Kronos-Saturno è stato ed è tutt'ora colui che possiede la "scala metrica", colui che fornisce le misure, di continuo, poiché egli è "l'originatore dei tempi", come dice Macrobio, che però per a questa stessa ragione lo confonde con il sole.
Ma "Helios il Titano" non è Apollo, in modo esplicito.
A parte ciò, a parte anche la notizia plutarchea secondo la quale Kronos, addormentato nella grotta d'oro a Ogigia, sogna ciò che Zeus va premeditando, vi è un frammento orfico di portata ancora maggiore, preservato nel commento di Proclo al Cratilo di Platone.
Data la delicatezza del testo orfico, citiamo solamente alcune frasi:
"Il sommo Kronos dà dall'alto i principi di intelligibilità al Demiurgo [Zeus] e presiede all'intera 'creazione' (δημιουργία): è perciò che Zeus lo chiama δαίμων secondo Orfeo, dicendo: "Suscita la nostra stirpe, o illustre δαίμων!.
E Kronos pare abbia in sé le più alte cause di congiunzioni e di separazioni....
egli è divenuto la causa della continuazione di generazione propagazione nonché il capo dell'intera stirpe dei Titani da cui ha origine la divisione degli esseri (διαρκείς τών όντων)".
Macrobio tratta la responsabilità di Kronos per la "divisione degli esseri"(Saturnalia, I, 8, 67): dopo aver menzionato l'identificazione corrente di Kronos (Saturno) con Chronos (il Tempo), così sovente contestata dai filologi, Macrobio afferma:
"Dicono che costui abbia tagliato via i genitali al padre del Cielo (Ouranos) e li abbia gettati in mare; da questi nacque Venere la quale, dalla spuma (αφρός) da cui fu formata, prese il nome di Afrodite.
Da ciò concludono che, quando esisteva il caos, il tempo non c'era, in quanto il tempo è una misura fissa tratta dalla rivoluzione del cielo.
Ivi ebbe origine il tempo: da questo si ritiene sia nato Kronos il quale, come di disse, è Chronos.
"La separazione dei genitori del mondo" effettuata con l'evirazione di Ouranos rappresenta l'instaurarsi dell'obliquità dell'eclittica, l'inizio del tempo misurabile.
Saturno ha avuto l'"incarico" di essere colui che instaurò tale obliquità perché è il pianeta più esterno è più vicino alla sfera delle stelle fisse.
"Tale pianeta era ritenuto quello che trasmetteva il moto all'Universo e che ne era, per così dire, il re" ci riferisce Schlegel riguardo alla Cina.
Saturno mesopotamico Enki/Ea ovvero l'egizio Ptah è il "Signore delle Misure" (denominate me in sumerico, parsu in accadico, maat in egiziano).
Lo stesso vale per Sua Maestà l'Imperatore Giallo della Cina (giallo perché l'elemento terra appartiene a Saturno): "Huang-di stabilisce ovunque l'ordine per il Sole, la Luna e le Stelle".
Saturno colui che dà le misure del cosmo, rimane la "Stella della Legge e della Giustizia" a Bibilonia nonché la "Stella della Nemesi" in Egitto, il Sovrano della Necessità e della Retribuzione, in breve, l'Imperatore.
In Cina, Saturno ha il titolo di "Génie di pivot" in quanto dio che presiede al Centro, lo stesso titolo accordato alla Polare.
Non è bello stile dell'astronomia moderna stabilire collegamenti fra i pianeti e la Polare o qualsiasi altra stella.... eppure simili modi di dire erano parte essenziale del linguaggio tecnico dell'astrologia arcaica.....
Tratto da "Il mulino di Amleto" di Santillana e von Dechend
Ma "Helios il Titano" non è Apollo, in modo esplicito.
A parte ciò, a parte anche la notizia plutarchea secondo la quale Kronos, addormentato nella grotta d'oro a Ogigia, sogna ciò che Zeus va premeditando, vi è un frammento orfico di portata ancora maggiore, preservato nel commento di Proclo al Cratilo di Platone.
Data la delicatezza del testo orfico, citiamo solamente alcune frasi:
"Il sommo Kronos dà dall'alto i principi di intelligibilità al Demiurgo [Zeus] e presiede all'intera 'creazione' (δημιουργία): è perciò che Zeus lo chiama δαίμων secondo Orfeo, dicendo: "Suscita la nostra stirpe, o illustre δαίμων!.
E Kronos pare abbia in sé le più alte cause di congiunzioni e di separazioni....
egli è divenuto la causa della continuazione di generazione propagazione nonché il capo dell'intera stirpe dei Titani da cui ha origine la divisione degli esseri (διαρκείς τών όντων)".
Macrobio tratta la responsabilità di Kronos per la "divisione degli esseri"(Saturnalia, I, 8, 67): dopo aver menzionato l'identificazione corrente di Kronos (Saturno) con Chronos (il Tempo), così sovente contestata dai filologi, Macrobio afferma:
"Dicono che costui abbia tagliato via i genitali al padre del Cielo (Ouranos) e li abbia gettati in mare; da questi nacque Venere la quale, dalla spuma (αφρός) da cui fu formata, prese il nome di Afrodite.
Da ciò concludono che, quando esisteva il caos, il tempo non c'era, in quanto il tempo è una misura fissa tratta dalla rivoluzione del cielo.
Ivi ebbe origine il tempo: da questo si ritiene sia nato Kronos il quale, come di disse, è Chronos.
"La separazione dei genitori del mondo" effettuata con l'evirazione di Ouranos rappresenta l'instaurarsi dell'obliquità dell'eclittica, l'inizio del tempo misurabile.
Saturno ha avuto l'"incarico" di essere colui che instaurò tale obliquità perché è il pianeta più esterno è più vicino alla sfera delle stelle fisse.
"Tale pianeta era ritenuto quello che trasmetteva il moto all'Universo e che ne era, per così dire, il re" ci riferisce Schlegel riguardo alla Cina.
Saturno mesopotamico Enki/Ea ovvero l'egizio Ptah è il "Signore delle Misure" (denominate me in sumerico, parsu in accadico, maat in egiziano).
Lo stesso vale per Sua Maestà l'Imperatore Giallo della Cina (giallo perché l'elemento terra appartiene a Saturno): "Huang-di stabilisce ovunque l'ordine per il Sole, la Luna e le Stelle".
Saturno colui che dà le misure del cosmo, rimane la "Stella della Legge e della Giustizia" a Bibilonia nonché la "Stella della Nemesi" in Egitto, il Sovrano della Necessità e della Retribuzione, in breve, l'Imperatore.
In Cina, Saturno ha il titolo di "Génie di pivot" in quanto dio che presiede al Centro, lo stesso titolo accordato alla Polare.
Non è bello stile dell'astronomia moderna stabilire collegamenti fra i pianeti e la Polare o qualsiasi altra stella.... eppure simili modi di dire erano parte essenziale del linguaggio tecnico dell'astrologia arcaica.....
Tratto da "Il mulino di Amleto" di Santillana e von Dechend
Nessun commento:
Posta un commento