martedì 10 ottobre 2017

Il fabbro celeste


È possibile ricostruire la storia del fabbro nello sciamano asiatico e, in particolare, del fabbro celeste, legittimo erede del divino άρχιτεκτων del cosmo.
Diversi rappresentanti di questa categoria, che noi chiamiamo del Deus faber, hanno ancora entrambe le funzioni, essendo nel contempo architetti e fabbri: tali sono ad esempio l'Efesto greco, che costruisce le dimore stellate degli dèi e forgia capolavori d'arte, e il Ktr-w-hss di Rās šamra, che costruisce il Palazzo di Ba'al e forgia pure lui capolavori.
Gli Yakut affermano: "Fabbro e Sciamano provengono dallo stesso nido. Il fabbro è fratello maggiore dello Sciamano"
I numerosi pezzi di ferro che fanno parte dell'abito dello sciamano possono essere forgiati solo da un fabbro della nona generazione, cioè uno che ha avuto otto antenati in linea diretta tutti "del mestiere".
Il fabbro che avesse osato forgiare un costume sciamanico senza avere tali antenati sarebbe stato dilaniato dagli spiriti uccello.
Tutto ciò si adatta anche con Väinämöinen in coppia con Ilmarinen, il quale si dice abbia "forgiato a colpi di martello il tetto del cielo"
Non è un capriccio ozioso il fatto che il rappresentante del fabbro celeste, il re, sia sovente chiamato "Fabbro".
Genghiz Khān aveva il titolo di "Fabbro", e lo stendardo dell'Impero persiano era lo stilizzato grembiule di cuoio del fabbro Kāwē.
I mitici imperatori cinesi Huang-di e Yu sono così inequivocabilmente fabbri che Huang-di, l'imperatore Giallo, viene riconosciuto come Saturno.
Inoltre, come gli shāh persiani festeggiavano il giubileo del loro regno dopo aver regnato per trent'anni, che sono la rivoluzione di Saturno, anche il Faraone egizio celebrava il proprio giubileo dopo trent'anni, fedele all'"inventore"di questa festa, il dio Ptah, il quale è appunto il Saturno egizio e anche Deus faber.
Tratto da "Il mulino di Amleto" di de Santillana e von Dechend

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