martedì 27 marzo 2018

Paracelso, frasi e aforismi


Nel 1531 si diede alla predicazione religiosa, distribuendo delle bibbie, criticando aspramente le lotte delle varie sette e predicando l'amore reciproco e la bontà.
Egli dice: "Un uomo vale l'altro; i nobili e i ricchi come i più meschini.
Non vi deve essere prostituzione, non nobiltà, non mendicità, non possedimenti e tributi, ma ognuno deve procacciarsi il necessario mediante il proprio lavoro, perché la volontà di Dio sia fatta sulla terra come in cielo.
Gli insegnamenti e gli ordini di Dio ci furono dati perché intendessimo ciò che egli vuole da noi: non altro cioè, che eguaglianza, pace e concordia.
Nessuno deve cercare le ricchezze sulla terra, ma aspettarsele in cielo.
Beato e più che beato è l'uomo cui Dio diede la grazia della povertà.
Chi ama la ricchezza sta su un ramo pericoloso...
Fatti povero e mendico.
Il Papa ti lascia tranquillo, l'Imperatore pure, e ti tengono per pazzo.
Ora sei quieto e la tua pazzia è una grande saggezza davanti al Signore.
Ma chi ama la ricchezza è sospeso su un ramo pericoloso..."

Nelle creature appaiono due spiriti, l'"evestrum " e il "trarames".
L'"evestrum" è uno spirito oscuro, diverso dallo spirito astrale e nemico dell'idea divina nell'uomo; come tale è spirito di malattia.
Le concupiscenze e le empie rappresentazioni affluiscono all'evestro, per mezzo del quale gli uomini stanno in contatto col macrocosmo.
È dunque una forza del male, che corrisponde all'incirca alla "cattiva stella".
Paracelso chiama "evestrum" lo spirito profetico e la visione interna sorgente nei sonnambuli in stato di "trance".
Il "trarames" è inteso invece come essere d'ombra, invisibile, esistente nella sensibilità animale e nella ragione e causante dei suoni, delle voci, delle musiche interne, che sorgono dal cuore quando esso ha conosciuto la libertà interna.


-La buona opera deve maturare
Se tu sei destinato a scrivere un libro, non sarà male aspettare sia pure sessanta o settanta anni e più.
Se il pensiero si agitasse in te e se tu credessi di poterlo esprimere, non voler montare subito in sella.
Tanto, il pensiero non rimarrà nascosto, ma dovrà uscire come esce il bimbo dal seno della madre.
E ciò che esce in quel modo sarà fruttifero e buono e non si dovrà trascurarlo.
Segui l'insegnamento di quel pensiero, chiedi e batti, invece di dare importanza ad ogni inezia.
Ogni frutto ha la sua stagione.

-Molti sono chiamati, ma pochi sono eletti
Ognuno dovrà studiare fino alla sua più alta espressione quel che è suo dovete d'imparare...
Se in te v'è qualcosa che deve uscire, uscirà senz'altro, se Dio lo vorrà, pur senza che tu ne sappia nulla e senza che tu lo abbia voluto o desiderato.
Infatti....molti saprebbero regnare, ma uno solo è re.

-Felicità e infelicità
Cos'è la felicità, se no lo stare in armonia con la saggezza della natura?
Cos'è l'infelicità, se non la violazione della natura, contrariamente all'ordine prestabilito?....
Chi procede nella luce, non sarà infelice e non lo sarà neppure chi cammina nelle tenebre: hanno ragione tutti e due.
Chi non cade, possiede l'ordine, e chi cade lo ha spezzato.
Perciò la felicità e l'infelicità non sono come la neve e il vento, ma bisogna conoscerle e disciplinarle, procedendo dal fondamento della natura; perciò l'infelicità è ignoranza e la felicità è pure un'ignoranza.

-Ama il tuo prossimo
Ricordatevi di non disprezzare il prossimo: noi non sappiamo cosa siamo: Iddio è l'unico giudice e conoscitore delle cose.

