sabato 31 ottobre 2015

Animus positivo e Animus negativo


Anthony Andrew Gonzalez

L'Animus positivo è  la consapevolezza istintiva più profonda della verità interiore, una verità fondamentale che guida la donna spirituale nel suo processo di individuazione, verso la possibilità di diventare se stessa.
M.L.von Franz

Jung definì Animus  (dal latino spirito) la personificazione maschile dell'inconscio nei sogni delle donne

Anche l'Animus come l'Anima, passa attraverso un processo di sviluppo in quattro fasi.
Dapprima si manifesta come la personificazione del mero potere fisico, per esempio come un campione di atletica, un uomo tutto muscoli.
Nella fase successiva rivela il suo spirito di iniziativa e la capacità di svolgere un'attività pianificata.
Nella terza fase, l'Animus diventa la 'parola'.
Infine, nella sua quarta manifestazione, l'Animus è  l'incarnazione del senso.
A questo più alto livello diviene (come l'Anima) il mediatore dell'esperienza religiosa e di conseguenza la vita acquisisce un nuovo senso.
Fornisce alla donna fermezza spirituale, un invisibile sostegno interiore che la compensa della sua fragilità esterna.
A questo livello più alto, l'uomo interiore funge da collegamento con il .
Personifica le capacità di coraggio, spirito e verità della donna e la pone in contatto con una fonte della sua creatività personale.
L'Animus nella sua forma negativa è  un parassita.
Personifica la brutalità, la freddezza, l'ostinazione e paralizza la crescita della donna.
Nella sua forma negativa è un potere del male, distruttivo per la vita umana.
Separa la donna dalla sua femminilità.
L'allontana dal calore umano e dalla sua gentilezza, la isola a un mondo privo di senso, martoriata da mani invisibili.
La donna si sente vittima, prigioniera, intrappolata dalle circostanze esterne oppure da un destino crudele. Alla fine, potrebbe cominciare a credere che la sua spaventosa solitudine non potrà mai trovare sollievo in questo mondo e quindi sprofondare in fantasie di morte.
Trasformare l'Animus significa andare incontro a una sofferenza immensa, perché si tratta, né  più né  meno, di abbandonare una identità vecchia a favore di una nuova.
Ciò richiede un grande coraggio. Ma vale la pena di intraprendere questo viaggio, poiché le ricompense sono veramente incommensurabili.
L'Animus si scatena ogni volta che la donna ama.
Tenta di allontanare la donna da qualsiasi rapporto disprezzandolo o definendolo folle.
L'Animus negativo si manifesta principalmente sotto forma di resistenza circostanziata a qualsiasi sentimento d'amore.
Se la donna si innamora o si interessa a un uomo, il suo Animus negativo emerge immediatamente e la induce a rovinare il rapporto.
La donna non si rende conto di quanto le sta accadendo. Pensa di essere preda di una maledizione.
L'Animus negativo si comporta come un vero e proprio amante geloso. Vuole tenersi la donna tutta per sé e la tiene lontana da tutti gli altri uomini
Quando la donna è posseduta dall'Animus, pensa di essere l'Animus ella stessa. Soltanto quando si risveglia può rendersi conto che non è così: "No, non sono io!".
Quella dell'Animus è nella donna una delle più frequenti forme di possessione. Improvvisamente la donna si sente preda di una fredda determinazione maschile, trasportata da un dogmatismo astratto, guidata da un impulso a un'azione affrettata, brutale e determinata. Nulla di tutto questo appartiene al suo carattere femminile.
Tratto da "Il mondo dei sogni" di Marie Louise von Franz

giovedì 29 ottobre 2015

La liberazione del cuore


Nella nostra società moderna abbiamo conseguito la libertà sessuale. Si presenta adesso un problema di più vasta portata: la liberazione del cuore.
Marie Louise von Franz

L'amore è un concetto estendibile che va dal cielo all'inferno, riunisce in se Il bene e Il male, il sublime e l'infinito.
C.G.Jung

Il bisogno di conoscenza dell'umanità ha portato a strabilianti conquiste. Ma al di là di ciò che è stato fatto o detto, quello che le persone maggiormente vogliono dalla vita è amare ed essere amate.
Nessuno, finora, è riuscito a spiegare che cosa faccia funzionare i rapporti umani...
Nel corso degli anni poeti e filosofi hanno definito l'amore in migliaia di modi diversi, psicologicamente parlando l'espressione "liberazione del cuore" è proprio una definizione dell'amore.
La funzione di sentimento è toltalmente trascurata oggigiorno.
Viene di solito identificata con l'affetto e l'emozione, ma allora si tratta di un sentimento inferiore.
I giovani liberano il loro sentimento, che però si esprime quasi sempre sottoforma di forti emozioni nel sentimento di amare qualsiasi cosa, o distruggere qualsiasi cosa.
I loro sentimenti risultano indifferenziati, senza argini, non individualmente diretti.
Al contrario i sentimenti differenziati sono diretti verso una persona che per noi è unica, proprio per la sua unicità.
Il sentimento differenziato pressuppone la capacità di percepire l'unicità dell'altro e di liberarsi di tutti i giudizi psicologici schematici.
Si tratta di qualche cosa di irrazionale, che è molto legato al grado di sviluppo che ciscuno ha raggiunto.
Quanto più diventiamo noi stessi individui unici, quanto più ci individuiamo in senso junghiano, tanto più siamo in grado di considerare l'altro come personalità unica, senza renderlo oggetto di giudizi stereotipati.
Se ascoltiamo i pettegolezzi della gente, notiamo che per la  maggior parte si tratta di clichè che non tengono in alcun conto l'unicità dell'altra persona.
Liberare il cuore significa imparare gradualmente  a sentire e percepire l'unicità altrui e ad amarla.
Non mi riferisco all'amore smanceroso e sdolcinato che ama e accetta ogni cosa. Mi riferisco, invece, a una grandissima precisione di sentimento.
Le persone capaci di un  sentimento differenziato notano quando ci rivolgiamo a loro con un tono o con un gesto non autentici.
Esse percepiscono l'unicità dell'altro e vogliono che sia se stesso.
L'amore vero guarisce e rende l'altro totale.
Non ha nulla a che fare con il sentimentalismo, con la gentilezza, con la buona creanza, ed è anche molto faticoso.
Significa reagire costantemente in modo preciso e veloce a ciò che l'altro è, o non è, o dovrebbe essere.
Tratto da "Il mondo dei sogni" di Marie Louise von Franz

Se vai dal pensiero, porta il cuore con te... Se vai dall'amore, porta la testa con te... Vuoto è l'amore senza il pensiero, vuoto il pensiero senza l'amore.
C.G.Jung
Io non voglio essere l'altra metà della tua anima. Io voglio essere colei che ti ricorda che sei già Tutto.
cit.

