Vogliono che la medicina sia una, ufficiale, senza improvvisazioni e applicata a pazienti che vengono trattati soltanto in quanto corpi.
Nessuno si propone di curare l'anima. Per i guaritori, invece, la medicina è un'arte.
Per l'inconscio è più facile capire il linguaggio onirico che il linguaggio razionale. Da un certo punto di vista, le malattie sono sogni, messaggi, che rivelano problemi non soluti.
I guaritori, con grande creatività, sviluppano tecniche personali, cerimonie, sortilegi, farmaci strani....
Parlano all'essere primitivo, superstizioso, che ognuno di noi porta dentro di sè.
Nel vedere all'opera questi terapisti popolari, ho elaborato la nozione di "trappola sacra".
Perchè lo straordinario accada è necessario che il malato, ammettendo l'esistenza del miracolo, creda fermamente nella possibilità di guarire.
Dopo che questi cade nella "trappola sacra", vive una trasformazione interiore che gli permette di percepire il mondo dal punto di vista dell'intuizione più che da quello della ragione.
Solo allora può accedere al vero miracolo.
Possiamo dire che qualcuno sia totalmente privo di fede?
In ogni istante l'inconscio supera i confini della nostra ragione, o per mezzo dei sogni o tramite atti mancati.
Se è così, non c'è modo per far intervenire l'inconscio, come un alleato in maniera volontaria?
Mi resi conto che anche gli oggetti che ci accompagnano e ci circondano fanno parte del linguaggio inconscio.
[a volte basta togliere, spostare, modificare quel determinato oggetto per cambiare una sorte]
[Mentre]Gli atti consigliati [dal guaritore] vanno realizzati senza indagare il motivo. Nella psicomagia, al posto della credenza superstiziosa, è necessaria la comprensione da parte del paziente, che deve conoscere il perchè di tutte le sue azioni.
Lo psicomago da guaritore si trasforma in consigliere: grazie alle sue ricette il paziente diventa medico di se stesso.
Questa terapia non mi è arrivata come una illuminazione improvvisa, ma è andata perfezionandosi, a poco a poco, nel corso di molti anni...
"C'è qualcosa del ciarlatano e del guaritore da fiera in questo visionario che si autodefinisce imbroglione sacro.
Ma in fin dei conti, quest'aspetto da ciarlatano trascendentale, parte integrante del personaggio Jodorowsky, è al servizio di una singolare energia sensitiva, Di Alejandro si potrebbe dire che è un bodhisattva in salsa latinoamericana, una salsa molto piccante...." Gilles Farcet
Non credo esista la possibilità reale di predire il futuro, poichè, dal momento in cui lo si vede, lo si sta già modificando o creando.
Il veggente si diverte a raffigurare destini forzando il corso naturale di una vita...
Consideravo i tarocchi un test proiettivo che mi permetteva di individuare i bisogni di una persona e di localizzare le radici dei suoi problemi.
Perchè la consultazione avesse effetti terapeutici, doveva tradursi in atto creativo reale. Per questo a coloro che venivano da me ordinavo di compiere una o più azioni.
Certe cose non si inventano: le si vede nascere in se stessi. Ma questa nascita ha radici molto profonde.
In quanto esseri umani identificati con il proprio doppio, dobbiamo capire che l'invasore non è altri che noi stessi, la nostra natura profonda.
I pazienti soffrivano per essere sottomessi al loro doppio. Venivano da me proprio perchè si sentivano male in questa rappresentazione e intuivano la natura radicalmente diversa dell'Originale che stava in loro.
Il processo quindi si basava su un desiderio reale di cambiamento.
Ciò che ci intimorisce perde potere nel momento in cui smettiamo di combatterlo.
La "realtà" non esiste di per sè: istante dopo istante, sono io che la creo la mia realtà, allegra o sinistra, monotona o appassionante.
All'interno di una stessa realtà si può acquisire lucidità e comportarsi in modo da trasformare il campo negativo in un contesto positivo.
Sono profondamente convinto della magia della vita.
Perchè abbia effetto, però, ognuno deve coltivare dentro di sè una serie di qualità che possono sembrare in contraddizione, come per esempio: innocenza, autocontrollo, fede, audacia... Attivare la magia richiede molto coraggio, anche una certa purezza e un profondo lavoro su se stessi.
Invio messaggi all'inconscio utilizzando il linguaggio simbolico che gli è proprio. Nella psicomagia spetta all'inconscio decifrare l'informazione trasmessa dall'inconscio.
Se ti rivolgi all'inconscio con il suo linguaggio, ti risponderà subito.
Ho dedicato la vita a perfezionarmi a conoscermi, a rendermi disponibile interiormente.
La vita non sta ad aspettare i desideri del primo pigro di turno! La vita non ti ricambia se non nella misura in cui ti abbandoni ad essa e ti sforzi di superare il tuo egocentrismo.
Dio solo sa quanto può essere meravigliosa la vita se ti apri un po' alla sua magia.
La realtà è un sogno nel quale dobbiamo lavorare per poter passare progressivamente dal sogno inconscio, sprovvisto di qualsiasi lucidità -che può sempre trasformarsi in un incubo- a quello che io chiamo "sogno saggio".
Tratto da "Psicomagia Una terapia panica" Alejandro Jodorowsky
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