martedì 16 aprile 2019

Mercurio nelle tradizioni: Seyidna Idris (Enoch) e Seydna Aissa (Cristo)

Nella tradizione islamica, Seyidna Idris viene assimilato contemporaneamente a Ermete e a Henoch: tale duplice assimilazione, sembra indicare una continuità di tradizione che risalirebbe al di là del sacerdozio egizio, quest'ultimo avendo solamente raccolto il retaggio di quanto Henoch rappresenta, e che si riferisce manifestatamente ad un'epoca anteriore.
Taluni affermano che il profeta Idris si identifica con Buddha ma in realtà si riferisce a Budha, l'equivalente indù di Ermete.
Infatti non potrebbe trattarsi del Buddha storico, la cui morte è un'avvenimento noto, mentre di Idris è detto espressamente che è stato assunto vivente in cielo, in correlazione con l'Henoch biblico.
Le scienze attribuite a Seyidna Idris e poste sotto la sua speciale influenza, non sono le scienze puramente spirituali, ricollegate a Seyidna Aissa, cioè al Cristo; sono le scienze che si possono definire "intermedie", fra cui figurano in prima linea l'alchimia e l'astrologia; e sono appunto queste, in effetti, che si possono definire propriamente scienze "ermetiche" (di origine egizia).
Nell'angelologia ebraica: in generale, Mikael è l'angelo del Sole e Raphael l'angelo di Mercurio, ma accade talvolta che i ruoli si invertano.
D'altronde, se Mikael, in quanto rappresentante del Metatron solare, è assimilato esotericamente al Cristo, Raphael, conformemente al significato del suo nome, è il "divino guaritore", e il Cristo viene visto anche come "guaritore spirituale" e come "riparatore"; del resto, si potrebbero trovare ancora altre correlazioni fra il Cristo e il principio rappresentato da Mercurio fra le sfere planetarie.
Il Cristo solare sarebbe propriamente il Cristo glorioso, cioè il decimo avatâra, che dovrà venire alla fine del ciclo.
A titolo di curiosità il mese di maggio deriva il suo nome da Maia, madre di Mercurio (che è detta essere una delle Pleiadi), alla quale era anticamente consacrato; ora miei cristianesimo, è divenuto il "mese di Maria", con un'assimilazione certo non solo fonetica, fra Maria e Maia.
Presso i Greci la medicina era attribuita ad Apollo, cioè al principio solare, e a suo figlio Asklepios (trasformato in Esculapio dai latini); ma, nei "libri ermetici", Asklepios diventa figlio di Ermete; si noti che il bastone che costituisce il suo attributo ha stretti rapporti simbolici con il caduceo.
Attorno al bastone di Esculapio è avviluppato un solo serpente, quello che rappresenta la forza benefica, perché quella malefica deve scomparire, trattandosi del genio della medicina.
L' esempio della medicina permette di comprendere come una medesima scienza possa avere degli aspetti che si riferiscono in realtà a differenti ordini... poiché vi è la medicina puramente spirituale o "teurgica", e vi è la medicina ermetica o "spargirica"
La medicina dal punto di vista tradizionale era ritenuta essenzialmente una scienza sacerdotale.
Tratto da "Forme tradizionali e cicli cosmici" di René Guénon

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