domenica 29 maggio 2016

Tiroide:Psicosomatica dell'Ipotiroidismo


La tiroide è una ghiandola endocrina che regola tutto il metabolismo energetico attraverso la produzione di ormoni tiroidei, la tiroidotironina (T3) e la tiroxina (T4). Questi ultimi, per essere prodotti, hanno bisogno della presenza di iodio e calcitonina; la sintesi e la secrezione di queste sostanze, a loro volta, è regolata da due ghiandole posizionate nel cervello, l’ipotalamo (ormoni TRH) e l’ipofisi (ormoni THS).
Questo complesso meccanismo di interconnessioni svela l’importanza della tiroide; gli ormoni tiroidei hanno un’azione specifica sul sistema nervoso, così come le reazioni emozionali (tensione e stati ansiosi) influiscono sull’alterazione della secrezione ormonale. 

Ipotiroidismo nella Psicoenergetica
La forma Yin (ipotiroidismo) comunica una rinuncia di fronte all'impossibilità di esprimersi. La fiamma si è spenta dentro di noi .
L'ipotiroideo può riassumersi nella frase "Tanto a cosa serve?".
Il corpo non brucia più e quindi immagazzina. Il volume aumenta come per compensare.
Fonte: "Dimmi dove ti fa male. Glossario psicoenergetico" di Michel Odoul

Ipotiroidismo nella Metamedicina
Si potrebbe dire che si è attaccati a una corrente di alimentazione di 70 volt. 
L'ipotiroidismo può esprimere una condizione di scoraggiamento "A che pro, non ci riuscirò, nessuno mi capisce!", un senso di colpa per il fatto di vivere o un rancore trattenuto.
posi le seguenti domande:
Ho la sensazione che nessuno mi capisca, che malgrado tutta la mia buona volontà non ce la farò?
Porto un senso di colpa che non ho mai osato rivelare? 
Nutro rancore nei confronti di una persona?
Nodulo tiroideo insieme di impotenza e frustrazione per non potersi esprimere, perchè la persona che si vorrebbe avvicinare si è chiusa o oppone resistenza.
Tiroidite porsi la domanda: Prima che mi venisse questa tiroidite ho forse provato una grande collera per il fatto di non potermi esprimere in ciò che rivestiva importanza per me?
Fonte "Il Grande Dizionario della Metamedicina" di Claudia Ranville

Psicosomatica dell'Ipotiroidismo
Per comprendere la dimensione simbolica dell’ipotiroidismo, bisogna partire da un sintomo chiave della patologia, il rallentamento fisico e psichico. Quando all’interno del soggetto avviene una ribellione nei confronti di uno stile di vita che non vuole più accettare, la psiche smette di affrontare la realtà in quella modalità; decide di farlo attraverso il corpo, con sintomi significativi come staticità, ristagno dell’energia vitale, aumento di peso, stanchezza, lentezza nel linguaggio, apatia, difficoltà di concentrazione, esaurimento. Chi si ammala di ipotiroidismo ha la sensazione di “affondare” nel proprio corpo e in tutto se stesso, meccanismo simile a quello che si verifica nello stato depressivo.
L’ipotiroidismo insorge dopo eventi traumatici che hanno fatto perdere alla persona il senso della quotidianità oppure che sono in forte contrasto con ciò che il soggetto desidera e vuole. Il “no” inconscio che il soggetto vorrebbe dire diventa passività, resa, rinuncia. Il danno metabolico, caratterizzato da una diminuzione del livello di energia e di calore prodotto dal corpo, rappresenta l’origine del disagio profondo di questi soggetti, che non riescono ad opporsi con forza e autonomia a quei meccanismi disfunzionali che vengono vissuti come “dogmi sociali”. L’ipotiroideo soffre di una grande paura, quella di non meritare nulla, soprattutto l’amore degli altri. È proprio il timore di non essere amati a bloccare la reazione, l’affermazione che potrebbe generare dispiacere nell’altro.
L’ipotiroidismo si instaura quando il soggetto decide di non esprimersi in alcuni o in tutti gli aspetti della vita, come quello dell’affettività o della sessualità. Nei casi più avanzati della patologia, si verifica un fenomeno tipico dell’insufficienza tiroidea denominato mixedema, una particolare forma di rigonfiamento dei tessuti che si manifesta con viso gonfio, rigido e fisso, pelle secca, ptosi palpebrale (una o entrambe le palpebre sono più abbassate rispetto al loro livello normale). L’aspetto tipico del volto simboleggia la maschera che il soggetto indossa impedendosi di essere se stesso.
Le personalità più soggette all’ipotiroidismo sono quelle con una depressione mascherata, che vivono una situazione esistenziale critica, oppure, più in generale, hanno uno stile di vita che rifiutano ma a cui non riescono ad opporsi. Il rallentamento di tutte le funzioni vitali simboleggia un’energia che resta bloccata, che “ristagna”, così come avviene per i liquidi corporei che gonfiano i tessuti. In particolare l’apatia indica un “ritiro” emotivo dalla realtà quotidiana, un’incapacità di affermazione di sé legata d un profondo senso di insicurezza e non riconoscimento del proprio valore. Molto spesso l’ipotiroideo è vissuto in un contesto familiare che non gli ha consentito di svincolarsi, di evolvere nell’autonomia.
I sintomi, che si riconducono quasi sempre ad una debolezza del corpo, mostrano una mancanza di forze che rende impossibile l’azione verso le soluzioni e, quindi, verso la vita.
Fonte e articolo completo: Psicoadvisor