Trascendere gli opposti non significa affatto omologare e annullare le differenze, semmai rendere la distinzione la fonte sorgiva dell'unione.

A sua volta l'unione degli opposti non è la somma elle due parti ma ciò che le trascende in una nuova forma-formante.

Se io mi dissolvo in te, tu ti ricoaguli in me
A. Romano
 A colui il quale non avrà amato che corpi, forme, apparenze... la morte toglierà tutto.
Chi ama le Anime, le ritroverà...
V. Hugo
I legami più profondi non sono fatti nè di corde nè di nodi, eppure nessuno li scioglie.
LaoTze

martedì 27 ottobre 2015

Dall'ASoTh al Tao

Le 22 lettere che costituiscono l'alfabeto watan, non ve ne sono che 19 che figurano nell'Archeometra; 12 segni zodiacali o semplici, e 7 planetarie o doppie; ne mancano 3 che sono le tre lettere madri o costitutive: - (A) . . (S) e ~ (Th) di cui andremo a vedere la formazione.
                   
Se si seziona seguendo il diametro orizzontale, la figura circolare che costituisce l'insieme dell'Archeometra, in modo da dividerla in due semicerchi, e se si fa poi compiere al semicerchio inferiore una rotazione intorno alla tangente all'estremità destra del diametro orizzontale  (parallelo all'asse verticale della figura), in modo da fargli occupare rispetto a questo una posizione simmetrica alla sua posizione primitiva, si ottiene una figura sintetica che rappresenta l'insieme delle lettere A, S e Th.
A è  formata dal diametro orizzontale, S dai punti centrali, e Th dallo sviluppo della circonferenza.
La riunione di queste tre lettere forma la parola ASoTh.
La lettera A rappresenta l'unità, S il binario, e Th la molteplicità.
                   
Nel mondo esaminato rispetto a noi, l'unità corrispondente allo spirito, la molteplicità alla materia e il termine intermediario o equilibrante è  la vita;  per conseguenza, l'insieme di queste tre lettere può essere considerato come rappresentante l'Universo in tre piani;
Spirituale: è il centro della figura dell'Archeometra è il piano dell'Essere puro o dell'Unità.
Astrale: è  il dominio delle Forze cosmiche il piano vitale o energetico, il simbolo . . rappresenta la polarizzazione della Forza universale come il numero 11 che esprime anch'esso il binario equilibrato.
Materiale: designa tutto quello che è  contenuto in potenza nell'Etere primordiale cioè l'insieme delle possibilità materiali e non solamente il mondo fisico.
L'Etere è  l'ambiente cosmico (Âkâsha) sul quale si esercita l'azione del Verbo Creatore corrispondente, nell'Archeometra alla zona esterna cioè all'inviluppo zodiacale.
Nel sistema solare alla Terra, bisogna capovolgere l'analogia: il mondo principiale è  rappresentato dai cieli superiori alle sfere planetarie e il dominio della realizzazione materiale è  rappresentato dal mondo sublunare cioè  dalla Terra avvolta dalla sua atmosfera e l'insieme delle sette sfere planetarie continua a corrispondere al piano astrale o mondo intermediario.
Dal punto di vista più universale e metafisico il primo termine corrisponde al Principio divino che sussiste in sé stesso per sé stesso indipendente da ogni azione e da ogni manifestazione; il secondo termine rappresenta l'azione del Principio che produrrà tutte le manifestazioni agendo sulla Passività universale (principio femminile), che contiene tutte le possibilità e che è  raffigurata dal terzo termine.
Se si applica ciò a un essere, il primo è il principio spirituale il Se (Âtmâ); il secondo è  l'essere in quanto si manifesta  (Jîvâtmâ), infine il terzo è l'ambiente nel quale si producono le manifestazioni dell'essere o l'insieme dei cicli o stati attraverso i quali evolvono queste manifestazioni.
          
Il simbolo geroglifico espresso dalla parola Asoth può essere raffigurato nel modo seguente:
Si ha così un simbolo che si trova fino in Cina che dimostra che tutte le tradizioni, anche le più diverse in apparenza, provengono originariamente da una fonte comune.
Tratto da "L'Archeometra" di René Guenon


sabato 24 ottobre 2015

Corrispondenze tra alfabeti e numeri

Le corrispondenze tra  i diversi alfabeti e i numeri è la chiave di tutta l'ermeneutica.
Il più importante degli alfabeti che noi dovremo considerare qui per il momento è l'alfabeto watan.
Questo alfabeto fu la scrittura primitiva degli Atlantidi e della razza rossa, la cui tradizione fu trasmessa all'Egitto e all'India dopo la catastrofe in cui scomparve Atlantide, è la traduzione esatta dell'alfabeto astrale.
Esso comprende 3 lettere costitutive che corrispondono alle tre persone della Trinità o alle tre prime Sèphiroth, che sono i tre primi numeri donde derivano tutti gli altri, 7 planetarie e 12 zodiacali, ossia in tutto 22 caratteri che corrispondono alle 22 lettere della seconda lingua di cui parla il Phil Inc.
È  questo l'alfabeto, di cui Mosè aveva avuto conoscenza nei Templi d'Egitto, che divenne il primo alfabeto ebraico, ma che si modificò in seguito nel corso dei secoli, per scomparire completamente nel periodo della cattiva Babilonia.
Il watan è  stato conservato in India, ed è mediante i Brahmana che è giunto fino a noi mentre la lingua atlantidea aveva dovuto dividersi in diversi dialetti che divennero forse anche con il tempo delle lingue indipendenti ed è  una di queste lingue che passò in Egitto: questa lingua egizia fu l'origine della lingua ebraica,  secondo Fabre d'Olivet
L'antico alfabeto essendo andato perso, quando Esdra volle ricostituire il testo della Thorah, si servì di una scrittura caldaica, o più esattamente assira, che è  la scrittura ebraica detta quadrata,  ancora oggi impiegata.
Il nuovo alfabeto ebbe 22 lettere come l'antico, ma le corrispondenze furono modificate e divennero quelle che si ritrovano nella Sépher Iezirah.
Secondo l'Archeometra le corrispondenze sono le seguenti:
Le midifiche sono:
L'insieme delle lettere costituite forma la parola Asoth sostituendo la parola Emesh.
Alle planetarie poste nell'ordine alfabetico, si è fatto corrispondere i pianeti nell'ordine astrologico  (cominciando da Saturno) che cambia totalmente le corrispondenze, sebbene, fra le 7 nuove planetarie si trovano 4 delle antiche.
Addizionando i valori delle lettere costitutive secondo l'Archeometra  (A=1, S=60, Th=400) si trova 461 o DVA, in sanscrito Dêva, divinità;  4+6+1=11 numero della Forza.
I valori numerici delle lettere planetarie addizionate (B=2, G=3, D=4, C=20, N=50, Ts=90, Sh=300) danno 469, o DVT, in sanscrito Dêvata, deità; 4+6+9=19 1+9=10 il principio.
I valori numerici delle lettere zodiacali  (H=5, V=6, Z=7, H'=8 (6), T=9, I=10, L=30, M=40, Ô=70, ph=80, K=100, R=200) danno 565 vita assoluta chr equivale al sanscrito Jîva, la Vita universale.
Addizionando i valori delle 22 lettere si ha: 461+469+565=1495 o ADTE, in sanscrito Aditî vita indivisibile;  d'altronde 1+4+9+5=19, 1+9=10, poiché l'alfabeto  tutto intero è  contenuto in potenza nel Principio.
Tratto da "L'Archeometra" di René Guenon 


