mercoledì 30 settembre 2015

I due triangoli principali dell'Archeometra

I due triangoli principali da considerare nell'Archeometra sono:
1° Il triangolo eretto, con i colori giallo, blu e rosso: è  chiamato il Triangolo del Verbo e della Terra del Principio e dell'Immanazione dei Viventi in Lui; esso corrisponde al nome di Gesù.
2° Il triangolo capovolto,  con i colori verde, violetto e arancione; è chiamato il Triangolo delle Acque Vive, delle Origini o della Rifrazione del Principio Eterno nell'Embriologia Temporale; corrisponde al nome di Maria.
Il Triangolo della Terra del Proprio o della Terra  Celeste (Swargabhumi), corrisponde alla Montagna che è il centro del Mondo (il Méru), il cui vertice è  il soggiorno d'Ishwara (Manâ-Dêva), nella sfera di Sani o di Saturno.
Il diametro verticale è  l'asse nord-sud del Mondo che va dal vertice del Mèru  (Polo Nord, solstizio d'inverno o Capricorno, domicilio di Saturno) in fondo all'Abisso  delle grandi Acque (Polo sud, solstizio d'estate o Cancro, domicilio della Luna).
La linea orizzontale rappresenta la superficie dell'Oceano delle grandi Acque  (serbatoio delle possibilità o passività universale); il Mèru si riflette in questo Oceano in mezzo al quale si eleva.
Il triangolo della Terra eretto rappresenta in questa figura l'elemento attivo (il Verbo) e il triangolo dell'Acqua capovolto rappresenta l'elemento passivo (Maria o Mâyâ); questi due triangoli formano il segno della Creazione  (senario); il triangolo passivo è  il riflesso del triangolo attivo, quello che esprime la legge dell'analogia formulata da Ermete: quello che è  in alto è come quello che è in basso, ma in senso inverso.
Il triangolo capovolto è il simbolo dello Yoni, l'emblema femminile; al contrario, il triangolo eretto è simbolo maschile analogo al Linga.
Tratto da "L'Archeometra" di René Guenon

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