lunedì 15 giugno 2015

Il simbolismo delle monete cinesi

È detto che il Cielo, il quale avvolge o abbraccia tutte le cose, presenta al Cosmo una faccia "ventrale", cioè interna, e la Terra, che le sostiene, presenta una faccia "dorsale", cioè esterna; è facile vederlo dalla semplice osservazione della figura riprodotta qui sotto, dove il Cielo e la Terra, com'è naturale, sono rappresentati rispettivamente da un cerchio e da un quadrato concentrici.

Si noterà come questa figura riproduca la forma delle monete cinesi, forma che per altro è in origine quella di certe tavolette rituali: fra il contorno circolare e il quadrato vuoto che sta in mezzo, la parte piena, nella quale si inscrivono i caratteri, corrisponde evidentemente al Cosmo, in cui si situano i "diecimila esseri"  (ì caratteri sono i nomi degli esseri e di conseguenza rappresentano questi ultimi in modo assolutamente naturale, specie quando si tratta di una scrittura idrografica come nel caso della lingua cinese), il fatto che essa sia compresa tra due vuoti indica simbolicamente tutto ciò che non si trova fra il Cielo e la Terra per ciò stesso si trova al di fuori della manifestazione (il Cosmo).
Se si prestasse attenzione solo alle rispettive posizioni apparenti del Cielo e della Terra, o meglio delle loro raffigurazione, potrebbe sembrare che il Cielo si trovi all'esterno e la Terra all'interno; non bisogna scordarsi di applicare l'analogia in senso inverso: in realtà, da tutti i punti di vista, l'"interiorità" appartiene al Cielo e l'"esteriorità" alla Terra, considerazione che ritroveremo fra non molto.
Del resto, anche a prevedere semplicemente la figura come sta, si vede che, relativamente al Cosmo, il Cielo e la Terra, per il fatto stesso di essere i limiti estremi, hanno in verità una sola faccia, e che tale faccia è interna per il Cielo e esterna per la Terra; se volessimo considerare l'altra loro faccia, dovremmo dire che questa può esistere solo relativamente al comune principio nel quale essi si unificano e dove scompare ogni distinzione fra interno ed esterno, come pure ogni opposizione e perfino ogni complementarismo, per lasciar sussistere unicamente la "Grande Unità".
Vedi anche:
Il simbolo del dollaro
"La Grande Triade" di R.Guènon

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