sabato 10 settembre 2016

Il talismano


Le immagini visive era considerate talismani interiori.
Il talismano è un oggetto che porta impressa un'immagine, che si suppone sia stata resa magica o abbia efficacia magica, perché è stata costruita in ottemperanza a certe regole magiche.
Le immagini dei talismani di solito, anche se non sempre, sono immagini delle stelle, per esempio un'immagine di Venere come dea del pianeta Venere, o un'immagine di Apollo come dio del pianeta Sole.
Il manuale di magia talismanica intitolato Picatrix, ben noto nel Rinascimento, descrive i processi attraverso cui, si supponeva, le immagini talismaniche divenivano magiche impregnandosi di spitiro astrale.
Il libro ermetico che fungeva da base teorica alla magia talismanica era l'Asclepius, in cui è  descritta la religione magica degli egiziani.
Secondo l'autore dell'Asclepius gli egiziani sapevano il modo d'infondere nelle statue dei loro dei poteri cosmici e magici: con preghiere, incantesimi e altri processi, davano vita alle loro statue; in altre parole gli egiziani sapevano come "creare dei" con procedimenti simili a quelli con cui si fa un talismano.
Le pratiche di magia, incantesimi poetici o musicali, o il ricorso alle immagini magicizzate puntavano a mettere l'immaginazione in condizione di accogliere gli influssi celesti.
Le immagini erano destinate ad essere trattenute nell'interiorità, nell'immaginazione di chi ne faceva uso.
Un'immagine tratta dalla mitologia astrale può impremersi internamente nell'animo con forza tale che, quando una persona con questa impronta nell'immaginazione usciva nel mondo delle apparenze esterne, queste si presentavano unificate, per il potere dell'immaginazione interna, tratta dal mondo superiore.
I maghi egizi mantenevano lo spirito celeste nelle loro statue magiche con riti celesti, che riflettevano l'armonia  del Cielo.
La teoria rinascimentale della proporzione era basata sull'"armonia cosmica", le proporzioni armoniose del mondo, il microcosmo, riflesso nel corpo dell'uomo, il microcosmo.
Fare una statua secondo le regole della proporzione poteva così essere un modo per introdurre in essa l'armonia celeste, conferendole per questa via animazione magica.
Applicato alle immagini talismaniche interne di un sistema di memoria occulta, questo dovrebbe significare che il potere magico di immagini del genere poteva consistere nelle loro perfette proporzioni.
Tratto da "L'arte della memoria" di Frances A. Yates

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