venerdì 23 ottobre 2015

La funzione inferiore come porta verso l'inconscio


La funzione inferiore è  la porta attraverso la quale tutte le figure dell'inconscio entrano nella coscienza.
Il nostro regno cosciente è come una stanza con quattro porte ed è alla quarta porta che fanno il loro ingresso l'Ombra, l'Animus o l'Anima e la personificazione del Sé.

La funzione inferiore è  così vicina all'inconscio e rimane tanto selvaggia, inferiore è sottosviluppata da rappresentare naturalmente il punto debole della coscienza, attraverso cui possono irrompere le figure dell'inconscio.
La coscienza sperimenta la funzione inferiore come una zona debole, come quella cosa spiacevole che non ci lascia mai in pace e crea continuamente dei problemi.
Ogni volta che crediamo di aver raggiunto un certo equilibrio interiore ecco che qualcosa dall'interno o dall'esterno rimette tutto in discussione.
Questa forza penetra sempre attraverso la quarta porta che non può essere sprangata.
Le altre tre porte si possono chiudere a chiave ma la serratura della quarta porta non funziona e da lì, quando uno meno se lo aspetta, entra la volontà imprevista.
La funzione inferiore è la ferita della personalità cosciente che mai si rimargina e sanguina perennemente, ma è  attraverso di essa che l'inconscio può entrare in ogni momento, apportando un ampliamento della coscienza e generando un atteggiamento nuovo.
È  La porta difronte alla quale è necessario soccombere, subire sconfitte, al fine di poter perseguire un ulteriore sviluppo.
Nei sogni si lega all'Ombra, all'Animus o all'Anima e al Sé, e conferisce loro una connotazione caratteristica. Per esempio in un tipo intuitivo sarà spesso personificata da un tipo di sensazione; in un tipo di pensiero essa apparirà come un individuo di sentimento relativamente inferiore o primitivo.
Quando il soggetto avrà acquisito una certa consapevolezza dell'Ombra, la funzione inferiore conferirà alla figura dell'Anima o dell'Animus un carattere particolare.
A volte essa si presenta sotto forma di personaggi dell'età della pietra o di animali.
In tal caso possiamo dire che la funzione inferiore non ha raggiunto nemmeno un livello primitivamente umano.
Nella maggior parte delle società normali la gente nasconde la propria funzione inferiore attraverso la Persona.
La Persona trova una delle sue più importanti ragioni di sviluppo nel desiderio di non esporre le proprie inferiorità, specialmente le inferiorità della quarta funzione (le altre tre funzioni secondarie se non sviluppate operano nello stesso modo di quella inferiore).
Il legame che la funzione inferiore stabilisce con il regno della natura animale all'interno di un individuo è  sorprendentemente profondo.
Questa funzione rappresenta realmente il collegamento con gli istinti più  profondi, con le radici interiori, ed è anche, per così dire, ciò  che ci mette in relazione con l'intero passato dell'umanità.
Assimilarla significa che tutto l'adattamento della vita conscia, per un certo periodo, poggia su quell'unica finzione. 
Il passaggio a una funzione ausiliaria avviene quando ci si accorge che l'attuale modo di vivere è  diventato poco vitale, quando si è  più o meno costantemente stufi di se stessi e delle proprie attività.
Il miglior modo di effettuare il passaggio è  quello di dirsi: 'Bene tutti ciò mi annoia a morte... Dov'è  nel mio passato un'attività che continua a sembrarmi piacevole? Che è  ancora capace di darmi la spinta?
Se un individuo si metterà genuinamente a svolgere quell'attività, si accorgerà di essere passato un'altra funzione.
La quarta funzione rappresenta sempre un grande problema esistenziale e se non la viviamo ci sentiamo frustrati, mezzi morti e tutto ci appare noioso.
Se la viviamo è a un livello tanto basso da non poterla utilizzare a meno di possedere lo pseudocoraggio di rinunciare a tutto.

La gran parte della gente non ha questo coraggio altri potrebbero averlo ma si rendono conto che non si tratta della giusta soluzione.
Affrontare la quarta funzione si può  ma conferendole una cornice di fantasia, non vivendola in modo concreto, esterno o interiore ma offrendole la possibilità di esprimersi attraverso la fantasia, scrivendo o dipingendo o danzando o in un'altra forma qualsiasi di immaginazione attiva.
Jung scoprì che l'immaginazione attiva è  in pratica l'unico modo per affrontare la quarta funzione.
Si può stabilire un contatto con la funzione interiore attraverso il regno intermedio.
Tratto da "Tipologia psicologica" di M. L. von Franz

