mercoledì 28 maggio 2014

Le lacrime



Dedicato a chi sa piangere...donne o uomini che siate...

"Le lacrime sono un fiume che vi conduce da qualche parte.
Il pianto crea attorno alla barca un fiume che porta la vostra vita-anima.
Le lacrime sollevano la vostra barca al di sopra degli scogli, delle secche, conducendovi in un posto nuovo, migliore.
Esistono oceani di lacrime che le donne non hanno mai pianto, perché sono state addestrate a portare i segreti della madre e del padre, i segreti degli uomini, i segreti della società e i loro segreti giù nella tomba.
Il pianto della donna è stato considerato piuttosto pericoloso, perché allenta le serrature e i chiavistelli sui segreti che porta.
In verità, per il bene dell'anima selvaggia, è meglio piangere.
Per le donne le lacrime sono l'avvio dell'iniziazione nel Clan delle Cicatrici, questa tribù eterna di donne di ogni colore, di tutte le nazionalità, di tutte le lingue, che attraverso le epoche hanno vissuto qualcosa di grande, e hanno conservato l'orgoglio.
Le nostre storie personali sono incastonate non come pietre preziose in una corona, ma come nera ghiaia sotto la pelle dell'anima.
Le lacrime sono una germinazione di ciò che preserva, che purifica la ferita inferta.
C.S.Lewis scrisse di una bottiglia piena di lacrime di bimbo di cui una sola goccia basta per curare qualsiasi ferita. 
Nei miti le lacrime sciolgono il cuore più gelido.
In un racconto il demone non può entrare nelle case in cui vengono piante lacrime da un cuore sincero: le considera "acqua santa".
Nella storia dell'umanità le lacrime hanno avuto tre funzioni: richiamare gli spiriti al proprio fianco, respingere quanti soffocherebbero e incatenerebbero l'anima semplice e curare le ferite...
Le lacrime aiutano ad accomodare le lacerazioni della psiche là dove l'energia è volata via.
Le lacrime ci rendono consapevoli.
Non è possibile riprendere a dormire quando si piange. Il sonno che poi arriva è soltanto un momento di risposo per il corpo.
L'anima produce le lacrime è la sua protezione, finché essa avrà concluso la sua saggia espressione. "
Tratto da "Donne che corrono coi lupi"

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