4 commenti:

  1. Buonasera, soffro da anni di ipotiroidismo dovuto a tiroidite autoimmune cronica. sono convinta da molto tempo, a intuizione, che tale patologia sia dovuta a cause psico affettive, ma non so capire quali. ho vissuto in età adolescenziale l'abbandono di mio padre dovuto al divorzio con mia madre (avevo 14 anni). sono sempre stata arrabbiata con lui ma poco espressa. in età adulta (adesso ho 37 anni) dopo la nascita di due figli lo sono ancora di più perchè mi costringe a far perdere loro un nonno che altrimenti esisterebbe. sono arrabbiatissima con mia mamma che non mi ha mai aiutato con i nipoti adducendo mille altre motivazioni più importanti. con mia sorella c'è rancore e gelosia (questa da parte sua) perché ha sempre ricevuto mille attenzioni in seguito a disagi psicosomatici crescendo con grandi probelmi di incapacità a vari livelli. in realtà è solo egoista e infantile. sono affaticata moltissimo dalla mia vita, dai ritmi, dal lavoro, dai figli e dai tempi di lavoro di mio marito ai quali sono costretta a sottostare e adeguarmi, e questo per me è fonte di ulteriore rabbia. da un anno e più soffro alla gamba dx di insufficienza venosa, con gonfiori e dolori. in estate erano passati ma da qualche giorno sono ricomparsi violentemente. ultimamente ho avuto una tendinite al polso sx, e alla mano destra (palmo) un ematoma improvviso e evidente dovuto semplicemente all'uso di un accessorio di cucina banalissimo. alla stessa mano, poco sotto, ho una ciste da identificare meglio. questo è il mio quadro in relazione all'oggi e a ieri. sa darmi qualche indicazione per strigare la matassa? gliene sarei infinitamente grata.

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    1. Abbiamo la stessa età diamoci del tu e premetto non sono un dottore ma una persona che scava in fondo a se stessa...
      Allora secondo me il tuo problema è il trattenere la rabbia e questo ti crea anche l'insufficienza venosa probabilmente hai anche della ritenzione idrica...
      Sai a un certo punto della nostra vita dobbiamo abbandonare la convinzione che i genitori siano esseri perfetti e che da loro dipende tutta la nostra vita e lo so che è difficile ma se subiamo dei torti da chi invece dovrebbe essere la nostra stella fissa, il nostro punto fermo allora bisogna cambiare la prospettiva... Loro sono umani e possono sbagliare e perdonando loro anche la nostra vita interiore andrà migliorando...
      Anch'io ho sofferto di tiroidite di hashimoto e l'ho sconfitta (analisi alla mano) perché spesso la rabbia è un veleno che ci aggredisce dall'interno (autoimmune) ti posso consigliare di provare con l'omeopatia ma fatti consigliare una brava omeopata che sappia individuare attraverso la tua vita ciò che ti serve nel presente... Io ho fatto così... Oltre che scavarmi dentro fino al centro del problema
      Spero di esserti stata d'aiuto
      Un abbraccio

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  2. Ciao, scusa dove hai trovato un'omeopata così in gamba? Hai un nome da consigliare? Anche se fosse distante da casa non importa... grazie mille intanto!

    Giulia

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    1. Dott.ssa Lucilla Ricottini Roma se vai su google trovi tutti i riferimenti
      È brava è intuitiva e ha una visione completa della malattia

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