venerdì 21 febbraio 2014

La Tartaruga e il Carro come equivalenti della Cupola

Il simbolismo della Tartaruga è equivalente alla CUPOLA;
lo scudo inferiore, che è piatto, corrisponde alla Terra, e lo scudo superiore, che è arrotondato a forma di cupola corrisponde al Cielo.
L'animale stesso, fra questi due scudi, rappresenta l'Uomo fra Cielo e Terra, completando così la 'Grande Triade', che svolge un ruolo particolarmente importante nel simbolismo delle organizzazioni iniziatiche taoiste.
I cinesi vedono in essi la vera Madre fra gli animali.
Gli Indi venerano l'uomo-tartaruga, un Primo Padre degli Dèi: per loro il mondo riposa su una tartaruga.
Dimorando fra le basi più profonde del mondo, essa porta tutto il corpo cosmico il suo nome italiano conserva una denominazione della tarda antichità, che la definisce portatrice del più profondi strato cosmico il Tartaro.


Anche la costruzione di un Carro è al pari di una struttura architettonica sacra cioè di un modello 'cosmico'.
L'elemento fondamentale del carro è l'asse il quale rappresenta l'Asse del Mondo, ed equivale così al pilastro centrale dell'edificio, cui l'intero complesso di quest'ultimo dev'essere rapportato (ricordiamo che questo pilastro centrale non importa se esiste concretamente o no nella struttura dell'edificio), questo asse in certi testi sul Carro cosmico non viene menzionato ma interpretato come un "soffio separatore", che occupando lo spazio intermedio mantiene il Cielo e la  Terra nei loro rispettivi luoghi che sono separati ma al contempo uniti.
Le due ruote entrambe di forma circolare si possono interpretare come simboli delle rivoluzioni cicliche di cui è soggetta ogni manifestazione sia 'terrestre' che 'celeste' e si può aggiungere il particolare che la ruota terrestre è piana mentre quella celeste sia a forma di cupola o porzione di  sfera (come la Tartaruga).
 Tra l'altro cambiando prospettiva il carro ha la base quadrata o rettangolare e il tetto a forma di cupola ritroviamo ancora una volta la simbologia  architettonica sacra.
Fonte: "Simboli della Scienza sacra" di R. Guenon.



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