-Il mondo e l'uomo sono una sola cosa
La medicina cresce dalla terra solo in favore dell'uomo destinato ad essere medico; la medicina conosce costui e gli obbedisce.
Noi conosciamo e sperimentiamo le tre sostanze....mediante l'esperienza naturale e mediante la spiegazione di questa proprietà dell'esperienza.
Si studia l' uomo sul macrocosmo e non sull'uomo.
Questa è la concordanza che conferisce la completezza ad ogni vero medico: se egli conoscerà il mondo, osserverà confrontando ad esso l'uomo che i due sono una sola cosa...

L'uomo e la donna debbono stare insieme.
Quando s'incontrano due di loro che hanno da stare insieme e che sono fatto l'uno per l'altro, non avverrà mai alcun adulterio, poiché la loro anatomia e concordanza è unita e non si spezza.
Ma se questo non si trova in loro, non vi sarà dell'amore costante, ma esso sarà incostante come una canna al vento.
L'uomo infedele non ha la sua vera donna secondo il contenuto dell'anatomia, è altrettanto vale per la donna infedele.
Dio ha disposto per ognuno il suo piacere, affinché nessuno diventi adultero.

Dio ha disposto gli uomini in modo che l'uno riesca a dare all'altro dell'intelligenza e del sapere e l'uso di queste doti per mezzo dei propri lumi....
Dio ha disposto che un uomo insegni all'altro e che lo educhi nella ragione e nel sapere, affinché la sua intelligenza ne resti rafforzata.
...se gli strumenti della vita interna di un uomo fossero puri e perfetti, nessuno avrebbe bisogno di maestri, poiché ognuno avrebbe abbastanza intelligenza per speculare, sapere e conoscere quel che viene solitamente insegnato...

-Anima, ragione e spirito
...V'è l'anima che porta eternamente i dolori e le gioie degli uomini.
Poi gli viene data l'intelligenza, la preveggenza e la saggezza, e queste tre sono preordinate a reggere e guidare il corpo, affinché non pesi troppo il giogo sul collo dell'anima.
Infine si aggiunge ad esse lo spirito,...onde è diretta l'intelligenza, la  saggezza e la preveggenza.
Queste virtù contengono l'ordinamento della vita e tutto procede dalla luce dello spirito, al pari della natura, ossia della luce della natura.

-Spirito e anima
Lo spirito non è l'anima, anzi, se fosse possibile, lo spirito sarebbe l'anima delle anime, come l'anima è lo spirito del corpo.
Lo spirito dell'uomo non si identifica al corpo né all'anima...
L'anima sta nel luogo ove si paga tutto, fino all'ultimo soldo...
Lo spirito va dove lo manda Iddio. Rimane con lui o con l'anima o col corpo o nelle dimore umane....
L'uomo concepisce delle immagini, ma l'immaginazione non è né il corpo, né l'anima, ma lo stesso spirito, che non lascia l'uomo, poiché in esso sono riposti i giudizi umani, sia dell'anima sia del corpo, sia di qualunque altra cosa.

-La morte
La morte di tutte le cose naturali non è che una inversione e trasformazione delle forze e delle virtù, un trionfo sul bene e sul male, uno sradicamento ed un soggiogamento della prima natura e la generazione di un'altra e nuova natura.

-La morte dell'uomo
La morte dell'uomo non è che la fine di una giornata di lavoro, una mancanza dell'aria, uno sparire del balsamo, un oscuramento della luce naturale, una grande separazione delle tre sostanze corpo, anima e spirito, una restituzione al corpo della madre.
Dato che l'uomo terreno e naturale proviene dalla terra, la terra è la madre in cui egli deve tornare, per perdervi la carne terrestremente naturale e per rinascere al giorno del giudizio in una nuova carne celeste e chiarificata, come disse Cristo a Nicodemo che venne da lui di notte.
Alla fine si vedrà in modo indubbio che l'eternità di tutte le cose sarà riunita.
Molte cose ignote saranno palesate alla fine ed esse risplenderanno in più d'una maniera....

