venerdì 3 aprile 2015

Il Lapis e l'Androginia di Cristo

rappresentazione cristiana comune di Gesù decisamente androgina
Il Lapis corrisponde pienamente all'idea psicologica del Sé che nasce dall'unione di coscienza e inconscio.
Il simbolismo cristiano presenta al contrario le nozze dell'Agnello (il Cristo dell'Apocalisse) con la sua sposa (Luna Ecclesia).
Poiché il Lapis è già di per sé androgino, dunque una sintesi di maschile e femminile, una nuova Coniunctio risulta superflua.
Esiste un'androginia simbolica del Cristo, che però, stranamente, non elimina le nozze dell'Agnello. Le due cose coesistono l'una accanto all'altra.
Esiste una certa divergenza tra il simbolismo alchemico-psicologico e quello cristiano.
In realtà è difficile immaginarsi che tipo di congiunzione possa essere intesa, oltre all'unione di coscienza (maschile) e inconscio (femminile), nella dominante rinnovata, se non si ammette, insieme alla tradizione dogmatica, che la nuova dominante apporti splendore anche al corpo mistico dell'umanità (l'Ecclesia in quanto Luna).
Negli alchimisti, che di preferenza erano dei solitari, manca il motivo delle nozze apocalittiche (Apocalisse 19. 7), che vengono designate come "nozze dell'Agnello", il che mette in evidenza la designazione come vittima dell'"Agnello".
Secondo la tradizione più antica e primitiva il re è infatti, nonostante la dignità e il potere che gli sono propri, una vittima offerta in sacrificio per la prosperità del suo paese e del suo popolo, e nella sua forma divina veniva persino mangiato.
Come è noto, questo archetipo ha conosciuto una suprema realizzazione proprio nel cristianesimo
Dal punto di vista del simbolismo cristiano, alla rappresentazione della  meta alchemica mancava anzitutto il motivo delle nozzi celesti, e in secondo luogo quello ancora più importante del sacrificio e del pasto totemico.
Il Lapis è espressamente un ideale ermetico riservato ai solitari. Senza dubbio rappresenta anche un alimento (cibus immortalis), può moltiplicarsi in maniera infinita, è altresì una creatura vivente, dotata di spirito, anima e corpo, un androgino dal corpo incorruttibile ecc..è come il tesoro sepolto in un campo, "che l'uomo trovò e tornò a nascondere" (Matteo 13. 44) oppure lo si potrebbe paragonare alla "perla unica e preziosa" per cui l'uomo ha abbandonato tutta la sua fortuna (13. 45).
Il Lapis è il segreto, prezioso e ben custodito dal singolo:
"Gesù dice: ovunque siano presenti due persone, esse non sono senza Dio; e ovunque sia presente uno da solo, vi dico, io sono con lui. Solleva la pietra, e là troverai me; spacca il legno, e lì sarò io." Papiri di Ossirinco (scoperto nel 1897).
Non si deve dimenticare che nell'antichità il cristianesimo subì influssi, derivanti evidentemente dalla dottrina gnostica dell'Uomo primigenio ermafrodito, influssi che hanno dato vita alla concezione secondo cui Adamo è stato creato androgino.
Poiché Adamo è il prototipo di Cristo ed Eva - che nasce dalla sua costola -, quello della Chiesa, si può compredere come la rappresentazione iconografica di Cristo abbia potuto presentare tratti espressamente femminili.
L'immagine di Cristo nell'arte sacra ha poi mantenuto sino ai giorni nostri tale carattere (com'è invece diversa l'immagine della Santa Sindone di Torino).
La velata androginia dell'immagine di Cristo corrisponde all'ermafroditismo del Lapis, che tuttavia sotto questo riguardo presenta maggiori e significative affinità con le concezioni gnostiche.
"Diviene qui visibile la nuova forma androgina dell'esistenza.
Il cristianesimo non è né maschile, né femminile, è androgino nel senso in cui il maschile e il femminile si unirono nell'anima di Gesù.
La tensione e il conflitto che oppone i due sessi si compongono in Gesù in un'unità androgina.
Questa è l'eredità che la Chiesa ha ricevuto da lui: essa è androgina".
La Chiesa è "ordinata secondo una gerarchia maschile, ma l'anima della Chiesa è femminile (...) Il sacerdote vergine (....) realizza nella sua anima l'unità androgina di maschile e femminile, rende nuovamente visibile la dimensione psichica, che Cristo stesso ci ha indicato per la prima volta allorché rivelò la 'verginità maschile' della sua anima"
Dalla Gnosis des Christentums (La gnosi del cristianesimo) di Georg Koepgen
Tratto da "Mysterium Coniunctionis" di C.G.Jung


dalla Santa Sindone al presunto volto di Gesù

Vedi anche:
Il corpo glorioso e la Pietra Filosofale
Adamo ermafrodito

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