Di fatto non si sa realmente a cosa abbia potuto servire la Grande Piramide e potremmo dire la stessa cosa delle Piramidi in generale; l'opinione più comune ci vuol vedere delle tombe, il che non ha nulla di impossibile, ma non si è mai trovata fino ad ora alcuna tomba nella Grande Piramide e anche se ve ne fosse ciò non servirebbe a risolvere completamente l'enigma poiché la cosa non escluderebbe che essa abbia potuto avere nello stesso tempo altre funzioni, magari più importanti, quali possono averne avuto anche le altre Piramidi che certamente hanno servito da tomba.
È possibile che l'utilizzo funerario di questi monumenti potrebbe essere stata anche più o meno tardiva e che la loro destinazione primitiva non fosse quella.
Potrebbe essere che le tombe in questione debbano essere intese in un senso simbolico?
In effetti è detto che la Grande Piramide sarebbe la tomba di Seyidna Idris, ovvero del Profeta Henoch, ma in senso letterale la cosa si presenta assurda da momento che Henoch non morì ma fu trasportato vivo in Cielo.
Non il corpo di Idris fu sepolto nella Piramide bensì la sua scienza.
Quindi l'ipotesi accettabile è che la scienza di Idris sia nascosta nella Grande Piramide e che si trovi inclusa nella sua stessa struttura, nella sua disposizione esterna e interna e nelle sue proporzioni e tutte le scoperte dei moderni non costituisce che qualche infimo frammento di questa antica scienza tradizionale.
Questa interpretazione si accorda bene con un'altra versione araba sull'origine delle Piramidi la quale ne attribuisce la costruzione al re pre-diluviano Surid: egli avvertito in sogno del Diluvio le fece edificare secondo i disegni dei saggi ed ordinò ai sacerdoti di depositarvi i segreti delle loro scienze e i precetti della loro saggezza.
Tutto ciò ricorda un'altra storia abbastanza conosciuta: quella delle due colonne innalzate secondo alcuni proprio da Henoch, secondo altri da Seth e sulle quali sarebbe stata scritta l'essenza di tutte le scienze.
Si dice che la seconda Piramide sia stata il sepolcro di Seth, in effetti se questi fu il maestro di Seyidna Idris, egli non può essere stato che Seyidna Shith, figlio di Adamo.
La particolare connessione che viene così stabilita tra Seth e Henoch è degna di speciale nota, tanto più che entrambi sono anche messi in rapporto con certe tradizioni concernenti un ritorno al Paradiso terrestre, cioè allo stato primordiale, e quindi con simbolismo polare che non è privo di rapporti con l'orientamento delle Piramidi.
È detto che Idris (o Henoch) scrisse numerosi libri ispirati, dopo quelli già scritti da Adamo stesso e da Seth; questi furono il prototipo dei libri sacri degli Egizi, ed i "Libri Ermetici" più recenti non ne rappresentano che un "riadattamento", alla stessa stregua dei diversi "Libri di Henoch".
I libri di Adamo, di Seth e di Henoch dovevano esprimere aspetti differenti della conoscenza tradizionale.
Potrebbe essere interessante chiedersi se non vi sia una corrispondenza tra tali differenze e le strutture delle Piramidi e la terza non abbia allora a che fare con Adamo e che essa vada a completare la terna dei grandi Profeti pre-diluviani.
I ricercatori moderni sono stati ipnotizzati quasi esclusivamente dalla Grande Piramide perché essa è la sola ad essere esattamente orientata, forse però hanno il torto di non riflettere sul fatto che certe variazioni nell'orientamento potrebbero anche non essere dovute a negligenze dei costruttori, ma essere proprio l'indizio di qualcosa che si riferisce a differenti "epoche" tradizionali.
Altra osservazione importante, è che il nome Ermete non è tutt'altro che sconosciuto alla tradizione araba: forse è una semplice coincidenza ma la somiglianza che esso presenta con la parola Haram (plurale di Ahrâm) che in arabo designa la Piramide.
Ermete è detto "El-muthalleth bil-hikam" letteralmente "triplo nella saggezza" che equivale all'epiteto "Trimegisto".
La parola muthalleth designa anche il triangolo in connessione con la forma triangolare delle facce della Piramide la quale ha dovuto essere determinata dalla saggezza di coloro che ne tracciarono il progetto, senza contare che il triangolo si riferisce sotto un'altro aspetto al simbolismo del "Polo" e sotto questo punto di vista la Piramide stessa non è altro che una delle immagini della Montagna sacra.
Questa "triplicità" ha ancora un altro significato, trovandosi talvolta sviluppata sotto la forma di tre Ermeti distinti: il primo è "Ermete degli Ermeti" (Hermes El-Harâmesah), considerato come pre-diluviano e identificato con Seyidna Idris; e gli altri due post-diluviani, sono l'"Ermete babilonese" (El-Bâbeli) e l'"Ermete egizio" (El-Miçri).
