mercoledì 20 marzo 2019

Gli Dei


"Infatti nessun pensiero umano ha fatto amare e onorare gli dei 
Prima che incominciasse il canto nell'anima silenziosa, 
Né poté la terra nel sogno o con l'azione prendere il cielo su di sé 
Finché la parola non fu rivestita di linguaggio dalle labbra dell'uomo"
Gli dei sono le creazioni del creato.
Esse sono fatti dall'adorazione dei loro adoratori.
Non sono gli dei a fare l'opera della creazione.
Questa è fatta dalle grandi forze naturali che operano ciascuna a seconda della propria natura; gli dei vengono nella loro processione dopo che il Cigno dell'Empireo ha deposto l'uovo della manifestazione nell'oscurità della notte cosmica.
Gli dei sono emanazioni delle menti-gruppo delle razze; essi non sono emanazioni dell'Unico ed Eterno.
Nondimeno essi sono immensamente potenti perché mediante la loro influenza sulla immaginazione dei loro adoratori essi uniscono il microcosmo al macrocosmo; in quanto con la meditazione sulla bellezza ideale di Apollo l'anima dell'uomo è aperta alla bellezza in generale.
Dalla materia-mente (Akasha, Etere) sono formati gli stampi di tutte le forme; ed entro questi stampi sono costruite le strutture delle tensioni eretiche, entro le quali sono contenute le molecole della materia che formano il corpo della manifestazione sul piano fisico.
...queste forme sono costruite dalla consapevolezza cosmica espressa come forze naturali, funzionanti ciascuna secondo la propria natura; ma allorché la consapevolezza ha cominciato a svilupparsi nelle creature del Creatore, essa ha esercitato le sue funzioni in gradi vari sulla materia-mente astrale che, per sua natura, era suscettibile alle influenze della consapevolezza; di conseguenza, "il pensiero dell'uomo ha fatto gli Dei da amare e da onorare".
Queste forme, una volta costruite, sono divenute canali delle forze specializzate che esse erano destinate a rappresentare, concentrandole sui loro adoratori.
In questo senso illimitato gli iniziato non solo credono negli dei, ma li adorano.
I veggenti, quando cercano di discernere la natura spirituale e la più intima essenza di ogni forma di vita, si imbattono in queste immagini, le "creazioni del creato" e saranno ingannate da esse, prendendole per l'essenza astratta stessa, che non può essere trovata su nessun piano che dà immagini alla visione psichica, ma soltanto su quelli che sono visti dall'intuizione pura.
L'uomo, quando la sua mentalità era ancora primitiva, adorava queste immagini, per mezzo delle quali e gli rappresentava a se stesso le grandi forze naturali di importanza così essenziale al suo benessere materiale, stabilendo in tal modo un legame con esse, per mezzo del quale si sviluppava un canale in cui le forze che esse rappresentavano erano versate nella sua anima, stimolando così il corrispondente fattore della propria natura e perciò sviluppandolo.
Le operazioni di questa adorazione costruivano immagini estremamente precise e potenti e sono queste ad essere generalmente intese come dei.
Tratto da "La Cabala mistica" Dion Fortune

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