
L'uomo moderno vede con tratti luciferici ciò che vede a causa del suo essere arimanico (Arimane colui che separa). Lucifero è presente e agisce.
L'immagine del mondo di Copernico, di Galileo e di Keplero è una costruzione luciferica appunto perché essa corrisponde alle nostre forze arimaniche di conoscenza.
Nel tempo in cui ebbe luogo il mistero di Golgota (Natale) ciò che rende l'uomo capace di guardare conoscendo nel mondo agiva in due modi come "Sofia" divina, come saggezza che compenetra il mondo.
La divina Sofia, la saggezza celeste agiva attraverso la rivelazione ai poveri pastori sul campo e attraverso la rivelazione ai magi dell'Oriente.
Questa saggezza non poté trapiantarsi nell'epoca moderna, venne repressa, venne uccisa da Lucifero come un tempo Osiride fu ucciso da Arimane-Tifone.
Per noi non è andato perduto Osiride, vale a dire il Cristo: per noi è andata perduto ciò che abbiamo al posto di Iside.
Lucifero ce l'ha uccisa e dispersa nello spazio universale, sprofondata nel vasto oceano universale.
Mentre noi guardiamo in quell'oceano e vediamo i rapporti stellari solo in base a linee matematiche, rimane in esso seppellito ciò che spiritualmente compenetra quel mondo, rimane uccisa la divina Sofia che è succeduta a Iside.
Dobbiamo muovere con quello che non abbiamo capito, ma che è in noi, con la forza del Cristo (nuovo Osiride) e cercare il cadavere della Iside moderna, il cadavere della Sofia divina.
Dobbiamo trovare ciò che interiormente ci spinge all'immaginazione, all'aspirazione e all'intuizione.
Così ci procuriamo l'aiuto del Cristo che rimane altrimenti buio e oscuro in noi, se non lo illuminiamo con la saggezza divina.
Iside è diffusa nella bellezza di tutto il Cosmo. Questa Iside ci riluce auricamente incontro con la sua aurea dal cosmo nei suoi molti colori luminosi.
Lucifero ha riunito nella luce bianca unitaria i molti colori differenziati e aurici che risplendono verso di noi dall'universo: quella luce bianca luceferina contro la quale insorge Goethe nella teoria dei colori, sostenendo che in essa devono essere contenuti i colori che sono diffusi sulle misteriose variate azioni dell'universo.
Dobbiamo comprendere che ci è dato trovare un'astronomia interiore mediante la forza del Cristo, un'astronomia che ci mostri di nuovo l'universo che sorge e che è attivo nella forza dello spirito.
Non ci manca il Cristo ci manca invece la conoscenza del Cristo, la Iside del Cristo, la "Sofia" del Cristo.
Dobbiamo arrivare a dirci che nel XIX secolo la teologia stessa è arrivata al punto di vedere nel Cristo solo l'uomo di Nazareth; quella teologia è cioè del tutto luciferizzata, non penetra più nei sostrati spirituali dell'esistenza.
Naturalmente esiste nel presente tutto quanto era morale in stadi precedenti egli ha interesse ad eliminare dall'immagine del mondo la moralità come tale, che ha sempre la sua grande importanza come elemento del presente perché agisce in germe per una successiva creazione del mondo, e a far apparire nell'immagine esteriore solo quando è necessario secondo natura.
All'uomo moderno divenuto povero si presenta così una saggezza del mondo, che in pari tempo offre un'immagine del mondo in cui le stelle si muovono secondo necessità amorali e soltanto meccaniche, in cui le stelle si muovono in modo che non ci è possibile collegare al loro moto nulla del senso morale esistente nell'ordine universale.
È un'immagine del mondo puramente luciferica.
L'immagine del mondo divenuta luciferica è matematica e meccanica, è la nostra astronomia attuale (e in genere tutte le nostre scienze).
L'uomo moderno vede con tratti luciferici ciò che vede a causa del suo essere arimanico (Arimane colui che separa). Lucifero è presente e agisce.
L'immagine del mondo di Copernico, di Galileo e di Keplero è una costruzione luciferica appunto perché essa corrisponde alle nostre forze arimaniche di conoscenza.
Nel tempo in cui ebbe luogo il mistero di Golgota (Natale) ciò che rende l'uomo capace di guardare conoscendo nel mondo agiva in due modi come "Sofia" divina, come saggezza che compenetra il mondo.
La divina Sofia, la saggezza celeste agiva attraverso la rivelazione ai poveri pastori sul campo e attraverso la rivelazione ai magi dell'Oriente.
Questa saggezza non poté trapiantarsi nell'epoca moderna, venne repressa, venne uccisa da Lucifero come un tempo Osiride fu ucciso da Arimane-Tifone.
Per noi non è andato perduto Osiride, vale a dire il Cristo: per noi è andata perduto ciò che abbiamo al posto di Iside.
Lucifero ce l'ha uccisa e dispersa nello spazio universale, sprofondata nel vasto oceano universale.
Mentre noi guardiamo in quell'oceano e vediamo i rapporti stellari solo in base a linee matematiche, rimane in esso seppellito ciò che spiritualmente compenetra quel mondo, rimane uccisa la divina Sofia che è succeduta a Iside.
Dobbiamo muovere con quello che non abbiamo capito, ma che è in noi, con la forza del Cristo (nuovo Osiride) e cercare il cadavere della Iside moderna, il cadavere della Sofia divina.
Dobbiamo trovare ciò che interiormente ci spinge all'immaginazione, all'aspirazione e all'intuizione.
Così ci procuriamo l'aiuto del Cristo che rimane altrimenti buio e oscuro in noi, se non lo illuminiamo con la saggezza divina.
Iside è diffusa nella bellezza di tutto il Cosmo. Questa Iside ci riluce auricamente incontro con la sua aurea dal cosmo nei suoi molti colori luminosi.
Lucifero ha riunito nella luce bianca unitaria i molti colori differenziati e aurici che risplendono verso di noi dall'universo: quella luce bianca luceferina contro la quale insorge Goethe nella teoria dei colori, sostenendo che in essa devono essere contenuti i colori che sono diffusi sulle misteriose variate azioni dell'universo.
Dobbiamo comprendere che ci è dato trovare un'astronomia interiore mediante la forza del Cristo, un'astronomia che ci mostri di nuovo l'universo che sorge e che è attivo nella forza dello spirito.
Non ci manca il Cristo ci manca invece la conoscenza del Cristo, la Iside del Cristo, la "Sofia" del Cristo.
Dobbiamo arrivare a dirci che nel XIX secolo la teologia stessa è arrivata al punto di vedere nel Cristo solo l'uomo di Nazareth; quella teologia è cioè del tutto luciferizzata, non penetra più nei sostrati spirituali dell'esistenza.
Tratto da "La ricerca della nuova Iside, la divina Sofia" R. Stainer
Conferenza a Dornarch, 24 dicembre 1920
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