martedì 24 marzo 2015

Aforismi del Mysterium Coniunctionis

"Nel mito l'eroe è colui che vince il drago, e non chi ne viene invece divorato.
Eppure entrambi hanno a che fare con lo stesso drago.

Eroe non è neppure chi il drago non l'ha mai incontrato o colui che, dopo averlo scorto, sostenga di non aver visto nulla.

Allo stesso modo scopre e conquista il tesoro solo colui che osi affrontare il drago e non soccomba nella lotta. 

Un uomo di questo genere ha davvero il diritto di nutrire fiducia in sé stesso, perché è entrato nel fondo oscuro del Sé ed ha così conquistato il suo stesso Sé"

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"La fantasia è altrettanto reale quanto noi siamo reali come creature psichiche"
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"L'atto di osservare modifica già l'oggetto dell'osservatore stesso"
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"Possiede la più grande ricchezza colui che alla luce sa unire anche l'ombra"
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"La psiche è un'equazione che non si può 'risolvere' senza il fattore dell'inconscio"
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"Arcana publicata vilescunt et gratiam profanata amittunt. Ergo: ne margaritas obiice porcis, seu asino substerne rosas."
(I Misteri divenuti pubblici e profanati appassiscono e perdono grazia. Dunque: non gettare le perle ai porci e non porre le rose a strame dell'asino)
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"Ogni convinzione unilaterale è infatti accompagnata dalla voce del dubbio, che vorrebbe trasformare ogni certezza frutto di semplice credenza, in un'incertezza, che corrisponde meglio alla verità"
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"Conoscere il cielo e la terra di un essere umano è esattamente lo stesso che avere la conoscenza piena del mondo intero e delle cose della natura"
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"Come non esiste energia senza tensione tra gli opposti, così non è possibile coscienza senza percezione delle differenze.
Ogni più forte accentuazione delle differenze, però, fa nascere una polarità di opposti e sfocia infine in quel conflitto che mantiene la necessaria tensione tra gli opposti.
Quest'ultima è indispensabile, da un lato, per accrescere l'energia e, dall'altro, per differenziare ulteriormente le differenze, operazioni queste che costituiscono entrambe le premesse indispensabili per lo 'sviluppo' della coscienza"
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"Il piacere che gli antichi riponevano nel corpo e nella natura non scomparve, ma trovò posto nel lungo elenco dei peccati la cui ampiezza non si è ancora ridotta"
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"Strappare alla realtà i veli dell'illusione non è impresa che venga avvertita sempre come piacevole, ma piuttosto come penosa e perfino dolorosa"
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"L'uomo moderno apprenderà dall'esperienza che l'Opera non progredisce se non è accompagnata dalla massima semplicità.
Ma essere semplici è proprio la cosa più difficile"
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"Allo stesso modo in cui una persona semplice trova naturale che una mela cada a terra dall'albero, e le sembrerebbe assurdo dire che è la terra a farsi incontro alla mela, così si ammette in genere senza difficoltà che la mente possa spiritualizzare il corpo, senza essere affetta dall'inerzia e dalla pesantezza di quest'ultimo.
Ma tutti gli effetti sono reciproci ed è impossibile che una cosa ne modifichi un'altra senza subire essa stessa dei cambiamenti"
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"Ma allorché nelle tenebre "brilla una luce, una luce che comprende le tenebre" ecco che le tenebre stesse vengono dissipate.
Le tenebre hanno il loro intelletto e la loro logica e solo la "luce che le tenebre non hanno compreso" può illuminarle"
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Tratto da "Mysterium Coniunctionis" di C.G.Jung

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