-Spiritualizzazione della natura
La natura insegna ogni cosa e quel che essa non sa, l'acquista dallo Spirito Santo, che glielo insegna: lo Spirito Santo e la natura sono tutt'uno e cioè, la natura è giorno per giorno un lume che procede dallo Spirito Santo e che impara da esso la sua scienza e giunge così agli uomini, che sono come addormentati.

....Ma tu guarda di curare il tuo giardino interiore.

...Sappiate che il mondo e tutto ciò che noi vediamo e affermiamo nel suo ambito, non è che metà del mondo: e quel  che non vediamo è uguale ed altrettanto quanto a peso, essenza e caratteristica.
Ciò vuol dire che esiste pure un'altra metà d'uomo in cui agisce ed opera il mondo invisibile.
I due mondi ci fanno intendere che in un corpo solo dimorano due uomini.

La natura ha in sé una forza visibile ed una invisibile, un corpo visibile e uno invisibile.
Ciò che si vede con gli occhi non è infatti che la cornice...la prima materia degli elementi è invisibile ed inafferrabile, eppure si trova ovunque.
Infatti, la prima materia degli elementi non è diversa dalla vita che è riposta in tutti gli esseri viventi...
Un elemento non è diverso dall'anima; con ciò non voglio dire che la sua essenza sia simile all'anima, ma che ha la stessa forma dell'anima.

Quando il fuoco vive, la vita brucia, ma quando essa si trova nell'anima, nel suo elemento, vi sta senza ardere.

Il corpo e lo spirito sidereo testimoniano della forza della costellazione, come si può osservare nei sonnambuli, in cui lo spirito corporeo sidereo e il magnete sono risvegliati dall'influenza della luna nuova.

...Neppure il mondo interiore è dunque troppo grande per l'immaginazione, poiché con l'immaginazione si possono attraversare mille miglia; si può spingere l'immaginazione fino al cielo ed imprimere il suo segno su di esso...

Cercate, cercate, dice il massimo alchimista, e troverete; battete, e vi sarà aperto...
Seguire le retta arte e giungerete per mezzo di essa alla conoscenza perfetta.

La natura è tanto acuta e sottile nelle sue cose, che non di deve usarla se non con molta arte.
Essa non dà nulla che sia perfetto, ed è l'uomo che deve renderla perfetta.
Questo compimento si chiama alchimia.

Quando si trova la giusta misura, la materia si nobilita e si avvicina alla perfezione. La retta via è facile infatti, ma pochi sono quelli che la trovano.

..Un uomo d'arte saprà ben portare ragionevolezza alla perfezione la trasmutazione dei metalli...
Se tu possiedi la capacità e la scienza riguardo a tutto il resto, da ed opera se ne hai voglia.
Ma se in te o nella tua intelligenza o nella tua opera vi è difetto, verranno meno pure i pianeti, le costellazioni e i segni.

Noi chiamiamo destino, secondo la filosofia, la costellazione che agisce in noi.
Perché si riconosca meglio il destino, dirò che ogni uomo possiede uno spirito che abita fuori di lui e che risiede nella sua stella superiore.
Esso realizza la volontà del suo Maestro: predice gli eventi futuri e rinarra quelli passati.

La saggezza di ogni uomo comanda al cielo. Come la mano dell'uomo piega la terra alla sua volontà, così il microcosmo intero obbliga il cielo ad obbedire a guisa d'un cagnolino che accorre o scappa secondo la volontà del padrone...
Questa saggezza è la base del carattere.
Il carattere è come un'arma che ognuno usa secondo la capacità e scienza che tiene in mano.

Iddio non creò i pianeti e le altre stelle del cielo perché comandassero agli uomini e perché fossero loro padroni, ma perché servissero ad essi a somiglianza di tutte le altre creature.
Le stelle superiori danno la loro inclinazione e contrassegnano gli uomini di tutti i corpi terrestri con segni naturali, seguendo la loro generazione.
Non si tratta di un dominio o di una potenza superiore, ma di un ordine ed ufficio predestinato, perché nulla resti nascosto e perché la forza e la virtù interna si diano invece a riconoscere per mezzo dei segni esterni.

