venerdì 31 ottobre 2014

Esperienza metafisica personale

La mia vita è stata spesso caratterizzata da avvenimenti metafisici particolari e spesso queste attività arrivavano in momenti in cui rifiutavo categoricamente degli aspetti della mia vita che andavano oltre il tangibile...
Dopo varie letture e ricerche posso affermare che tutto ciò che accadeva era frutto della proiezione della mia Anima che premeva per integrarsi, proiettandosi all'estero sottoforma simbolica.
Più rinnegavo questa parte di me e più questi avvenimenti si palesavano per richiamare la mia attenzione.
"Ognuno di noi si trova a cavallo tra i due mondi della percezione sensibile e della percezione inconscia. La conciliazione tra verità razionale e verità irrazionale può realizzarsi nel simbolo perché il simbolo contiene per sua natura ambedue gli aspetti, quello razionale e quello irrazionale" Jung
Una delle esperienze più particolari che ho avuto, mi terrorizzò letteralmente:
"Di norma l'attivazione dei contenuti dell'inconscio collettivo ha conseguenze perturbanti" Jung
Ricordo che ero in Scozia, Edimburgo, una notte tra le 3 e le 4, rientro a casa, era inverno e la nella mia stanza essendo molto freddo, avevo una stufetta alogena che lasciavo accesa tutta la notte anche se emetteva luce, (normalmente non dormo o mi riposo mai in posizione supina, perchè fin da piccola ho sempre avuto una sensazione strana e mi sono sempre svegliata come "cadendo sul letto") ma quella notte però mi ritrovo in quella posizione, cosciente ma come ipnotizzata, riesco a vedere tutto intorno a me chiaramente ma sono come paralizzata...
Nell'angolo in alto alla mia destra scorgo una figura femminile completamente vestita di nero, con il volto non visibile e i capelli lunghi e neri.
Un abbigliamento più antico rispetto i nostri giorni, come se venisse dal XIX secolo.
Questa figura si avvicina  mi afferra i polsi e mi strattona sul letto, io cerco di urlare ho paura..sento vibrare il letto dalla forza con la quale lei mi agita...dopo qualche secondo mi libero dalla visione assurda...
Mi ricordo poco di ciò che ho fatto dopo, so solo che sono andata in largo anticipo a lavoro, avevo bisogno di andare via da lì.
Per qualche giorno cercavo di evitare quella casa e il pomeriggio andavo spesso a riposare a casa della mia amica italiana a cui avevo raccontato tutto.
Qualche pomeriggio dopo sento come una presenza nella stanza, ho le tende scure ma la luce penetra ugualmente, e questa volta sono prone sul letto:
sento come se qualcuno salisse sul letto in ginocchio e mi afferrasse gli avambracci, si chinasse su di me con il viso vicino al mio orecchio.
A quel punto io le chiedo: "Cosa vuoi da me?" e la presenza mi risponde: "Voglio essere te".
Questa volta la presenza era diversa, l'essenza era la stessa ma ho avuto l'impressione che fosse di un aspetto angelico, infatti non ho avuto affatto paura anche se le due esperienze mi hanno lasciata completamente attonita...
Sinceramente non ho mai capito questa esperienza, l'avevo associata a un residuo psichico di qualche personaggio vissuto nella casa ma non vedevo una connessione con me, fin quando non ho iniziato a leggere i testi di Jung:
Credo sia stata una proiezione della mia Anima (che può essersi servita di un residuo psichico per manifestarsi) che in un primo momento ho visto come Ombra, quel periodo stavo rinnegando fortemente una parte di me, e di lì a poco mi successe qualcosa che sconvolse la mia vita per anni...ma il mio problema principale di quel periodo era la perdita del mio contatto con la parte interiore di me e forse quel "Voglio essere te" era una richiesta disperata della mi interiorità di re-integrarsi in me.
Nel libro che ultimamente sto leggendo ho trovato una cosa che può fare al mio caso:
"Noi viviamo anche nei nostri sogni, non viviamo soltanto durante il giorno"
"In un certo stadio superiore dello sviluppo in cui sono già presenti rappresentazioni dell'anima, le imago non sono più semplicemente tutte proiettate....
 Il complesso rimane in certo modo sospeso tra il conscio e l'inconscio, in penombra per così dire, pertinente o affine da un lato al soggetto della coscienza, ma da un altro lato esistenza autonoma, e come tale opposto alla coscienza. In ogni caso non necessariamente obbediente all'interazione soggettiva, ma a essa forse persino sovrastante, sovente quale fonte di ispirazione, di ammonimento o di informazione "soprannaturale".
Dal punto di vista psicologico un simile contenuto sarebbe da definire come complesso in parte autonomo, non ancora pienamente integrato nella coscienza." Cit C.G.Jung
Per molto tempo questo tipo di avvenimenti hanno sconvolto la mia vita ma senza farmi perdere l'equilibrio mentale... 
Sapevo che prima o poi avrei avuto una spiegazione a tutto ciò, ma a quei tempi le vivevo come esperienze metafisiche esterne senza correlazione con il mio Sé.
Non capivo il senso, il motivo... Poi mi è stato tutto chiaro...in questo caso specifico era stato un chiaro avvertimento e infatti la mia vita da quel momento si tinse di due tinte contrastanti.
Leggere i saggi di Jung mi ha portato a ricostruire tanti fenomeni particolari della mia vita, comprendendo, con un viaggio a ritroso, quale sarebbe stato l'inevitabile percorso della mia vita... 
Verso una consapevolezza sempre maggiore...
Noi siamo il microcosmo che rispecchia in tutto il macrocosmo...conoscendo noi stessi conosceremo i misteri del Tutto...
Nell'AniMo Antico

3 commenti:

  1. Grazie, Molto forte!!! A mio modesto parere Sei una Grande Anima Antonella !!!

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  2. Grazie Antonio, io spero davvero che questo post possa aiutare le persone a compredere se stesse e specialmente chi vive queste esperienze a volte incomprensibili! Per quanto mi riguarda ho una grande curiosità costruttiva e ho sempre questa grande voglia di andare a fondo e approfondire!

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  3. Mi sono ricordata una cosa... Appena mi ripresa dallo shock dell'esperienza e soprattutto appena riacquisite le forse sono corsa in bagno a guardarmi allo specchio...
    La "riflessione" dopo l'esperienza animica... Avevo bisogno di guardare il mio viso, i miei occhi...

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