Anche il mistero del più minuscolo segno grafico, in questo caso del punto, è caratteristico dell'alchimia.
Il punto è il simbolo di un centro creativo e misterioso della natura.
"Ma bada bene a non cercare quel punto nel metallo volgare, ossia dove non c'è. Infatti questi metalli, in particolar modo l'oro del volgo, sono morti. I 'nostri' metalli invece sono vivi, dotati di spirito, e sono proprio quelli che tu devi prendere..."
Il punto è identico alla prima materia dei metalli che è un aqua pinguis, la quale a sua volta è un prodotto dell'umido e del caldo.
Dal punto e dalla monade hanno preso avvio le cose e gli esseri.
Il centro della natura è il punctum divinitus ortum (il punto nato da Dio), il punctum Solis nell'uovo.
Da questo punticino la sapientia Dei ha creato con la Parola creatrice l'"immane macchina" del mondo.
La forma più perfetta è quella rotonda, perché è modellata sul punto.
Il sole è rotondo, lo stesso il fuoco (ossia i globuli ignei che, secondo Democrito, lo compongono).
Dio ha formato intorno a sé la sfera della luce.
"Dio è una figura intellegibile, ossia un cerchio, il cui centro è ovunque, ma la cui periferia non è in alcun luogo".
Il punto simboleggia la luce, il fuoco e anche la divinità, in quanto la luce è un simulacrum dei o exemplar deitatis.
Questa luce rotonda modellata sul punto è anche il "corpo lucido o lucente" che ha sede nel cuore dell'uomo.
All'oro deriva perciò una simplicitas che è vicina a quella del cerchio, il simbolo dell'eternità e a quella del punto invisibile.
L'oro ha la forma circolare, la linea che ritorna su sé stessa, come il serpente che con la testa si riprende la coda.
L'oro è un circulus bis sectus, cioè diviso in quattro angoli retti, dunque una quaternità, spartita dalla natura, affinché gli opposti vengano uniti insieme dagli opposti.
Paragonabile alla urbs sancta Gerusalemme.
È un castello d'oro circondato da un triplice muro, un'immagine visibile dell'eternità.
Sebbene l'oro sia muto, per quanto concerne il suono o la voce, ciò nonostante, in virtù della sua essenza, esso proclama e testimonia ovunque la presenza di Dio.
E come Dio è unus in essentia, così l'oro è una substantia homogenea.
Il punto in quanto centro del quaternio degli elementi è la sede in cui il mercurio viene "digerito e condotto a perfezione".
Vedi anche:
Il Granello di Senape
l'Uovo del Mondo
L'uovo cosmico e il raggiungimento superiore di coscienza
Tratto da "Mysterium Coniunctionis" di C.G.Jung
Il punto è il simbolo di un centro creativo e misterioso della natura.
"Ma bada bene a non cercare quel punto nel metallo volgare, ossia dove non c'è. Infatti questi metalli, in particolar modo l'oro del volgo, sono morti. I 'nostri' metalli invece sono vivi, dotati di spirito, e sono proprio quelli che tu devi prendere..."
Il punto è identico alla prima materia dei metalli che è un aqua pinguis, la quale a sua volta è un prodotto dell'umido e del caldo.
Dal punto e dalla monade hanno preso avvio le cose e gli esseri.
Il centro della natura è il punctum divinitus ortum (il punto nato da Dio), il punctum Solis nell'uovo.
Da questo punticino la sapientia Dei ha creato con la Parola creatrice l'"immane macchina" del mondo.
La forma più perfetta è quella rotonda, perché è modellata sul punto.
Il sole è rotondo, lo stesso il fuoco (ossia i globuli ignei che, secondo Democrito, lo compongono).
Dio ha formato intorno a sé la sfera della luce.
"Dio è una figura intellegibile, ossia un cerchio, il cui centro è ovunque, ma la cui periferia non è in alcun luogo".
Il punto simboleggia la luce, il fuoco e anche la divinità, in quanto la luce è un simulacrum dei o exemplar deitatis.
Questa luce rotonda modellata sul punto è anche il "corpo lucido o lucente" che ha sede nel cuore dell'uomo.
All'oro deriva perciò una simplicitas che è vicina a quella del cerchio, il simbolo dell'eternità e a quella del punto invisibile.
L'oro ha la forma circolare, la linea che ritorna su sé stessa, come il serpente che con la testa si riprende la coda.
L'oro è un circulus bis sectus, cioè diviso in quattro angoli retti, dunque una quaternità, spartita dalla natura, affinché gli opposti vengano uniti insieme dagli opposti.
Paragonabile alla urbs sancta Gerusalemme.
È un castello d'oro circondato da un triplice muro, un'immagine visibile dell'eternità.
Sebbene l'oro sia muto, per quanto concerne il suono o la voce, ciò nonostante, in virtù della sua essenza, esso proclama e testimonia ovunque la presenza di Dio.
E come Dio è unus in essentia, così l'oro è una substantia homogenea.
Il punto in quanto centro del quaternio degli elementi è la sede in cui il mercurio viene "digerito e condotto a perfezione".
Vedi anche:
Il Granello di Senape
l'Uovo del Mondo
L'uovo cosmico e il raggiungimento superiore di coscienza
Tratto da "Mysterium Coniunctionis" di C.G.Jung
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