mercoledì 29 aprile 2015

L'assioma di Maria e il Nomen Essentiale YHWH



È una formula alchemica, l'assioma di Maria, la Copta o l'Ebrea,:
"L'Uno diviene Due, il Due diviene Tre, e dal Tre l'Uno procede come un quarto".
Nel trattato del Rabbi Abraham Cohen Irira si dice:
"Adam Kadmon è proceduto dall'Uno semplice e, in quanto tale, egli è l'Unità; ma al tempo stesso egli è disceso ed è sprofondato nella sua stessa natura, per cui è Due. E di nuovo viene ricondotto all'Uno che egli possiede in sé, e all'Elemento supremo, cosicché egli è il Tre e il Quattro".
Kabbala denudata
Questa riflessione si riferisce al nomen essentiale, al tetragrammaton, ossia alle quattro lettere del nome di Dio, delle quali "tre sono diverse e una è ripetuta due volte":
"Ed ecco perché il Nome Essenziale ha quattro lettere, tre diverse e una ripetuta due volte; poiché he è anzitutto la sposa di yod e in secondo luogo la sposa di wau. Essa è emanata anzitutto dallo yod, per via diretta, e poi dal  wau in via inversa e riflessa".
Si riferisce alla trascrizione senza vocali del nome YHWH, che si compone di tre lettere diverse, una delle quali è ripetuta due volte.
He (h) è femminile ed è assegnata in sposa allo yod (y) e al wau (w):
"He designa l'Essere che consiste di essenza e di esistenza (...) He è da ultimo l'immagine e la metafora dell'intelletto <cosmico> e della mente "
"Si chiama yod, perché è semplice; è qualcosa di unico e di originario, e simile all'Uno, poiché è anteriore a tutti i corpi nel numero e attraverso il punto. Il punto attraverso il movimento nella sua lunghezza produce la linea ossia il wau.
Il wau indica la via, che è l'emanazione e il movimento dell'essenza che si è manifestata in sé stessa; ed è il mezzo d'unione e di collegamento tra l'essenza e l'intelletto".
Kabbala denudata
Ne deriva da un lato che lo yod al primo posto e lo wau al terzo sono maschili, e che il femminile he, sebbene raddoppiato, è identico a sé stesso e dunque è una semplice unità.
Il nomen essentiale forma dunque una triade; tuttavia dal momento che lo he è raddoppiato, si tratta anche di una tetrade o quaternità, una perplessità che coincide con l'assioma di Maria.
Il tetragramma contiene il doppio matrimonio, anche la duplicità dello he femminile è archetipica, perché il quaternio coniugale presuppone da un lato la diversità delle figure femminili e dall'altro la loro identità.
La figura maschile coincide con la coscienza maschile, un ambito nel quale le differenze sono pressoché assolute. L'elemento femminile, sebbene duplice, è così poco differenziato che appare identico.
Questa figura duplice e tuttavia identica corrisponde perfettamente all'immagine dell'Anima la quale, a causa del suo stato prevalentemente "inconscio", presenta il carattere della non-differenziazione.
Tratto da "Mysterium Coniunctionis" di C.G.Jung

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