Ciò sembrerebbe indicare abbastanza nettamente che le due tradizioni caldea ed egizia deriverebbero direttamente da un'identica fonte principale la quale, dato il carattere pre-diluviano non può che essere la tradizione atlantidea.
Si può dire che il segreto della Piramide sia davvero la rappresentazione della "tomba di Ermete" poiché misteri della sua saggezza e della sua scienza vi sono stati nascosti in modo tale che certo è ben difficile scoprirli.
Tratto da "Forme tradizionali e cicli cosmici" R.Guenon
È possibile che l'utilizzo funerario di questi monumenti potrebbe essere stata anche più o meno tardiva e che la loro destinazione primitiva non fosse quella.
Potrebbe essere che le tombe in questione debbano essere intese in un senso simbolico?
In effetti è detto che la Grande Piramide sarebbe la tomba di Seyidna Idris, ovvero del Profeta Henoch, ma in senso letterale la cosa si presenta assurda da momento che Henoch non morì ma fu trasportato vivo in Cielo.
Non il corpo di Idris fu sepolto nella Piramide bensì la sua scienza.
Quindi l'ipotesi accettabile è che la scienza di Idris sia nascosta nella Grande Piramide e che si trovi inclusa nella sua stessa struttura, nella sua disposizione esterna e interna e nelle sue proporzioni e tutte le scoperte dei moderni non costituisce che qualche infimo frammento di questa antica scienza tradizionale.
Questa interpretazione si accorda bene con un'altra versione araba sull'origine delle Piramidi la quale ne attribuisce la costruzione al re pre-diluviano Surid: egli avvertito in sogno del Diluvio le fece edificare secondo i disegni dei saggi ed ordinò ai sacerdoti di depositarvi i segreti delle loro scienze e i precetti della loro saggezza.
Tutto ciò ricorda un'altra storia abbastanza conosciuta: quella delle due colonne innalzate secondo alcuni proprio da Henoch, secondo altri da Seth e sulle quali sarebbe stata scritta l'essenza di tutte le scienze.
Si dice che la seconda Piramide sia stata il sepolcro di Seth, in effetti se questi fu il maestro di Seyidna Idris, egli non può essere stato che Seyidna Shith, figlio di Adamo.
La particolare connessione che viene così stabilita tra Seth e Henoch è degna di speciale nota, tanto più che entrambi sono anche messi in rapporto con certe tradizioni concernenti un ritorno al Paradiso terrestre, cioè allo stato primordiale, e quindi con simbolismo polare che non è privo di rapporti con l'orientamento delle Piramidi.
È detto che Idris (o Henoch) scrisse numerosi libri ispirati, dopo quelli già scritti da Adamo stesso e da Seth; questi furono il prototipo dei libri sacri degli Egizi, ed i "Libri Ermetici" più recenti non ne rappresentano che un "riadattamento", alla stessa stregua dei diversi "Libri di Henoch".
I libri di Adamo, di Seth e di Henoch dovevano esprimere aspetti differenti della conoscenza tradizionale.
Potrebbe essere interessante chiedersi se non vi sia una corrispondenza tra tali differenze e le strutture delle Piramidi e la terza non abbia allora a che fare con Adamo e che essa vada a completare la terna dei grandi Profeti pre-diluviani.
I ricercatori moderni sono stati ipnotizzati quasi esclusivamente dalla Grande Piramide perché essa è la sola ad essere esattamente orientata, forse però hanno il torto di non riflettere sul fatto che certe variazioni nell'orientamento potrebbero anche non essere dovute a negligenze dei costruttori, ma essere proprio l'indizio di qualcosa che si riferisce a differenti "epoche" tradizionali.
Altra osservazione importante, è che il nome Ermete non è tutt'altro che sconosciuto alla tradizione araba: forse è una semplice coincidenza ma la somiglianza che esso presenta con la parola Haram (plurale di Ahrâm) che in arabo designa la Piramide.
Ermete è detto "El-muthalleth bil-hikam" letteralmente "triplo nella saggezza" che equivale all'epiteto "Trimegisto".
La parola muthalleth designa anche il triangolo in connessione con la forma triangolare delle facce della Piramide la quale ha dovuto essere determinata dalla saggezza di coloro che ne tracciarono il progetto, senza contare che il triangolo si riferisce sotto un'altro aspetto al simbolismo del "Polo" e sotto questo punto di vista la Piramide stessa non è altro che una delle immagini della Montagna sacra.
Questa "triplicità" ha ancora un altro significato, trovandosi talvolta sviluppata sotto la forma di tre Ermeti distinti: il primo è "Ermete degli Ermeti" (Hermes El-Harâmesah), considerato come pre-diluviano e identificato con Seyidna Idris; e gli altri due post-diluviani, sono l'"Ermete babilonese" (El-Bâbeli) e l'"Ermete egizio" (El-Miçri).
