sabato 24 settembre 2016

Melki-Tsedeq e Salem


Melki-Tsedeq è re e sacerdote insieme: il suo nome significa "re di Giustizia" e nello stesso tempo è  re di Salem cioè della Pace; ritroviamo la Giustizia e la Pace, i due attributi fondamentali del Re del Mondo.
La parola Salem, contrariamente all'opinione comune, in realtà non ha mai designato una città, ma se ls si prende quale nome simbolico della residenza di Melki-Tsedeq, può essere considerata come un equivalente del termine "Agarttha".
In ogni caso è un errore vedere in essa il nome primitivo di Gerusalemme, perché quel nome era "Jebus"; al contrario, se il nome di Gerusalemme fu dato a quella città allorché gli Ebrei vi fondarono un centro spirituale, fu per indicare che da quel momento essa era come un'immagine visibile della vera "Salem"; bisogna notare che il Tempio fu edificato da Salomone il cui nome (Shlomoh) deriva da Salem, sognifica il "Pacifico".
Possiamo dire che ci troviamo qui al punto di congiunzione fra la tradizione ebraica e la grande tradizione primordiale.
Sion in realtà potrebbe essere uno dei centri spirituali secondari e tuttavia identificarsi simbolicamente al centro supremo in virtù della similitudine.
Come indica il suo nome Gerusalemme è effettivamente un'immagine della vera Salem; la Terra Santa non è soltanto la Terra d'Israele.
A questo proposito è assai significativa, quale sinonimo di Terra Santa, l'espressione Terra dei Viventi: tale espressione designa chiaramente il "soggiorno d'immortalità" sicché nel suo significato più vero, può essere attribuita al Paradiso Terrestre o ai suoi equivalenti simbolici; ma tale appellativo è stato esteso anche alle "Terre Sante" secondarie, e in particolare alla Terra d'Israele.
Si dice che la Terra dei Viventi comprende sette terre e secondo il Vulliaud questa terra è Chanaan, dove si trovano i sette popoli.
Questo è esatto in senso letterale; ma simbolicamente queste terre potrebbero benissimo corrispondere, come d'altronde quelle di cui si parla nella tradizione Islamica, ai sette "dwCEpa" che secondo la tradizione Indù, hanno il "M^ru" come centro comune.
Tratto da " Il Re del Mondo" di Réne Guénon

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