giovedì 27 aprile 2017

Evoluzione spirituale e guarigione

Il nostro fine, come quello di tutte le forme di vita è evolvere.
Ciò significa che dobbiamo valutare le nostre potenzialità e cogliere qualsiasi possibilità.
Non si tratta di una semplice evoluzione del corpo fisico, come viene concepita nell'ottica neodarwiniana, ma dell'evoluzione del nostro Sé Superiore o coscienza spirituale, che si sviluppa solo attraverso la fatica dell'apprendimento e il superamento delle difficoltà.
Sintantochè la vita non incontra resistenza, continua nello stesso modo, si ripete, aumenta la quantità ma non la qualità dell'esperienza.
In presenza di un'opposizione, di un ostacolo, sorge il problema: come continuare a vivere, come cambiare, in altre parole, come sviluppare una nuova linea di azione, di comportamento?
Impariamo la nostra lezione e continuiamo a vivere la nostra vita.
Se rifiutiamo gli insegnamenti che questa ci vuole impartire o reagiamo in qualche modo contro di essi, ripudiamo i doni dell'esistenza.
In tal caso la nostra "anima che ci ama paternamente"  ci sussurrerà un consiglio, indicandoci l'approccio migliore per continuare ad apprendere e a crescere.
Se ancora non l'ascoltiamo, dovrà irrompere nel mondo fisico: a questo punto sorge la malattia, "la fase terminale di un disturbo molto più profondo".
Secondo l'esperienza di Bach la malattia è utile perché ci indica non solo un bisogno di cambiamento, ma anche il modo in cui dovremmo cambiare.
La parte colpita è indicativa dell'errore da capire e soppesare.
Bach dimostra come il male possa essere neutralizzato rispondendo alla propria lezione di vita.
Bisogna considerare anche le altre persone e gli altri fattori coinvolti (moglie, amici, familiari e vita passata)i processi che si svolgono nell'arco della vita, il ruolo del caso e il modo con cui il soggetto risponde a circostanze che sfuggono al suo controllo.
Prima di tutto non dobbiamo aver paura, soprattutto della morte.
Dobbiamo agire in base al desiderio del nostro cuore e vivere liberi, senza però minare la libertà altrui.
Dobbiamo aiutare il prossimo come possiamo, rispettando l'antico comandamento ama il tuo prossimo come te stesso.
La paura, il materialismo, la malattia moderna della noia, l'amore per se stessi, i piaceri terreni, la sensualità, la rassegnazione, la finzione, la schiavizzazione, l'orgoglio, la crudeltà, l'odio, l'ignoranza, l'instabilità e l'avidità: queste e altre furono individuate da Bach quali "le vere malattie primitive dell'uomo".
Bach affermò che ogni individuo viene al mondo con una lezione specifica da imparare, una lezione dell'anima che consente di trascendente i limiti di una specifica condizione emozionale e di sviluppare la virtù positiva a essa associata.
Indipendentemente da come giri la ruota del destino, iniziamo la vita con un tema conduttore che dobbiamo elaborare.
Secondo Bach, questo approccio è analogo alla definizione dei tipo astrologici, ossia si tratta di definire la qualità essenziale della vita.
Come il sistema immunitario conserva memoria delle precedenti invasioni microbiche, via via che un individuo sviluppa la virtù necessaria per l'apprendimento di una lezione specifica, acquisisce una volta per tutte un'immunità a un tratto negativo.
Il modello di apprendimento e di crescita nella sfera emozionale è parallelo a quello del mondo fisico.
Quando un soggetto recepisce la sua lezione di vita, acquista conoscenza.
Ricorrendo al modello platonico di un mondo delle idee e non a quello aristotelico basato sull'esperienza percepita egli affermò;
La verità non ha bisogno d'esser analizzata, discussa o avvolta da una miriade di parole.
Si manifesta in un lampo, è parte di te.
Solo per quanto riguarda gli aspetti complicati, ma secondari, della vita ci servono tante convinzioni, il che ha portato allo sviluppo dell'intelletto.
Con ciò Bach abbracciò la tradizione mistica, abbandonando il dominio della logica e della scienza e non tutti lo avrebbero seguito lungo questo nuovo cammino.
Tratto da "Fiori di Bach. Forma e funzione" di J. Barnard

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