È ben certo che non è possibile esista un cuore così crudele, da non commuoversi nell'udire una melodia....e al contrario da non sentirsi infastidito da suoni aspri e discordanti.
Museo, il cantore di Ero e Leandro, afferma che la poesia è dolcissima all'uomo e Platone assicura che tutto ciò che vive è commosso ed eccitato dalla musica...
In guerra il rullare dei tamburi vale ad eccitare i timidi alla lotta.
Timoteo soleva infiammare tanto Alessandro con un suo canto frigio, che quest'ultimo non poteva non metter mano alle armi.
Altre volte invece, con altri canti, lo rendeva pigro e molle e lo costringeva a lasciare le armi poi convinti.
Plutarco narra in proposito che una volta Alessandro, nell'udire Antigenide sciogliere versi armoniosissimi sopra un ritmo di flauto assai musicale, s'eccitò talmente che impugnò le armi e le adoperò contro coloro che lo circondavano.
Cicerone dal canto suo narra che Pitagora seppe chetare con un cantico frigio i furori d'un giovanotto....che, tradito dalla sua bella, si apprestava a incendiarne la dimora.....
Si dice che Teofrasto combattesse con i suoni musicali i turbamenti dello spirito.
Agamennone, nel partire per Troia, dubitando della castità di Clitennestra, le lasciò un arpista che tanto la incitava alla continenza coi suoni melodiosi del suo strumento, che Egisto non poté godere di lei se prima non ebbe fatto morire il suonatore.
È noto che Orfeo rendeva docili sin le bestie più selvagge con i suoni tratti dalla sua lira.
Arion seppe rendersi tanto amici i delfini che, caduto una volta in mare, fu da essi raccolto e portato a riva.
I suoni molciscono anche i sensi informi dei fanciulli e valgono a chetarne il pianto e si dice che Crisippo abbia scritto versi adatti alle nutrici.
Strabone narra che gli elefanti sono attratti dal rullo dei tamburi e i cervi fermati dal suono di uno strumento musicale, lasciandosi persino catturare mercé l'incanto d'una bella voce.
I cigni iperborei sono vinti dall'arpa e dal canto e gli uccelletti incappano nelle reti attratti dal suono del flauto.....
Cosa ancora più meravigliosa, in antico si usava alleviare le malattie mercé i suoni musicali e Terpender e Avion Methymneus hanno guarito così i lesbiani e gl'ionici da gravi infermità.
Il medico Asclepiade guariva i sordi col suono della tromba e reprimeva col canto le sedizioni popolari.
Il tebano Herminus ha guarito con la musica parecchie persone da gravi dolori articolari, Talete di Candia ha scacciato la peste al suono dell'arpa e Herophilo aveva anch'esso costume di rendere più sopportabili agl'infermi i loro dolori mercé i suoni....
Tratto da "La Magia Naturale" di G.B. Della Porta
Museo, il cantore di Ero e Leandro, afferma che la poesia è dolcissima all'uomo e Platone assicura che tutto ciò che vive è commosso ed eccitato dalla musica...
In guerra il rullare dei tamburi vale ad eccitare i timidi alla lotta.
Timoteo soleva infiammare tanto Alessandro con un suo canto frigio, che quest'ultimo non poteva non metter mano alle armi.
Altre volte invece, con altri canti, lo rendeva pigro e molle e lo costringeva a lasciare le armi poi convinti.
Plutarco narra in proposito che una volta Alessandro, nell'udire Antigenide sciogliere versi armoniosissimi sopra un ritmo di flauto assai musicale, s'eccitò talmente che impugnò le armi e le adoperò contro coloro che lo circondavano.
Cicerone dal canto suo narra che Pitagora seppe chetare con un cantico frigio i furori d'un giovanotto....che, tradito dalla sua bella, si apprestava a incendiarne la dimora.....
Si dice che Teofrasto combattesse con i suoni musicali i turbamenti dello spirito.
Agamennone, nel partire per Troia, dubitando della castità di Clitennestra, le lasciò un arpista che tanto la incitava alla continenza coi suoni melodiosi del suo strumento, che Egisto non poté godere di lei se prima non ebbe fatto morire il suonatore.
È noto che Orfeo rendeva docili sin le bestie più selvagge con i suoni tratti dalla sua lira.
Arion seppe rendersi tanto amici i delfini che, caduto una volta in mare, fu da essi raccolto e portato a riva.
I suoni molciscono anche i sensi informi dei fanciulli e valgono a chetarne il pianto e si dice che Crisippo abbia scritto versi adatti alle nutrici.
Strabone narra che gli elefanti sono attratti dal rullo dei tamburi e i cervi fermati dal suono di uno strumento musicale, lasciandosi persino catturare mercé l'incanto d'una bella voce.
I cigni iperborei sono vinti dall'arpa e dal canto e gli uccelletti incappano nelle reti attratti dal suono del flauto.....
Cosa ancora più meravigliosa, in antico si usava alleviare le malattie mercé i suoni musicali e Terpender e Avion Methymneus hanno guarito così i lesbiani e gl'ionici da gravi infermità.
Il medico Asclepiade guariva i sordi col suono della tromba e reprimeva col canto le sedizioni popolari.
Il tebano Herminus ha guarito con la musica parecchie persone da gravi dolori articolari, Talete di Candia ha scacciato la peste al suono dell'arpa e Herophilo aveva anch'esso costume di rendere più sopportabili agl'infermi i loro dolori mercé i suoni....
Tratto da "La Magia Naturale" di G.B. Della Porta