giovedì 22 ottobre 2015

Le funzioni della psiche sullo sviluppo psichico individuale


Le quattro funzioni della psiche sono:
Sensazione, pensiero, sentimento e intuizione.
Le due funzioni razionali sono pensiero e sentimento e sono opposte l'una all'altra e le due funzioni irrazionali sono sensazione e intuizione altrettanto opposte tra loro.
Quando l'una o l'altra delle funzioni di questa struttura fondamentale diventa cosciente o quando addirittura, in condizioni ottimali, le funzioni che diventano coscienti sono tre, si ha come effetto una trasformazione della stessa struttura fondamentale della psiche.
Se dall'inconscio emerge un campo di coscienza, tale cambiamento provoca anche un'alterazione della struttura dell'inconscio stesso.
Già all'età dell'asilo possiamo osservare lo sviluppo di una funzione principale attraverso la preferenza del bambino per una data occupazione o il suo comportamento nei confronti di un altro bambino.
I bambini come gli adulti tendono a fare spesso quello in cui riescono bene e a evitare ciò in cui non riescono.
La tendenza è  quella di rimandare o delegare ad altri quelle mansioni verso le quali non ci sentiamo particolarmente dotati. Questo comportamento naturale non fa altro che accrescere l'unilateralità.
Anche l'ambiente esterno come la famiglia rafforza le tendenze unilaterali preesistenti i cosiddetti doni di natura contribuendo a sviluppare la funzione superiore e a lasciare che l'altro lato della personalità degeneri lentamente.
Il tipo distorto tende a verificarsi, allorché l'atmosfera che circonda un individuo lo costringe  a sviluppare una funzione diversa da quella originaria.
I tipi distorti presentano vantaggi e svantaggi.
Gli svantaggi risiedono nel fatto che viene loro impedito, sin dall'inizio, di sviluppare la loro disposizione principale e quindi rimangono un po' sotto il livello che avrebbero raggiunto se fosse stato loro consentito di svilupparsi in modo unilaterale.
Facendo ritorno al tipo originario questi soggetti riescono molto rapidamente ad acquisire l'altra funzione e raggiungere uno stato evoluto.
Tratto da "Tipologia psicologica" di M.L. von Franz

martedì 20 ottobre 2015

Simboli onirici

Pietra: è il simbolo sacro più antico dell'umanità. Dagli studi su tribù originarie sembra che l'uomo primitivo venerasse le pietre.
In alcune pietre venivano percepiti poteri sacri. L'aborigeno australiano crede tuttora che gli spiriti delle antiche divinità risedano in alcune pietre e che se una donna passa accanto a una di queste può concepire un bambino.
I greci credevano che le anime dei neonati uscissero dalle pietre tombali degli antenati.
La pietra perciò sarebbe il luogo da cui ha origine la vita. E' molto simile alla stella; l'eterna e immortale sostanza dell'essere umano veviva proiettata nella pietra.

Sabbia: la sabbia viene generalmente associata ad aspetti della vita futili, sterili, terreni.
Ad esempio,per una mente intellettuale,ai  compiti della vita quotidiana (cucinare, cucire, gestire il denaro ecc..).
La sabbia rappresenta il carico delle incombenze terrene, dell'esistenza fisica, che il sognatore dovrà integrare nella sua vita prima di poter continuare a realizzare il suo destino.

Grano: i covoni di grando erano il simbolo della generazione della vita umana. In Egitto vi era tutta una simbologia che associava l'uomo al grano. Come l'uomo infatti il grano sboccia, viene spezzato dalla morte e torna a germogliare dalle radici. In questo modo il ciclo della vita, della morte e della rinascita alla vita eterna era proiettato sul grano.
Se il grano non cade a terra non dà frutti.

Vacca: rappresenta il principio materno cosmico, il principio della fertilità femminile della terra e del cielo. La pioggia che cadeva dal cielo, che è garanzia di vita, simbolizzava il latte della vacca celeste.

7: il numero sette è associato ai sette pianeti e ai sette metalli. Rappresenta un ciclo completo.
Dopo il sette, il ciclo ricomincia con l'otto. Ancora oggi la settimana è composta di sette giorni e l'ottavo rappresenta l'inizio della successiva. Nella tradizione del simbolismo numerico, il numero sette è associato a un completo ciclo temporale.

Aquila: In araldica, l'aquila è l'uccello dei re e dei condottieri. Così come il leone è il re degli animali della foresta, l'aquila è il re degli uccelli.
Ha a che fare con l'istinto di potere, ma anche con l'elevazione spirituale, con i voli sterminati del pensiero e della fantasia.

Pollice: Nelle fiabe, il pollice è considerato il dito più piccolo della mano ed è associato alla creatività, alla fantasia creativa. Pensiamo, per esempio, al personaggio di Pollicino.
Ma Pollicino è anche il Briccone. E' uno spirito che gode della sua libertà e gioca brutti scherzi alla borghesia dominante. Il lato Briccone, biricchino e creativo.

Coniuge: quando sogniamo il nostro coniuge, che però non somiglia a quello reale, significa che si tratta della moglie o del marito interiori. Sono figure di Anima e Animus cui siamo, per così dire, interiormente sposati. Il sogno rappresenta in questo modo il matrimonio interiore.

Fiume: rappresenta il flusso della vita, il fluire del tempo; che il tempo è un fiume che sfocia nell'oceano dell'eternità; che la vita è un fiume che inizia con la giovane primavera e si conclude del mare della Natura Divina e così via.
Il fiume costituisce l' eterno paragone per tutto ciò che nella vita è in costante movimento o cambiamento, che è poi tutto quanto si muove e cambia nella sostanza psichica che ci sostiene.
E' come se ci fosse dentro di noi una sostanza psichica essenziale che accompagna la nostra identità per tutta la durata della vita. Questo è il fiume, il misterioso flusso dell'esistenza.

Sangue: rappresenta la psiche emozionale e attiva, la psiche affettiva. Il sangue rappresenta l'attività vitale.

Vampiro: Quando respingiamo o rimuoviamo un complesso della psiche, questo agisce segretamente alle nostre spalle succhiandoci l'energia. Si trasforma lentamente in quel fenomeno che l'immagine del vampiro rappresenta perfettamente: qualche cosa che aggredisce di notte e succhia sangue.

Notte: é il luogo della riflessione distesa che lascia emergere i sentimenti e i lati repressi della personalità.

Specchio: nello specchio ci si riflette; esso riflette la nostra immagine. La parola 'riflettere' ha un duplice significato; vuole dire impegnarsi a pensare, per esempio, a se stessi.
Pensare,riflettere, significa ripiegarsi su se stessi, ritrovare la propria identità. Lo specchio mostra, in maniera obbiettiva,  la faccia autentica di ciascuno. 
Lo specchio è quindi ciò che mostra la vera riflessione, la vera identità.

Arti: le braccia sono generalmente gli organi dell'azione; le gambe,  invece, ci consentono di tenere i piedi saldi nella realtà oppure avanzare o indietreggiare in una situazione. 

Camera da letto: rappresenta un territorio privato all'interno del quale il sognatore non vuole intrusi. Rappresenta la vita privata e intima.

Cameriera: si tratta di un lato femminile che, fino ad ora, si è  concentrato esclusivamente a servire gli altri invece di prendersi cura di sé  stessa.

Stanza d'albergo: è  un luogo abitato da forestieri in cui possono andare e venire a piacere e quindi non vi si può  godere di una privacy. Non si ha un luogo di introversione dove poter essere se stessi e custodire i propri segreti. Tutto viene regalato ad altri.

