venerdì 9 gennaio 2015

Deviazione e Sovversione

"...Poiché è così che tutti i disordini parziali, anche quando appaiono in qualche modo come il disordine per eccellenza, sono nondimeno necessari nel concorrere all'ordine totale" R.Guenon
Guenon scrive questo libro nel 1945 ma questo argomento è attualissimo nel suo contenuto.
Questo post mette in evidenza la fase finale del compimento del regno della quantità, per ciò si intende il concetto attuale di "sistema" e di "massa" in cui l'uomo "meccanizza" tutto ma soprattutto sé stesso cadendo nello stato delle "false unità" numeriche perdute nell'uniformità e nell'indistizione della massa che non è altro che il trionfo della quantità sulla qualità.
La massa che ha gli stessi sogni, interessi, voglie, vite...
Stesso modo di pensare, analizzare e comprendere...
In più, oltre ciò abbiamo una religione sempre più essoterica e molto meno interiore e di pura spiritualità, che ci plasma fin dall'infanzia...
L'uomo viene "indirizzato" anche nel modo in cui occupare il suo tempo libero che tra l'altro, diventa sempre meno disponibile, perché la maggior parte del nostro tempo lo usiamo per lavorare e accumulare soldi per avere cose...
Nell'AniMo Antico

C'è da fare una distinzione tra deviazione e sovversione: si potrebbe dire che la deviazione è passibile di gradi indefinitamente molteplici, di modo che essa può effettuarsi a poco a poco in modo quasi insensibile.
Ma quando la deviazione è giunta al suo termine estremo, essa si rivolge in un vero e proprio "rovesciamento", vale a dire in uno stato diametralmente opposto all'ordine normale, ed è allora che si può parlare propriamente di "sovversione", secondo il significato etimologico della parola.
La sovversione intesa in questo modo non che l'ultimo stadio e la conclusione della deviazione, la contraffazione o la parodia dell'esistenza affinché il disordine assuma l'apparenza di un falso ordine, che dissimuli la negazione d'ogni principio sotto l'affermazione di principi falsi.
Tuttavia poiché contraffazione equivale a parodia c'è invariabilmente in tutte le cose di questo genere un elemento grottesco, il quale può essere più o meno appariscente, ma che in ogni caso non dovrebbe sfuggire a osservatori sia pur soltanto moderatamente perspicaci.
Si tratta dell'aspetto per cui tramite la menzogna, per quanto abile, non può far altro che tradirsi a cominciare dagli pseudo-riti "civili" e "laici", che mirano a fornire alla massa un surrogato puramente umano dei veri riti religiosi, per finire nel "naturismo", non meno artificiale, per non dire "antinaturale" delle inutili complicazioni dell'esistenza in cui lo "stato di natura" si confonde con l'animalità, di cui ne è stato risparmiato il semplice riposo dell'essere umano, minacciato pur esso di essere snaturato dall'idea, contraddittoria in sé, ma ben conforme all'"egualitarismo" democratico di una "organizzazione del tempo libero"  un modo per obbligare gli uomini il più possibile "in comune".
Si tenta in questo modo di imitare e di contrattare i principi superiori e trascendenti.
Per la natura stessa delle cose la tendenza verso la quantità pura non potrà mai arrivare a produrre completamente il suo effetto quindi perché la sovversione sia di fatto completa è necessario che qualcosa intervenga ossia la spiritualità alla rovescia.
Tutto ciò costituisce un'opera di deviazione, il cui prodotto è il materialismo più completo e grossolano addizionato da una falsa spiritualità e quest'ultima da ricorso a forze sottili inferiori davvero sovversive.
Il rovesciamento dei simboli tradizionali è un esempio lampante.
Tratto da "Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi" R.Guenon

Bisogna solo svegliarsi e iniziare a capire che non siamo una "massa" di pecore guidate dal proprio pastore al macello ma che ognuno di noi è un essere a se stante che interagisce complementarmente con gli altri e non in funzione di altri...
Bisogna riconoscere le falsità, i dualismi intellettuali che non fanno altro che deviare...
Nell'AniMo Antico

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