È in alcuni testi ebraici quali la Bibbia, il Talmud, il Sefer ha Zoar (Libro dello splendore, testo cabalistico ed ermetico), alcune Haggadah (tradizioni popolari ebraiche) e alcuni Midrash (libri di indagine esegetica dei sacri testi ebraici), che incontriamo per la prima volta il nome di Lilith, come appellativo della compagna di Adamo in una versione quasi identica a quella sumerica.
Anche se il contenuto psicologico è rimasto identico, non è semplice fornire un'adeguata versione del mito ebraico di Lilith, diverso e maggiormente elaborato rispetto a quello sumerico più antico, a causa delle numerose contraddizioni che si riscontrano nei testi ebraici citati.
Le fonti, in ogni caso, sono in linea di massima concordi nell'affermare che Lilith sia stata la prima donna comparsa sulla terra, creata da Dio direttamente dal fango come Adamo, contemporaneamente e indipendentemente da lui.
Lilith e Adamo iniziarono a litigare fin dal primo momento.
Adamo voleva avere la supremazia su tutta la Terra e comandare anche su di lei, che a sua volta, pretendeva di avere gli stessi diritti e rifiutava di sottomettersi alla sua volontà.
Non riuscendo ad ottenere la parità di dominio con Adamo, Lilith fu presa dalla collera e abbandonò il suo compagno, conducendo in seguito una vita errabonda.
Dio la relegò in fondo al mare (in termini psicologici, nelle profondità dell'inconscio dell'uomo) e da una costola di Adamo generò Eva.
Le modalità relative alla nascita di Eva, assai differenti da quelle connesse con la nascita di Lilith, stabilirono fin dal principio della creazione biblica, un rapporto di stretta dipendenza della donna dall'uomo.
Eva rappresenterebbe un'emanazione, un riflesso di Adamo: nata da lui e per lui, rappresentava esclusivamente la compagna devota, fedele e sottomessa, senza avere un'esistenza propria.
Unioni del genere non costituiscono un evento eccezionale nell'ambito della mitologia, soprattutto in quella dei popoli la cui civiltà era basata su un modello prettamente patriarcale..
Totalmente diversa da Eva, Lilith non accetta la superiorità che Adamo vuole imporle, e al pari di una moderna femminista, esige da lui parità di diritti.
Ella rappresentava, e rappresenta tutt'ora, l'archetipo e l'immagine della donna libera emancipata, che è in grado di assumere una personalità propria e un ruolo indipendente, rifiutandosi in tal modo di farsi soggiogare dall'uomo o di vivere alla sua "ombra".
Tratto da "Luna Influssi Poteri Leggende" di Stefano Mayorca
Anche se il contenuto psicologico è rimasto identico, non è semplice fornire un'adeguata versione del mito ebraico di Lilith, diverso e maggiormente elaborato rispetto a quello sumerico più antico, a causa delle numerose contraddizioni che si riscontrano nei testi ebraici citati.
Le fonti, in ogni caso, sono in linea di massima concordi nell'affermare che Lilith sia stata la prima donna comparsa sulla terra, creata da Dio direttamente dal fango come Adamo, contemporaneamente e indipendentemente da lui.
Lilith e Adamo iniziarono a litigare fin dal primo momento.
Adamo voleva avere la supremazia su tutta la Terra e comandare anche su di lei, che a sua volta, pretendeva di avere gli stessi diritti e rifiutava di sottomettersi alla sua volontà.
Non riuscendo ad ottenere la parità di dominio con Adamo, Lilith fu presa dalla collera e abbandonò il suo compagno, conducendo in seguito una vita errabonda.
Dio la relegò in fondo al mare (in termini psicologici, nelle profondità dell'inconscio dell'uomo) e da una costola di Adamo generò Eva.
Le modalità relative alla nascita di Eva, assai differenti da quelle connesse con la nascita di Lilith, stabilirono fin dal principio della creazione biblica, un rapporto di stretta dipendenza della donna dall'uomo.
Eva rappresenterebbe un'emanazione, un riflesso di Adamo: nata da lui e per lui, rappresentava esclusivamente la compagna devota, fedele e sottomessa, senza avere un'esistenza propria.
Unioni del genere non costituiscono un evento eccezionale nell'ambito della mitologia, soprattutto in quella dei popoli la cui civiltà era basata su un modello prettamente patriarcale..
Totalmente diversa da Eva, Lilith non accetta la superiorità che Adamo vuole imporle, e al pari di una moderna femminista, esige da lui parità di diritti.
Ella rappresentava, e rappresenta tutt'ora, l'archetipo e l'immagine della donna libera emancipata, che è in grado di assumere una personalità propria e un ruolo indipendente, rifiutandosi in tal modo di farsi soggiogare dall'uomo o di vivere alla sua "ombra".
Tratto da "Luna Influssi Poteri Leggende" di Stefano Mayorca
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