Bambino: nei sogni di una donna,  un maschietto rappresenta generalmente un'impresa nuova.
Rappresenta il compendio dell'attività continua. Il bambino simboleggia un'impresa onesta, l'agire non per il successo ma per amore dell'impresa in se stessa.
Rappresenta un nuovo aspetto della personalità della sognatrice che sta venendo alla luce.

Bambina: per una donna rappresenta la sua vera femminilità ancora in fase crescente. Una prima vaga  traccia della nuova identità della sognatrice.
Ondeggiare nell'aria: il sognatore non ha alcun rapporto con la terra. Non ha i piedi per terra,  alcun contatto con la realtà o con il suo corpo. Vive in un mondo delle idee e delle illusioni, dei concetti teorici della vita.

Cane: simboleggia le forze terrene, le forze istintive.  Il cane rappresenta i nostri istinti addomesticati. Quando si tratta di cani ostili quindi il non voler accettare il nostro lato istintivo.

Madre: per la donna la madre rappresenta il suo fondamento istintivo, la matrice, l'utero nel suo complesso. Quando una donna ha un rapporto problematico con la madre, spesso denuncia difficoltà con la funzione sessuale, con le mestruazioni, con i sentimenti materni.  La madre rappresenta, per così dire,  la terra sulla quale si vive.

Gola: nell' insegnamento induista è uno dei centri chakra, il centro dell'universo del Logos, della parola. Si chiama anche centro Vishuddha.
Se si sogna di essere attaccati alla gola vuol dire che si ha difficoltà nell'espressione.

Uomo ferito: nel sognatore di sesso femminile rappresenta l'Animus non in grado di funzionare, la donna è eccessivamente passiva, troppo esposta alle vicissitudini della vita, incapace di farsi carico del suo destino.

Scendere: le scale per esempio, vuol dire calarsi a un livello di realtà più profondo, farsi carico di un maggior realismo 

Villaggio vecchio stile: rispecchia un modo di vivere antiquato

Bagno: è legato al simbolismo della purificazione dell'acqua.
Nel bagno si ha la possibilità di guardarsi allo specchio e di vedere la nuda verità che non è sempre gradevole.

Nudità: quando si sogna di essere nudi significa essere semplicemente se stessi senza veli o coperture. Come il detto "La verità nuda e cruda".

Orinare: quest'atto simboleggia generalmente l'espressione autentica di sé. Orinare è una delle poche funzioni che non si possono reprimere. Possiamo fare a meno di dormire, di mangiare per un certo tempo, ma non possiamo evitare di fare pipì. Nei sogni è come esprimere "Eccomi qui, io sono così ". 

Uomo brutale: per una donna sognare di essere aggredita da un uomo rivela la parte di lei che aggredisce se stessa.
Vuol dire che si sta autoifligendo un colpo.
Quell'uomo si annida dentro la sognatrice e quindi ella potrà andare avanti solo se si renderà conto che nel mondo esterno ciò che le sta accadendo di spiacevole appartiene alla sua stessa natura.
Deve affrontare il fatto di avere dentro di sé un uomo che la svaluta come donna.

venerdì 16 ottobre 2015

La "Imitatio Christi"


La Chiesa ci ha insegnato a imitare Cristo in un modo sbagliato; a imitare, cioè, le sue azioni esteriori.
Questo modo di intendere il cristianesimo ci porta a 'scimmiottare' Cristo, e questo scimmiottare non può entrarci sotto la pelle.
Non siamo affatto cristiani.
Se ci soffermiamo sulla storia occidentale, sulle guerre e lotte sanguinose, vediamo quanto poco la cristianizzazione ci abbia raggiunto.
Siamo cristiani a parole, esteriormente, ma in termini di fatti psicologici siamo assoluti barbari pagani.
Leggiamo il Vangelo, lo ripetiamo in chiesa, ma spesso senza esserne toccati.
La crocifissione è il momento cruciale, il momento in cui l'insegnamento cristiano, o il mistero di ciò che Cristo rappresenta, tocca l'animo umano.
La crocifissione simbolicamente rappresenta la tensione fra gli opposti, la massima sofferenza causata dalla tensione fra gli opposti, è provocata dall'Anima.
Gli opposti si uniscono, e questo determina dolore.
Ecco perchè quando Cristo fu sulla croce gridò: "Signore, Signore perchè mi hai abbandonato?" si sentiva completamente lacerato dagli opposti, annichilito dagli opposti.
Questo è l'insegnamento centrale del mistero cristiano:
l'insegnamento cristiano è una realtà psicologica, non è un gesto qualsiasi da scimmiottare, non un comportamento convenzionale come quello che parroci e preti ci insegnano.
E' qualche cosa che ci tocca e che concerne il nostro essere psichico più profondo.
Alcuni mistici ci insegnano che bisogna 'diventare' Cristo; che la vera imitazione di Cristo consiste proprio nel diventare Cristo, ossia nel trasformare noi stessi in Cristo, in senso psicologico, a un livello profondo.

Essere crocefisso fra gli opposti vuol dire portare la propria croce e prendersi carico del proprio destino fino in fondo.
Cristo rappresenta in un certo senso il modello dell'uomo che segue il proprio destino, porta la propria croce e adempie al proprio compito senza mai oscillare o cedere ad alcuna pressione proveniente dalla collettività.
Per questa ragione veneriamo Cristo l'uomo che diventa dio e il dio che in lui diventa uomo.
Vedi anche: La stella come simbolo onirico
                   Oltre la storia ufficiale
Tratto da "Il mondo dei sogni" di Marie Louise von Franz

mercoledì 14 ottobre 2015

Sui "Tipi psicologici" di Jung...