Ciò sembrerebbe indicare abbastanza nettamente che le due tradizioni caldea ed egizia deriverebbero direttamente da un'identica fonte principale la quale, dato il carattere pre-diluviano non può che essere la tradizione atlantidea.
Si può dire che il segreto della Piramide sia davvero la rappresentazione della "tomba di Ermete" poiché misteri della sua saggezza e della sua scienza vi sono stati nascosti in modo tale che certo è ben difficile scoprirli.
Tratto da "Forme tradizionali e cicli cosmici" R.Guenon
Maggio 2013
RispondiEliminaDal libro le “Storie” di Erodoto storico del 500 a.c. è riportato un racconto nel quale egli chiedeva ad alcuni sacerdoti egizi quando furono costruite le piramidi dell’altipiano di Giza.
Risposta: “In un periodo nel quale il sole si era per quattro volte allontanato dalsuo corso abituale: due volte sorse là dove di solito tramonta e due volte tramontò là dove di solito sorge”.
Espongo deduttivamente la mia seguente teoria:
In un articolo pubblicato su una rivista specializzata pochi anni fa, alcuni astrofisici americani hanno interpretato tale affermazione, come indicatrice dell’inversione di rotazione della terra e tale evento con l’aiuto di computer in dotazione della Nasa, sarebbe avvenuto intorno al 36 mila a.c.
Stabilito con il programma Sky Glob della Nasa attraverso un’intuizione dei ricercatori Bauval e Gilbert che le tre stelle in coda a Orione (Delta, Epsilon e Zeta) riflettevano la loro posizione sull’altipiano di Giza nel 10.450a.c. circa, [durante l’era zodiacale del Leone (vedi Sfinge)], è facile dedurre conoscendo la ciclicità delle precessioni degli equinozi, che per ritornare alla precedente era del Leone sia sufficiente sommare 26.000 mila anni circa, con data finale pari a 36.450 circa.
Pertanto la coincidenza non mi sembra del tutto casuale e sta a indicare che la loro costruzione risalirebbe a quell’epoca.
Più precisamente essendo la precessione equinoziale pari a 25.920 anni, la data finale risulterebbe 36.370 a.c.
Le Piramidi di Giza sono quindi state "griffate" illegittimamente dai faraoni della quarta dinastia e la Sfinge costruita poco prima, non rappresenta Kufuway ma ATUM-RA.
La mia teoria ha avuto riscontro in un convegno tenutosi a Dubai il 28 gennaio 2015, presenti alcuni studiosi e ricercatori di fama internazionale tra i quali Robert Bauval (Il mistero di Orione) ed il Dr.Mei cattedratico torinese. Ebbene il dr. Mei ha presentato uno studio sull'età delle piramidi di Giza dal quale si evince come data di costruzione il 36.400 a.c. circa, allineata con quella rilevata dal sottoscritto (36.370). La sua ipotesi è scaturita dalla data rilevata intuitivamente da Bauval (10.450), scaturita con la proiezione delle tre stelle di Orione sull'altipiano di Giza, ma non coincidente perfettamente in quell'epoca, ma in quella precessionale precedente datata 36.400 circa, tramite il programma astrofisico della Nasa definito Sky Globe. A tal punto i ricercatori astrofisici che sono scienziati ed il sottoscritto che tale non è ci siamo inventati il tutto o come si dice "ci abbiamo azzeccato". L'uovo di ASSUAN:
L'uovo di struzzo che si trova attualmente al Nubian Museum risale a 4500 anni avanti Cristo, e presenta incisioni che raffigurano struzzi e piramidi.
Se le piramidi risalgono a non prima del 2700 a.C., come possono essere state raffigurate da un ignoto viaggiatore nel 4500 a.C.?
Su una faccia vi sono nuovamente tre triangoli, ma questa volta una linea che assomiglia molto al Nilo (qualcuno l'ha interpretata come un serpente).
"E' come se un viaggiatore di 6500 anni fa avesse disegnato il panorama che si era trovato davanti", sempre tenendo presente che tra la datazione ufficiale delle piramidi della piana di Giza e quelle ritratte sull'uovo passano 2000 anni.
E se l'uovo fosse stato inciso 2000 anni dopo la sua venuta al mondo, è chiaro che in questo caso i dati cronologici sarebbero compatibili.
Appare improbabile, tuttavia, che ciò sia avvenuto.
L'uovo così come lo si può osservare è stato trovato nelle tomba di un uomo sepolto 4500 anni prima di Cristo e LO STRATO GEOLOGICO ERA ESATTAMENTE CORRISPONDENTE ALL'EPOCA DELLA SEPOLTURA!
Il carbonio 14 inoltre ha confermato l'età del sito e del guscio.
Le ipotesi sono allo stato due: l'una, quella più prudente, secondo cui l'uomo di 6500 anni fa che ha inciso l'uovo ha voluto rappresentare delle montagne, l'altra, molto più ardita,secondo cui quelle sono le tre piramidi della piana di Giza.
Grazie per il suo commento, prezioso contributo!
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