mercoledì 2 luglio 2014

L'Anima



L'anima dell'uomo diventa una lampada attraverso la quale egli vede la Verità di Brahman. Allora egli vede Dio, puro, non generato ma perpetuo. E quando vede Dio egli è libero da tutti i legami.
MANDUKYA UPANISHAD Parte seconda

L'anima è come il sole splendente. Quando diventa una cosa sola con l'inconscio "Io sono" e con i suoi desideri, è una fiamma della misura di un pollice; ma quando è una cosa sola con la ragione pura e con lo Spirito interiore, si fa concentrata come la punta di un ago.
All'anima si può pensare come alla parte della punta di un capello divisa in cento parti e in cento ancora: in questa anima vivente è il seme dell'Infinito.
L'anima non è un uomo, né una donna, né ciò che è né uomo né donna.
Quando l'anima assume la forma di un corpo, essa è vincolata da quel corpo.
L'anima nasce e si rivela in un corpo, con i sogni, con i desideri e con il cibo della vita.
C'è poi la rinascita in nuovi corpi, in accordo con le sua azioni passate.
La qualità dell'anima determina il suo corpo futuro: terreno o aereo, pesante o leggero. I suoi pensieri e le sue azioni possono guidarla alla libertà o alla schiavitù, vita dopo vita.
Ma c'è il Dio delle forme infinite e quando un uomo conosce Dio egli è libero da tutti i legami.
Egli è uno spirito incorporeo, ma può essere visto da un cuore che è puro. Essere e non essere derivano da lui ed Egli è il Creatore di tutto. Egli è Dio, il Dio dell'amore, e l'uomo che lo conosce lascia dietro di sé i suoi corpi di trasmigrazione.
MANDUKYA UPANISHAD Parte quinta.

Ma cos'è l'anima, che è legata da luce o da oscurità, che segue le azioni e che, rinata dal bene e dal male, si eleva o precipita nelle sue peregrinazioni sotto l'impulso di due poteri contrari?
C'è, in verità, l'altra anima, composta dagli elementi del corpo, bhutatman, che è legata dalla luce o dall'oscurità che seguono le azioni e che, rinata dal bene e dal male, si eleva o precipita nelle sue peregrinazioni sotto l'impulso di due poteri contrari.
L'anima umana governa il corpo, ma l'immortale Anima spirituale è pura come una goccia d'acqua su una foglia di loto.
L'anima umana è sottoposta al potere di tre componenti e condizioni della natura, e in questo momento precipita nella vergogna.
A causa di questa vergogna l'anima non può venire a consapevolezza del Dio  che dimora all'interno e il cui potere dà a noi potere di operare.
L'anima rotola allora lungo la precipitosa corrente delle acque infangate delle tre condizioni della natura, diventa instabile e fluttuante, presa di confusione e piena di desideri, manchevole di concentrazione e disturbata dall'orgoglio.
Nel momento in cui l'anima ha pensieri di "Io" e "mio", essa imprigiona se stessa con il sé inferiore, è un uccello nel nido del serpente.
MAITRI UPANISHAD (3.2)

Colui che ha trovato e conosce la sua Anima ha trovato tutti i mondi, ha soddisfatto tutti i desideri.
CHANDOGYA UPANISHAD (8.7-12)

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