Abbiamo visto precedentemente la natura tetradica di Adamo (quattro elementi, quattro colori ecc) ma Dorneus dice che il ternarius (il "numero tre") è "peculiare di Adamo" (Adamo proprius).
Siccome però il ternarius è "figlio dell'unario" (il numero uno), il diavolo, che per sua natura binaria, non poteva fare nulla contro di lui, ma dovette incominciare da Eva:
Siccome però il ternarius è "figlio dell'unario" (il numero uno), il diavolo, che per sua natura binaria, non poteva fare nulla contro di lui, ma dovette incominciare da Eva:
"Esso si avvide che attraverso il ternario non poteva esserci accesso ad Adamo, perché l'unità proteggeva il ternario. Perciò egli si sforzò di entrare attraverso il numero binario di Eva".
Ella "era separata dal marito, come il binario naturale è separato dell'unità del suo ternario".
Nello scritto apocrifo La vita di Adamo ed Eva, si dice che Adamo ottenne l'Est e il Nord del Paradiso terrestre, mente Eva ricevette l'Ovest e il Sud.
Franz von Baader, asseriva che Dio aveva dato ad Adamo un "aiutante" grazie al quale Adamo "avrebbe dovuto generare senza una donna esterna".
Ma Adamo si fissò erroneamente sull'atto d'accoppiamento degli animali e incorse nel rischio di sprofondare lui stesso nella natura bestiale.
Dio avvedendosi di questo rischio, creò immediatamente Eva come una "controistituzione salvifica", per evitare una caduta più profonda dell'uomo nella (..) natura bestiale".
Allorché dunque Adamo rischiava di cadere troppo in basso, la sua divina androginia lo abbandonò, ma venne conservata in Eva, in quanto "seme della donna", con il cui ausilio l'uomo si libererà dal "seme del serpente".
Infatti, "colui che nacque dalla Vergine Maria è lo stesso che dovette ritirarsi da Adamo a causa della sua caduta".
L'idea della presenza di una coppia divina o di un androgino nell'anima umana s'incontra già in Origene il quale scrive: "si dice che come il sole e la luna, i due grandi luminari, stanno nel firmamento celeste così stanno a noi Cristo e la Chiesa" allo stesso modo in ciascuno di noi si ritrovano Adamo ed Eva, come dice san Gregorio Magno, per il quale Adamo rappresenta lo spirito ed Eva la carne:
"Ciascuno ha in sé Adamo ed Eva. Infatti, allo stesso modo in cui nella prima trasgressione dell'uomo il serpente tentò, Eva provò piacere e Adamo acconsentì, così noi vediamo che ogni giorno, quando il diavolo tenta, la carne prova piacere e lo spirito acconsente".
Tratto da "Mysterium Coniunctionis" di C.G.Jung
Nello scritto apocrifo La vita di Adamo ed Eva, si dice che Adamo ottenne l'Est e il Nord del Paradiso terrestre, mente Eva ricevette l'Ovest e il Sud.
Franz von Baader, asseriva che Dio aveva dato ad Adamo un "aiutante" grazie al quale Adamo "avrebbe dovuto generare senza una donna esterna".
Ma Adamo si fissò erroneamente sull'atto d'accoppiamento degli animali e incorse nel rischio di sprofondare lui stesso nella natura bestiale.
Dio avvedendosi di questo rischio, creò immediatamente Eva come una "controistituzione salvifica", per evitare una caduta più profonda dell'uomo nella (..) natura bestiale".
Allorché dunque Adamo rischiava di cadere troppo in basso, la sua divina androginia lo abbandonò, ma venne conservata in Eva, in quanto "seme della donna", con il cui ausilio l'uomo si libererà dal "seme del serpente".
Infatti, "colui che nacque dalla Vergine Maria è lo stesso che dovette ritirarsi da Adamo a causa della sua caduta".
L'idea della presenza di una coppia divina o di un androgino nell'anima umana s'incontra già in Origene il quale scrive: "si dice che come il sole e la luna, i due grandi luminari, stanno nel firmamento celeste così stanno a noi Cristo e la Chiesa" allo stesso modo in ciascuno di noi si ritrovano Adamo ed Eva, come dice san Gregorio Magno, per il quale Adamo rappresenta lo spirito ed Eva la carne:
"Ciascuno ha in sé Adamo ed Eva. Infatti, allo stesso modo in cui nella prima trasgressione dell'uomo il serpente tentò, Eva provò piacere e Adamo acconsentì, così noi vediamo che ogni giorno, quando il diavolo tenta, la carne prova piacere e lo spirito acconsente".
Tratto da "Mysterium Coniunctionis" di C.G.Jung
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