lunedì 15 luglio 2019

Il mondo interno e il mondo esterno all'uomo


"Mondo interiore" e "mondo esteriore" sono distinti tra loro e non separati. L'uomo nel cosmo; Il cosmo nell'uomo. L'uomo nel cosmo implica immediatamente la vita relazionale: sensazione che l'uomo prova nel suo corpo e nella sua psiche, di se stesso e degli altri, degli avvenimenti e delle cose, e quindi comunicazione con se stesso e con gli altri.
Da questa relazione discende la vita del pensiero che si manifesta per via emozionale o intellettuale.
Non chiamo qui mondo interiore questo mondo del pensiero, per quanto segreto possa essere.
Il pensiero è ancora condizionato dall'esterno delle cose.
Al limite, queste "cose" si propongono in tutte le loro dimensioni, fino a quella che raggiunge il cuore stesso, il nocciolo, lo spirito.
Esse allora non entrano più in relazione ma in comunicazione, in comunione con il "nocciolo" dell'essere che si è reso capace di viverle; ciò costituisce il mondo interiore dell'uomo.
Il cuore del cosmo, nell'uomo, trova la sua immagine, la sua risonanza.
La vita del pensiero animata da questa ricezione interna fa parte del mondo interiore.
Vediamo come il pensiero appartenga ai due piani, esteriore o interiore, dell'uomo a seconda che si nutra di mondi psicofisici immediati o del mondo spirituale mediato.
Nel primo caso, il mondo spirituale non affiora alla coscienza, l'essere spirituale dorme, ed il fenomeno d'identificazione muove dal corpo e dalla psiche verso il mondo esteriore che li nutre.
Nel secondo caso il mondo spirituale è vissuto, l'uomo ne nutre insieme l'anima psichica, che si spiritualizza, e il corpo fisico che si identifica a poco a poco con la sostanza stessa del suo nutrimento.
Secondo il grado di partecipazione dell'uomo al suo essere divino, il corpo irradia, a differenti gradazioni, il mondo dell'alto.
In tale prospettiva, il corpo umano sembra veramente essere ciò che di più concreto ci è dato per riflettere il mondo divino.
Il corpo umano deve corrispondere al "corpo" divino.
La sua costruzione deve obbedire allo schema ontologico delle strutture divine deve essere adeguata al disegno del tetragramma, al disegno dell' albero delle sephiroth.
L'albero è lo schema della costruzione del mondo e che, a sua immagine, il corpo umano è lo schema della costruzione del nostro divenire.
Il corpo è ad un tempo lo strumento, il laboratorio e l'opera per raggiungere la nostra vera statura che è divina.
Tratto da "Il simbolismo del corpo" di Annick de Souzenelle

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