In Tipi psicologici, Carl Jung si occupa non del che cosa avviene nella psiche, ma di come avviene; non si occupa dei contenuti della psiche ma di come essi si muovono, ossia dell'orientamento generale dell'energia psichica.
Quando si parla di tipo introverso ed estroverso si allude a come si muovono prevalentemente le energie psichiche di un individuo.
Secondo Jung l'atto della conoscenza è composto da un lato da fattori soggettivi intrapsichici, dall'altro da fattori dipendenti dall'oggetto esterno.
Se l'energia psichica, la libido, scorre prevalentemente e intenzionalmente verso l'oggetto esterno abbiamo il tipo estroverso, se scorre verso i dati soggettivi intrapsichici abbiamo il tipo introverso.
Spesso l'atteggiamento esterno nasconde e talvolta falsifica il vero orientamento della libido.
Si può essere introversi e apparire molto socievoli e aperti ai rapporti; viceversa un estroverso può essere tremendamente chiuso e avere rapporti difficili con l'ambiente.
L'indagine tipologica non deve dipendere da punto di vista soggettivo dell'osservatore ma dalla testimonianza precisa di come l'individuo orienta la sua libido e conosce la realtà.
Oltre ai due orientamenti tipologici fondamentali Jung distingue quattro funzioni che definisce come "forme di attività psichica che in circostanze diverse rimangono fondamentalmente uguali a se stesse".
Due vengono definite razionali  (pensiero e sentimento), due irrazionali  (intuizione e sensazione).
Non è  molto noto ciò che Jung intende per razionale e irrazionale.
Egli afferma:
La ragione umana non è quindi null'altro che l'espressione dell'avvenuto adattamento alla media di ciò che accade e che si è  condensato nei complessi rappresentativi gradualmente organizzatisi, i quali a loro volta costituiscono i valori obbiettivi.
Le leggi della ragione sono dunque le leggi che contrassegnano e regolano l'atteggiamento adatto, l'atteggiamento medio 'giusto'.
La ragione è  quindi per Jung una forma di adattamento evolutivo, di corrispondenza avvenuta tra un certo elemento interno all'organismo 'uomo' e l'ambiente esterno.
La ragione umana si è  strutturata in valori corrispondenti alla media  delle esperienze degli eventi esterni.
Poiché il pensiero e il sentimento funzionano in rapporto a questi 'valori obbiettivi' e ne seguono le leggi, sono considerati da Jung funzioni razionali.
Si può dire che i limiti della ragione sono legati strettamente all'esperienza media che l'uomo nel corso dei millenni ha fatto della realtà. Se compaiono dei fatti che non rientrano nella media di queste esperienze, essi vengono definiti come irrazionali.
Solo in apparenza leggi della ragione sono immutabili.
Esse ci appaiono tali perché le vediamo in uno sviluppo cronologicamente troppo limitato.
La conoscenza della realtà impone continuamente nuove strutture mentali e mette le categorie della conoscenza razionale in costante discussione.
I limiti della ragione sono quindi via via modificabili nel corso della storia umana.
Per Jung l'irrazionale inizia laddove finisce il razionale.
Di Daniele Ribola prefazione al libro " Tipologia psicologica" di M.L. von Franz

lunedì 12 ottobre 2015

L'Ombra


Dentro ciascuno di noi si aggira un'Ombra.
Dietro la maschera che indossiamo per gli altri, sotto il volto che esponiamo, vive un lato nascosto della nostra personalità.
La notte, mentre ci abbandoniamo indifesi al sonno, questa immagine si confronta con noi faccia a faccia.

Quasi tutti noi ci identifichiamo maggiormente con i tratti che ci rendono socialmente accettabili.
Tendiamo a considerare l'Ombra imbarazzante, inferiore, talvolta un po' maligna e socialmente inaccettabile.
Ciascuno di noi emana un'Ombra; i criminali, per esempio, vivono l'aspetto peggiore della loro personalità e, di conseguenza, hanno un'Ombra positiva.
Tutti abbiamo bisogno dell'Ombra, essa ci consente di mantenere i piedi per terra, ci rammenta la nostra incompletezza e fornisce i tratti complementari della nostra personalità.
Saremo davvero molto poveri se fossimo soltanto quello che immaginiamo di essere.
L'Ombra si manifesta quando per esempio, ci sentiamo stanchi o sotto pressione e succede che una personalità diversa dalla nostra abituale si fa avanti.
Anche in caso di malattia l'Ombra emerge immediatamente. Si manifesta sotto la forma di improvviso cambiamento di carattere.
Oppure nella vita di tutti giorni quando involontariamente facciamo qualcosa come dire dei "brutti scherzi" anche se armati da buone intenzioni: perdere un libro prestato da un'amica o arrivare in ritardo agli appuntamenti ecc..
Ognuno ha il suo nemico d'elezione, il suo 'miglior nemico', per così dire.
Quando qualcuno ci fa del male è, in qualche modo naturale, odiarlo.
Ma quando non ci fa nulla di male e al solo vederlo ci sentiamo irritati allora è certo che si tratta dell'Ombra.
Quando una persona reprime o sopprime le proprie emozioni istintive, nei sogni può comparire un animale ostile.
Quanto più una persona pensa di essere virtuosa e non vive la propria Ombra, tanto più la proietta e vede gli altri come malfattori. La persona convinta di esser virtuosa vive in un costante stato di indignazione e dà la caccia alla propria Ombra nela persona di una altro.
Molto spesso le figure di Ombra ci perseguitano in sogno sotto forma di ladri e nemici pericolosi.
In genere, quando in sogno qualche cosa ci perseguita, significa che in qualche modo vule raggiungerci. ma siccome ciò che ci perseguita ci fa paura, lo rappresentiamo sottoforma di figure malvagge.
Quando impariamo a conoscere la nostra Ombra e a viverla un po' di più, diventiamo più accessibili, naturali, umani e completi.
Le persone senz'Ombra, i perfetti, infliggono a quelli che stanno loro intorno un irritante senso di inferiorità.
Si comportano in modo superiore rispetto ai comuni mortali.
L'Ombra è veramente la nostra funzione sociale migliore ci integra all'interno del gruppo umano.
Le buone qualità ci pongono al di sopra del gruppo. L'Ombra ci rende uomini tra gli uomini e umani, semplicemente umani.
Dice un proverbio: "L'uomo è sempre pronto a vedere il male altrui". perchè allora può sempre dire: "E' l'altro, non sono io".
Questo fatto gioca un ruolo fondamentale nella cosidetta 'psicologia del capro espiatorio'. In alcuni gruppi, di solito la famiglia, c'è spesso un bambino o un altro membro che assume il ruolo di colui che compie il male che gli altri desidererebbero ma non osano compiere.
Nella società è probabilmente il criminale a rivestire questo ruolo; è lui il 'redentore negativo'.
Nell'aspetto in ombra della nostra personalità, siamo copme mescolati, confusi, con il mondo circostante e, per quanto difficile, è molto importante che conosciamo bene la nostra Ombra e la teniamo fuori dai fenomeni di gruppo. 
Anche l'energia creativa non espressa può rivelarsi nei sogni come un aspetto dell'Ombra personale.
L'Ombra è spesso personificata in sogno dagli amici, questo perchè noi facciamo amicizia con persone che esprimono la nostra Ombra, gli amici sanno spesso fare cose che noi non siamo in grado di fare.
Dimmi chi sono i tuoi amici e avrò un bel quadro dei tuoi pregi e i tuoi difetti. Qualità e difetti ci attraggono in equal misura, entrambi esercitano fascino.
Se non lavorariamo sulla nostra Ombra sussisterà sempre un rapporto di odio-amore con l'Ombra stessa e con gli amici.
Tratto da "Il mondo dei sogni" di Marie Louise von Franz

