giovedì 1 dicembre 2016

L'amore.. (S. Kierkegaard)

Cos'è che rende un uomo grande, ammirato dal creato, gradevole agli occhi di Dio? 
Cos'è che rende un uomo forte, più forte del mondo intero; cos'è che lo rende debole, più debole di un bambino? 
Cos'è che rende un uomo saldo, più saldo della roccia; cos'è che lo rende molle, più molle della cera? 
È l'amore! 
Cos'è che è più vecchio di tutto? 
È l'amore. 
Cos'è che sopravvive a tutto? 
È l'amore. 
Cos'è che non può essere tolto, ma toglie lui stesso tutto?
 È l'amore. 
Cos'è che non può essere dato, ma dà lui stesso tutto?
 È l'amore. 
Cos'è che sussiste, quando tutto frana?
 È l'amore. 
Cos'è che consola, quando ogni consolazione viene meno? 
È l'amore. 
Cos'è che dura, quando tutto subisce una trasformazione? 
È l'amore. 
Cos'è che rimane, quando viene abolito l'imperfetto?
È l'amore. 
Cos'è che testimonia, quando tace la profezia? 
È l'amore. 
Cos'è che non scompare, quando cessa la visione? 
È l'amore. 
Cos'è che chiarisce, quando ha fine il discorso oscuro?
 È l'amore. 
Cos'è che dà benedizione all'abbondanza del dono? 
È l'amore. 
Cos'è che dà energia al discorso degli angeli? 
È l'amore. 
Cos'è che fa abbondante l'offerta della vedova? 
È l'amore. 
Cos'è che rende saggio il discorso del semplice?
È l'amore. 
Cos'è che non muta mai, anche se tutto muta? 
È l'amore, e amore è solo quello che mai si muta in qualcos'altro
[Soren Kierkegaard]

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