mercoledì 4 febbraio 2015

La Reincarnazione


La vita cosmica del tutto è unica, universale, infinita ed eterna, della quale le diverse e singole vite parziali sono estrinsecazioni e parti indivise ed integranti, che con la propria, concorrono alla totale unica ed infinita vita universale.
E come unica è la vita dell'organismo, malgrado che essa si manifesti molteplice, diversa, speciale e differenziata nei vari organi, nei diversi tessuti e nelle infinite cellule, che lo costituiscono, così unica è la vita universale che tutti anima gli esseri dell'universo intero.
Come nell'organismo, dalle disfatte cellule la vita si continua ininterrotta in quelle che le sostituiscono, così questa unica, univesale, infinita ed eterna vita cosmica si conserva immortale, malgrado il sorgere, il crescere ed il disfarsi delle manifestazioni.
Quello che agli occhi del superficiale osservatore appare come morto e spezzato, è semplicemente un passaggio della vita dall'una all'altra sua estrinsecazione.
Se dal lato della materiale manifestazione, la parziale vita di ciascun essere sembra, per il suo rinnovamento, spezzata e finita, dal lato dello spirito, invece, lo spezzarsi è una semplice interruzione ed una temporanea sospensione della manifestazione vitale.
Nell'Universo la vita non muore con la morte degli esseri, ma riprende, dopo la sospensione con accresciuta intensità nella fase successiva  di novella, rinnovata e migliore manifestazione.
In Natura niente è sperperato e tanto meno è perduto o distrutto.
E come la materia si trasforma e passa dall'uno all'altro stato, come anche le forze le une nelle altre, senza perdersi, si trasformano alternativamente all'infinito, passando anche dallo stato di energie manifeste allo stato di energie latenti, così ancor più lo spirito, il quale della materia e delle forze è efficiente anima e vita, è ancora più assolutamente immortale ed eterno.
L'uomo spiritualmente evoluto ricorda le sue vite passate mentre nell'uomo ordinario manca la memoria delle precedenti incarnazioni delle quali si conservano modellature che si manifestano come tendenze e come attitudini, le quali in certuni si riscontrano sorprendenti e perfino sublimi come nei geni.
Per la scienza dello spirito, dell'occultismo,  dello spiritualismo e per il dogmatismo delle varie religioni ecc.. si deve riconoscere la reincarnazione e la resurrezione iperfisica, come due cose separate e distinte.
La reincarnazione è il mezzo di evoluzione spirituale e la resurrezione è il fine.
Ognuno porta un complesso cumulo di qualità positive e negative da se stesso stabilite nelle antecedenti esistenze che vengono riportate nelle successive e si manifestano come disposizioni, tendenze ecc..
A ciascuno spirito, tramite la reincarnazione, è concesso il mezzo adeguato, duraturo ed effettivo per la sublime ed infinita evoluzione.
Le varie vite non si debbono considerare come singole, staccate e diverse, ma bisogna riconoscerle come sezioni e come fasi integranti di un unica, continua, infinita e fondamentale esistenza.
Così, procedendosi dal bene al meglio, si può con l'estrinsecazione della propria divina entità, conseguire la liberazione dal ciclo delle obbligatorie reincarnazione, realizzando quell'inconcepibile stato di superiore emancipazione, che nelle primordiali incarnazioni sarebbe apparso come la più folle utopia.
Tratto da "Tecnica dell'Evoluzione Spirituale e Divina dell'Uomo" dr. C. Migliore 1913

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