giovedì 16 febbraio 2017

Le 5 scelte sterili del post-tradimento: vendetta e negazione


Il primo pericolo è la vendetta.
Occhio per occhio; male per male; dolore per dolore.
Per alcuni la vendetta è una reazione naturale, immediata,  che arriva senza  ge e senza che essi si pongano domande.
Se compiuta direttamente come gesto di verità emotiva, la vendetta può servire a fare pulizia, a saldare il conto, senza però ottenere altri risultati.
La vendetta infatti non conduce a niente di nuovo.
Non è produttiva sul piano psicologico, perché si limita a una abreazione dell tensione.
Quando poi è procrastinata e si trasforma nel fare macchinazioni, nello starsene acquattati in attesa dell'occasione buona, incomincia a puzzare di cattivo e alimenta  fantasie di crudeltà e astiosità.
La vendetta procrastinata, la vendetta affinata in metodi indiretti può diventare ossessiva e sposta la messa a fuoco dall'evento del tradimento e dal suo significato alla persona del traditore e alla sua Ombra.
Il lato peggiore della vendetta, dal punto di vista psicologico, è la sua messa a fuoco ridotta e limitata, il suo effetto di restringimento della coscienza.

Un'altra scelta sbagliata è la difesa della negazione.
Quando in un rapporto uno dei due partecipanti subisce una delusione, la tentazione è quella di negare il valore dell'altro; di colpo e tutta in una volta, egli scorge l'Ombra dell'altro, una vasta panoplia di demoni maligni che ovviamente, prima nella situazione di fiducia originale, non c'erano affatto.
Queste brutte facce dell'altro sono compensazioni delle idealizzazioni di prima.
La grossolanità di queste improvvise rivelazioni è indicativa della precedente grossolana inconscietà nei confronti di Anima,  cioè esisteva un retroterra di fiducia originale, l' inconscia innocenza dell'infanzia dove l'ambivalenza era rimossa..il flusso ininterrotto di valutazioni che scorre all'interno di ogni relazione era respinto.
Prima del tradimento il rapporto negava l'aspetto animico; dopo il tradimento, è il rapporto a essere negato dai risentimenti di Anima.
Coinvolgimento fatto soprattutto di proiezioni, come succede nelle storie amorose o è fatto di rimozione come nelle amicizie tutte maschili basate sulle idee e il "fare delle cose insieme".
Grossolana inconscietà nei confronti di Anima significa semplicemente che la parte emotiva del rapporto è data per scontata, con fede animale, una fiducia originale nel fatto che non ci sono problemi, che il rapporto è solo quello che pensiamo e diciamo e "abbiamo in mente" in proposito, che tutto si aggiusta da sé.....ora imbocchiamo la strada opposta e neghiamo qualsiasi speranza e aspettativa in generale e per sempre.

Nessun commento:

Posta un commento

Google+