L'uomo ha una natura duplice, mortale in parte e in parte eterna.
Ognuna di queste due parti accoglie il proprio lume da Dio e non v'è nulla che non derivi da Dio.
Io posseggo il dono di quello stesso spirito irraggia dal Padre nella luce naturale e che solitamente procede dal Padre che dimora nel Foglio, espandendosi da Lui nella luce eterna.

Voglio dichiarare col soccorso della natura, che vi sono molti uomini in fama di dei o santi, che dovrebbero essere reputati invece assai più miseri di un cadavere.
Il diavolo usa infatti la sua virtù satanica per innalzare l'uomo.
Bisogna dunque conoscere la vera luce per allontanare da noi le virtù sataniche.

Le cose soprannaturali, destinate all'eternità, ritornano al Signore dopo la separazione della massa e dello spirito: essa dimora infatti nell'uomo come un maestro, per illuminarlo nelle cose eterne.

La differenza tra un santo e un mago è questa, che il santo agisce per mezzo di Dio e il mago opera invece per mezzo della natura.

La causa ed origine della divinazione consiste nel fatto che l'uomo possiede un corpo sidereo unito alla costellazione esterna, e i due conversano in modo che il corpo sidereo non si cura di quello elementare; nulla viene dato infatti al corpo elementare, ma tutto va al corpo sidereo, cui affluiscono tutti i doni.
Nel sonno, quando il corpo elementare riposa, il corpo sidereo compie le sue operazioni....durante il riposo del corpo elementare giungono i sogni e le loro spiegazioni.
I sogni giungono secondo la maggiore o minore abilità delle costellazioni.

L'uomo possiede tre specie di sapienza: la sapienza carnale, ossia animale, la sapienza siderea, cioè l'arte e l'intelligenza temporale dell'uomo, ed infine la sapienza dello Spirito, che è un dono di Dio.
Le prime due specie di sapienza sono mortali... la terza proviene da Dio e porta in sé una virtù divina, mentre lo spirito carnale porta seco una virtù carnale e lo spirito sidereo una virtù siderea.
Siccome Dio vuole che l'uomo venga nel suo regno, gli conferì un'intelligenza che gli fa comprendere quel che bisogna fare per giungere nel regno di Dio.

..L'uomo è destinato a rimanere per breve tempo su questa terra e quel che ottiene in quel breve lasso di tempo, gli resterà per sempre e lo seguirà in eterno...
Egli dovrà badare a ravvisare con certezza i doni che Dio gli ha destinato e per compiere la volontà divina per di essi.
Tutto ciò che riguarda il Cielo deve infatti essere compiuto per mezzo della rinascita e non per mezzo della vita terrestre.

Chi vuole possedere la retta fede, non l'attinga dalle cerimonie, dalle parvenze esterne, dalle immagini ecc.. ma direttamente da Cristo, senza nessun intermediario.
Tu non potrai nelle parvenze esterne nelle immagini, nelle cerimonie la parola che insegna; tu la troverai solo nello Spirito uno, che lo Spirito Santo.
Quando ti viene annunziata la fede, bisogna che tu te la conservi nel cuore e che tu creda in essa....
Se avrai attinto la tua fede alle parvenze esterne essa tornerà alle parvenze esterne.
Tutte le cose tornano infatti alla loro origine e le origini che abbiamo menzionato sono mortali e passeggere. Pure la tua fede sarà dunque mortale, passeggera e fragile.

Tutta la saggezza della terra deve dirci una sola cosa: di vivere rispetto al prossimo come gli angeli del cielo, poiché noi siamo degli angeli....
Noi siamo quel che siamo e la sola differenza tra noi e gli angeli è il corpo umano e il giudizio umano che ci sovrasta...
Le arti di Dio stanno negli angeli anche sulla terra. Essi sono puri e mondi e perciò sono svegli e senza sonno.

L'uomo è dotato d'un corpo e dorme; bisognerà perciò svegliarlo affinché giunga alla saggezza degli angeli, ossia alla saggezza e alle arti divine.

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