lunedì 25 aprile 2016

L'Essere e l'Esistenza


Dobbiamo considerare l'Essere come ciò che è propriamente il principio stesso della manifestazione; l'Esistenza universale sarà allora la manifestazione integrale dell'insieme delle possibilità che l'Essere comporta, le quali del resto sono tutte le possibilità di manifestazione, e ciò implica l'effettivo sviluppo di tali possibilità in modo condizionato.
L'Essere racchiude l'Esistenza, ed essendone il principio è metafisicamente più di questa; l'Esistenza non è dunque identica all'Essere, poichè quest'ultimo corrisponde a un minor grado di determinazione e, di conseguenza, a un più alto grado di universalità.
Ricordiamo che "esistere", nell'accezione etimologica del termine (dal latino ex-stare), significa propriamente "essere dipendente o condizionato"; in definitiva significa dunque non avere in se stessi il proprio principio o la propria ragione sufficiente, e questo è appunto il caso della manifestazione.
Sebbene l'Esistenza sia essenzialmente unica, e cioè perchè l'Essere è in se stesso uno soltanto, essa nondimeno comprende la molteplicità indefinita dei modi della manifestazione; infatti li comprende ugualmente tutti proprio perchè sono ugualmente possibili, in quanto tale possibilità implica che ciascuno di essi deve realizzarsi secondo le condizioni che gli sono proprie.
L'Esistenza, pur nella sua "unicità", comporta una indefinità di gradi, che corrispondono a tutti i modi della manifestazione universale e tale molteplicità indefinita implica una molteplicità ugualmente indefinita di stati di manifestazione possibili, ciascuno dei quali deve realizzarsi in un grado determinato dell'Esistenza universale.
Lo stato di un essere è dunque lo sviluppo di una possibilità particolare compresa in un certo grado, grado che è definito dalle condizioni cui è sottoposta la possibilità in questione, considerata come possibilità che si realizza nell'ambito della manifestazione.
Ciascuno stato di manifestazione comporta inoltre modalità diverse, secondo le differenti combinazioni di condizioni di cui è suscettibile;
ciascuna modalità comprende a sua volta una serie indefinita di modificazioni secondarie ed elementari.
Ogni modalità va considerata come suscettibile di svilupparsi nel corso di un certo ciclo di manifestazione e, per la modalità corporea in particolare, le modificazioni secondarie che tale sviluppo comporta saranno tutti i momenti della sua esistenza.
Tratto da "Gli stati molteplici dell'Essere" di Réne Guénon

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