venerdì 9 ottobre 2015

Castello Medievale come simbolo onirico e simbologia storica


Il castello medievale è considerato una delle cosidette courts d'amour francesi, le corti d'amore dove per la prima volta nella città cristiana occidentale si è realizzata l'Anima.
Qui, ogni cavaliere sceglieva una donna e la eleggeva a rappresentante della sua Anima amata.
Componeva poesie per lei e compiva azioni eroiche in suo nome.
La venerava come una dea.
Questi uomini seppero liberarsi del loro comportamento di guerrieri barbari e divennero uomini colti.
Erano uomini in grado di rapportarsi con le donne, uomini che coltivavano la loro capacità di amare, la loro sensibilità.
Era il tempo delle leggende del Graal, dei trovatori, della storia di Tristano e Isotta.
La Chiesa non approvò questa evoluzione, che portava spesso a complicazioni in quanto rendeva le persone troppo indipendenti, e la combattè.

Dopo la soppressione delle courts d'amour  accadde una cosa interessante: i cavalieri cominciarono a venerare la Vergine Maria invece delle loro dame idealizzate.
Così ebbe inizio la caccia alle streghe.
Il femminile divenne negativo. Le donne seduttive e interessanti vennero perseguitate come streghe, perchè la vita amorosa che stava cominciando a svilupparsi era stata soppressa.
Ora quando ci troviamo di fronte al problema del rinnovamento dei rapporti fra i sessi, al problema di reperimento di nuove forme di rapporto fra uomo e donna, dobbiamo tornare al Medioevo, in quel castello circondato dal fossato dove il problema è rimasto in sospeso.
Fu lì che il problema non venne preso in considerazione; da lì prese avvio lo sviluppo maschile, unilaterale e relazionale dell'Occidente.
E' lì che perciò occorre tornare.
Lo sviluppo dell'Anima è di vitale importanza per l'uomo del nostro tempo, così come lo è quello dell'Animus per le donne.
In Estremo Oriente il modello medievale di rapporto fra uomo e donna era costituito dal samurai e dalla geisha.

Vedi anche:
Le nebbie di Avalon
La separzione dei Mondi
e la sessione
Psicologia femminile

Tratto da "Il mondo dei sogni" di Marie Louise von Franz

mercoledì 7 ottobre 2015

Le costellazioni celesti e i sogni


Esiste una relazione fra le costellazioni celesti e il destino dell'individuo o addirittura dell'intero genere umano.
Le costellazioni celesti rappresentano le costellazioni di sfondo dei grandi avvenimenti storici, come se nell'inconscio profondo non fossimo isolati ma in qualche modo collegati all'umanità tutta, e l'umanità stesse sognando un sogno senza fine.
A questo si devono i cambiamenti nella politica e nelle religioni.
Se riflettiamo su quanto il modo di vedere dell'umanità si è trasformato negli ultimi trent'anni, ci rendiamo conto di come i cambiamenti collettivi importanti avvengano velocemente.
Naturalmente, gli esseri umani intelligenti riflettono sui processi più profondi che stanno dietro gli eventi storici esterni.
Il fatto che il sognatore si attardi a osservare il cielo, può  quindi significare che egli non soltanto guarda le costellazioni più profonde della sua vita personale, ma anche quelle dell'intera società.
'Costellazioni' deriva da 'stelle'; significa l'insieme delle stelle, l'unione dell'umanità con le stelle.
Se si ha bisogno di un orientamento: "Dove sono adesso? Qual è il mio compito?" Si sogna di guardare il cielo  e scorgere le costellazioni planetarie.

Per esempio la congiunzione fra Giove e Saturno ha una storia molto antica. Si verificò venti volte nel periodo della nascita di Cristo; secondo la tradizione storica, precisamente sette anni prima che Cristo nascesse.
Ora è  noto che Saturno è  considerato un dio malevolo.
Saturno è uno spirito oscuro e distruttivo.
Giove, invece, viene generalmente ritenuto la stella dei re, del Re della Giustizia, dell'espansione terrena, della magnanimità, di tutte le qualità positive di una persona regale.
La tradizione vuole che il cristianesimo sia nato in un momento di congiunzione fra questi contrasti estremi: il buio e la luce, il corpo e lo spirito.
Prima, tutto era diviso da opposti e conflitti. L'idea centrale era che l'età del cristianesimo si sarebbe caratterizzata dapprima per il dominio di Cristo, lo spirito di Giove e successivamente per il dominio dell'anti-Cristo, lo spirito di Saturno.
La congiunzione di Saturno e Luna veniva considerata come l'annuncio di un'epoca rivoluzionaria, di grande dubbio religioso, di cambiamento.
Nel corso dei secoli la Luna è  sempre stata vista come l'entità che dominava il mondo caduco e mutevole. Era una costellazione femminile, in perenne mutamento, che spendeva accanto alle costellazioni maschili eterne, il regno delle idee platoniche dove nulla cambiava, se non attraverso lunghissimi processi storici.
La mutevole costellazione lunare governava le mestruazioni, la nascita e la morte, gli animali, le maree e così via.
La presenza della luna nei sogni può essere vista come la riflessione di una situazione collettiva, che ha a che fare con l'emergere dell'archetipo femminile.
La nostra epoca è caratterizzata dall'emergenza di un forte elemento femminile, che possiamo constatare sua nella liberazione della donna sia nel cambiamento della psicologia maschile.
Vedi anche:
Stelle
Luna
Influssi astrali
Tratto da "Il mondo dei sogni "di Marie Louise von Franz

lunedì 5 ottobre 2015

Società moderna e sentimenti


La tendenza attuale nella società occidentale, ma anche in Cina e nelle società marxiste in generale, è quella di organizzare le masse con il computer, scoraggiandone i sentimenti personali.
In Occidente, per esempio, nelle grandi aziende è di regola far ruotare il personale in modo da impedire che si attacchi troppo a una situazione particolare.
L'attaccamento personale costituisce un campanello d'allarme. I sentimenti personali devono essere scoraggiati.
"Non è logico" come se la logica fosse l'unico strumento di discussione.
Si può discutere anche con il cuore. Si può portare avanti una protesta con i sentimenti.
Ma oggi la moda, questa moda assolutista, esige la razionalità.
Molte scuole di psicologia sono anch'esse razionali... come se l'essere umano fosse una macchina rotta.
Tutto questo distrugge completamente i sentimenti e ferisce sia gli uomini sia le donne.
Ferisce di più le donne perché, in generale,  esse pongono un'enfasi maggiore sui rapporti e i sentimenti personali.
Le donne sono più esposte per questa ragione oggi sono molto infelici e avvertono un generale senso di rivolta.
Anche gli uomini naturalmente vengono colpiti; quando le donne non ce la fanno più e diventano fredde e sgradevoli, questo si ripercuote sui figli e sui compagni.
Ma l'uomo resiste più a lungo della donna a un mondo organizzato razionalmente.
La negazione del sentimento personale sembra essere una violazione della naturale tendenza umana alla relazione.
Privilegia la testa rispetto al corpo.

Penso che il ritorno alla natura, la vita in mezzo alla natura, sia sia un modo più adatto per immergersi nuovamente nel proprio corpo. È un modo naturale.
È quando una persona ritrova il proprio corpo, succede innanzitutto che riprenda contatto con le emozioni, che sono il ponte fra mente e corpo. Probabilmente riattiva il sistema linfatico, che influisce sulle emozioni.
Penso che l'errore sia nello scarso valore che l'intera coscienza collettiva attribuisce all'Eros.
L'Eros è  personale: si trasmette da individuo a un altro individuo in un modo esclusivo e personale.
Purtroppo l'Eros non ha più peso nella nostra società.
Non siamo più liberi di dire "Faccio questo perché amo queste cose", oppure "Agisco contro le regoleperché amo certe cose".
Le regole sono regole.
Il computer le ha elencate tutte e le cose devono andare in quel modo.
La depersonalizzazione totale e l'organizzazione massificata della società moderna distruggono i sentimenti e fanno impazzire le donne.
Tratto da "Il mondo dei sogni" di Marie Louise von Franz

sabato 3 ottobre 2015

L'animo profondo

....per chi si emoziona per un albero, un fiore sbocciato, una piantina tra le rocce....
...per tutte le persone che guardano oltre il visibile, che ascoltano il loro profondo e si domandano sempre il perchè dietro i "perchè"....
Tutte quelle persone che si sentono diverse, un po' fuori luogo e credono che il mondo sia come un rovo spinoso... fa male...ma ha anche le sue bellissime e profumatissime rose...
Perchè la materia più densa brucia la delicatezza della spiritualità mentre la spiritualità può solo che diluire la durezza dell'esistenza di ognuno?
Perchè la dolcezza, la delicatezza vengono visti come debolezze?
Un animo profondo sa percepire e comprendere prima degli altri ciò che accade... e credo che non esista arma più forte per chi non sa fare ciò....
Un animo profondo ama esponendo tutto se stesso senza remore, senza rinfacciare, senza fare i conti...senza prevaricare..
...accettando l'altro...accogliendolo...
Accanto a un animo profondo sai che ci sarà sempre una ragione per continuare a "camminare" insieme...
..anche quando la "materia" sarà causa di problemi...
Le ali della farfalla così delicate e belle, riescono a  portarla in alto libera, felice, soave... Resistono al vento, alla pioggia, al sole... 
Splendida da guardare e contemplare, ma se si cerca di afferrarla e catturarla si rischia di rovinare e sgretolare quella meravigliosa, forte delicatezza...
.. il cuore di una persona profonda somiglia alle ali della farfalla...
Come il cerbiatto che per il cacciatore è un bersaglio, mentre per gli occhi di un'anima gentile, è una meraviglia della natura....  
La differenza sta nel distruggere o costruire...
...nel mortificare o nell'accettare....
...nell'accogliere o allontanare....
L'anima non vede differenza perché scruta con amore mentre la mente egoica divide e categorizza.... 
...E uccide l'unicità di ogni individuo unico a suo modo...
Se per chi ti disprezza sei strano, sbagliato... Per chi ti accetta e ti ama sei speciale....
La particolarità e l'individualità ha questi due aspetti differenti...questi due lati della medaglia... sta a te quale voler vedere...
...Sta solo allo spettatore decidere se amare o analizzare...
Nell'AniMo Antico

venerdì 2 ottobre 2015

Immagini fondamentali dell'Anima nella psicologia maschile


Si dice che nella società moderna la donna più bisognosa di liberazione sia quella all'interno di ciascun uomo.
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Nell'uomo, l'Anima rappresenta la personalità di sentimento, la sensibilità, la consapevolezza dei fatti interiori.
Quando un uomo ha un rapporto positivo con la propria Anima, è ricettivo ai processi spirituali della psiche profonda. L'Aima è il suo lato femminile
-
Secondo Jung, vi sono quattro immagini fondamentali dell'Anima: Eva, Elena, Maria e Sophia, la saggezza di Dio.
Eva sarebbe  la donna biologica, e quando si manifesta come Anima dell'uomo rappresenta il sesso biologico, l'attrazione fisica, la maternità, l'immagine della comine donna attraente.
Elena rappresenta una fas superiore. E' l'hetàira dei Greci, la loro geisha.
E' la donna colta con la quale il rapporto non si esaurisce allo scambio sessuale, ma assume anche forme spirituali. Con lei si può parlare di poesia o di filosofia.
Incarna la possibilità di unire spiritualità e sessualità romantica.
 La fase successiva è rappresentata dalla figura dell'Anima della cristianità: la Vergine Maria.
Ella simbolizza il livello più alto di spiritualità, che tuttavia è in lei un po' troppo unilaterale.
Alla Vergine Maria manca l' oscurità, il lato Eva della donna, l'Ombra terrena, l'aspetto più biologico, più aperto, più naturale dell'Anima.
Per questa ragione diventa un idele irraggiungibile.
La quarta fase, Sophia, la saggezza divina, rappresenta perciò un modo di calare a terra, perchè la saggezza non implica una tale virtuosa spiritualità.
La saggezza è più vicina alla vita.
E' presente quando un uomo sa come amare le donne, sa come rapportarsi a esse e nello stesso tempo è saggio, di una saggezza che lo protegge dal loro lato divorante.
L'amore, nella sua più alta espressione, deve contenere un grano di sale.
L'amore implica entrambi gli elementi estremi e opposti: da un lato, un ideale spirituale e romantico, dall'altro la spinta biologica verso la continuazione della specie, qualche cosa di molto vicino al livello animale.
Entrambi questi opposti convergono nel rapporto d'amore.
Ma l'uomo che non è mai riuscito a liberarsi della madre non può mettere insieme la principessa e, per così dire, la puttana.
-
L'Anima, nella sua forma evoluta, esplica una funzione mediatrice fra l'Io maschile e il Sè; pone l'uomo in rapporto con la sorgente del suo essere.
Tratto da "Il mondo dei sogni" di Marie Louise von Franz

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